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Quartiere San Giovanni
Ubicazione Via dei Servi 18
Denominazione Casa Bettoni
Altre denominazioni Casa dell'Arte della Lana
Affacci via del Castellaccio 5
Proprietà Arte della Lana, Bettoni, Fossi.
Architetti - Ingegneri Ignoto/i.
Pittori - Scultori - Decoratori Nessun dato rilevato.
Uomini illustri Nessun dato rilevato.
Note storiche L'edificio è ricordato nel repertorio di Bargellini e Guarnieri per essere stato (assieme alle case che lo precedono e alle altre che seguono per un totale di nove unità edilizie) dell'Arte della Lana, costruito nel corso del Cinquecento (1510-1560) dove era il Tiratoio dell'Aquila, già di Noferi di Palla Strozzi e da questo lasciato nel 1417 alle Arti della Lana e dei Mercatanti (a quest'ultima sono riconducibili le ulteriori quattro unità edilizie che chiudono la schiera per un totale di tredici), quindi abbattuto nel 1510 circa. A partire dal 1521 vari di questi nuovi edifici vennero ceduti a privati. Precisa Gian Luigi Maffei (1990): "gli edifici sono passanti tra due percorsi di cui uno molto antico (via del Castellaccio) e l'altro (via de' Servi) importante asse urbano tra il duomo e la basilica della SS. Annunziata; hanno passo modulare di circa dieci metri quelle dell'Arte dei Mercatanti e di circa nove metri le altre dell'Arte della Lana, con fronte a tre finestre su due piani paritetici in entrambi i casi. Le planimetrie differiscono per la posizione della scala e per la dislocazione della loggia posta subito dopo la prima cellula nelle case dei Mercatanti mentre è ortogonale al fronte e posta nella prima cellula in quelle dell'Arte della Lana dove la loggia è situata dopo la corte. A parte queste differenze negli elementi compositivi - altrettante se ne possono rilevare nell'apparato stilistico e decorativo - le tredici case sono aggregate serialmente e conformano una schiera di individui edilizi tra loro passabilmente uguali che non corrispondono però ai contenuti tipici delle case a schiera di cui abbiamo parlato fino ad ora: hanno caratteri derivati dalle corti mercantili precedenti, trasferitesi nel frattempo nella composizione del palazzo fiorentino quattrocentesco, ed allora si può dedurne che il modello di riferimento, per la costituzione del progetto di queste case, sia stato il palazzo signorile coevo ridotto nelle sue componenti tipiche e serializzato per aderire meglio alla utilizzazione da parte di una classe borghese mercantile media". Per quanto riguarda il nostro edificio e le trasformazioni avvenute nel tempo (almeno per quanto risulta dal prospetto odierno messo in relazione a quello ricostruttivo della situazione originaria pubblicato da Gian Luigi Maffei), si rileva come questo abbia sostanzialmente conservato il disegno iniziale, eccezion fatta per una soprelevazione che ha consentito la realizzazione di un mezzanino sotto tetto e per l'apertura di uno sporto al terreno in corrispondenza dell'asse centrale, ora accesso ad un esercizio commerciale.
Bibliografia
dettaglio
Carocci 1897, pp. 79-80; Illustratore fiorentino (1908) 1907, pp. 165-166; Limburger 1910, n. 53; Carla Tomasini Pietramellara in Roselli 1974, p. 87, n. 50; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, IV, 1978, p. 25; Maffei 1990, pp. 243-244.
Approfondimenti Case di via de' Servi, in "Arte e Storia", XXXIII, 1914, 10, pp. 312-313; Giancarlo Cataldi, Palazzetti a schiera in via dei Servi a Firenze, in "Studi e Documenti di Architettura", 14, Firenze, 1987, pp. 165-183.
Documentazione fotografica Nessun dato rilevato.
Risorse in rete Sull'edificio sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Via dei Servi su Wikipedia (con testi concessi dal presente sito in GFDL).
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 30/12/2008
Data ultima modifica 16/05/2020
Data ultimo sopralluogo 06/01/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags Campo in corso di revisione.
Localizzazione
Contatti note tecniche e legali
 
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