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Quartiere Santa Croce
Ubicazione Borgo Santa Croce 10
Denominazione Palazzo Spinelli
Altre denominazioni Palazzo Rasponi Spinelli
Affacci .
Proprietà Spinelli, Morrocchi, Rasponi Spinelli, Malenchini.
Architetti - Ingegneri Rossellino Bernardo (Bernardo Gamberelli, d.), Cronaca (Simone del Pollaiolo, d.), Bartoli Lando.
Pittori - Scultori - Decoratori Rossellino Bernardo (Bernardo Gamberelli, d.), Cesare Benini junior.
Uomini illustri Nessun dato rilevato.
Note storiche Costruito su alcune case preesistenti attorno alla metà del XV secolo per Tommaso di Lionardo Spinelli (tesoriere di papa Paolo III, morto nel 1471), presenta eleganti forme che hanno spinto a ricondurre il progetto, già attribuito al Cronaca, all'attività di Bernardo Rossellino, peraltro attivo per lo stesso committente nel vicino chiostro della chiesa di Santa Croce e in una cappella interna alla stessa. L'edificio è stato di proprietà di questa famiglia fino alla fine del XIX secolo e, dopo essere passato per via ereditaria ai Rasponi di Ravenna, dal 1934 appartiene ai marchesi Malenchini. La bella decorazione a graffito della facciata e del cortile è stata ugualmente ricondotta alla bottega di Bernardo Rossellino, attorno agli anni 1460-70: documentata da Stegmann e Geymüller tra quelle in miglior stato di conservazione della zona (come mostrano ancora le fotografie scattate negli anni sessanta) denuncia oggi la necessità di un nuovo e radicale restauro, nonostante le opere condotte negli anni venti del Novecento da Mannelli e Cesare Benini (1922), l'intervento complessivo di recupero dell'intero edificio diretto dall'architetto Lando Bartoli tra il 1962 e il 1965 (con lavori che hanno inciso anche nella distribuzione degli spazi interni), e i parziali lavori di consolidamento agli intonaci decorati eseguiti tra il 1994 e il 1997. Sulla facciata, leggermente fuori asse rispetto al portone (di inusitata grandezza, quasi un'anticipazione dei più monumentali portoni cinquecenteschi), è un grande stemma scalpellinato ma ancora leggibile come proprio della famiglia Spinelli (partito, nel primo d'azzurro al leone d'oro, nel secondo di vaio). Nei graffiti si noti, all'altezza del primo piano, la fascia decorata con rose selvatiche, sempre alludenti, per via delle spine del gambo, alla casata. Si noti, inoltre, come i conci di pietra forte bocciardati che incorniciano le finestre siano commessi a piatto in modo da non costituire un aggetto rispetto al graffito, a conferma del progetto unitario dell'insieme, e di come il tetto sporga visibilmente, sempre al fine di costituire un'ampia zona d'ombra e di riparo alla decorazione. Il cortile, porticato su due lati, presenta colonne con raffinati capitelli scolpiti con foglie d'acanto includenti una infiorescenza a pannocchia, motivo presente anche nei graffiti di questa zona che vedono, sulla destra, due riquadri con le raffigurazioni di Ercole e il leone e Apollo e Dafne. Un'ultima annotazione per le ante lignee del portone, con la chiodatura in buona parte ancora originale e rispondente al disegno quattro cinquecentesco, purtroppo private, causa un furto avvenuto nel 2004, dei bei picchiotti in ferro. Da lamentare inoltre le molte scritte imbrattanti a vernice sulla porzione inferiore della facciata, in parte sugli stessi graffiti. Negli interni vari ambienti presentano soffitti con decorazioni ottocentesche. Dal 1978 al 2010 il piano nobile dell'edificio è stato sede dell'Istituto per l'Arte e il Restauro Palazzo Spinelli. Il palazzo appare nell'elenco redatto nel 1901 dalla Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti, quale edificio monumentale da considerare patrimonio artistico nazionale.
Bibliografia
dettaglio
Cambiagi 1771, p. 88; Cambiagi 1781, p. 84; Thouar 1841, p. 441; Ademollo-Passerini 1853, I, p. 291; Illustratore fiorentino 1880, pp. 21-22; Stegmann-Geymüller 1885-1908, IV; XI, tavv. 3-4; Carocci 1897, p. 138; Elenco 1902, p. 256; Schiaparelli 1908, p. 33, fig. 40; Limburger 1910, n. 664; Illustratore fiorentino (1911) 1910, pp. 136-139; Bertarelli 1922, p. 86; Garneri 1924, p. 148, n. XXXIX; Bertarelli 1937, p. 171; Allodoli-Jahn Rusconi 1950, p. 110; Thiem 1964, pp. 72-77, nn. 27, 28, tavv. 53-56; Limburger-Fossi 1968, n. 664; Bucci-Bencini 1971-1973, I, 1971, pp. 107-112; Borsook 1972, p. 90; Ginori Lisci 1972, II, pp. 629-631; Firenze 1974, p. 177; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, III, 1978, pp. 318-319; Graffiti 1993, pp. 39-41; Giovanni Straffi in Palazzi 2004, pp. 103-105; Cesati 2005, II, p. 564; Firenze 2005, p. 409; Pecchioli 2005, pp. 92-94; Paolini 2008, pp. 197-198, n. 298; Paolini 2009, pp. 273-275, n. 388; Romby-Rovida 2012, pp. 18-19, 24.
Approfondimenti Howard Saalman, Tommaso Spinelli, Michelozzo, Manetti, and Rossellino, in "Journal of the Society of Architectural Historians", 1966, 25, pp. 151-164; Lando Bartoli, Un restauro e un problema di prospettiva: il palazzo Rasponi Spinelli a Firenze, Firenze, Cooperativa Libraria Universitatis Studiis Florentini, 1967; Charles Randall Mack, Building a florentine Palace: the Palazzo Spinelli, in "Mitteilungen des Kunsthistorischen Institutes in Florenz", XXVII, 1983, 3, pp. 261-284; Philip Jacks, Michelozzo di Bartolomeo and the 'Domus Pulcra' of Tommaso Spinelli in Florence, in "Architectura", 1996, 26, pp. 47-83; Cesare Benini, Palazzo Spinelli, in La 'bottega' dei Benini. Arte e restauro a Firenze nel Novecento, catalogo della mostra (Scandicci, Palazzina Direzionale, 3-31 ottobre 1998) a cura di Francesco Gurrieri, Stefania Gori, Francesca Petrucci e Valerio Tesi, Firenze, Polistampa, 1998, pp. 111-112; Philip Jacks e William Caferro, The Spinelli of Florence: fortunes of a Renaissance merchant family, University Park PA, Pennsylvania State University Press, 2000; Angiolo Pucci, I giardini di Firenze, IV, Giardini e orti privati della città, a cura di Mario Bencivenni e Massimo de Vico Fallani, Firenze, Leo S. Olschki, 2017, p. 119.
Documentazione fotografica Archivi Scala, Bagno a Ripoli (Firenze): 0047235, 0047236 (due vedute del cortile da angolazioni diverse). Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: 6344 (veduta del prospetto in forte scorcio, 1930 ca); 14570, 14571 (vedute parziali del prospetto, 1976). Archivio fotografico SBAP, Firenze: 61758, 61759, 61760, 61761, 61762, 61763 (vedute d'insieme e particolari del prospetto, 1971); 61764, 61765, 61766 (vedute del cortile da diverse angolazioni, 1971); 61767 (particolare del capitello di una colonna del cortile, 1972); 61768 (veduta d'insieme dell'androne, 1972); 61769, 61770 (vedute dei prospetti graffiti sul cortile, 1972); 61771, 61772, 61773, 61774, 61775, 61776, 61777 (particolari degli elementi lapidei dell'androne, del cortile e del vano scale, 1972).
Risorse in rete Sull'edificio sono vari file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Palazzo Spinelli su Wikipedia (con testi concessi dal presente sito in GFDL).
Codice SBAPSAE FI0316
ID univoco regionale 90480170389
Data creazione 15/08/2008
Data ultima modifica 31/03/2021
Data ultimo sopralluogo 03/03/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags graffito, portone, stemma familiare.
Localizzazione
Contatti note tecniche e legali
 
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