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Quartiere Santa Croce
Ubicazione Via dell'Isola delle Stinche
Denominazione Via dell'Isola delle Stinche
Altre denominazioni Via del Mercatino
Affacci .
Proprietà Comune di Firenze.
Architetti - Ingegneri Ignoto/i.
Pittori - Scultori - Decoratori Nessun dato rilevato.
Uomini illustri Nessun dato rilevato.
Note storiche La via corre da via delle Burella a via Ghibellina (canto alle Stinche). Lungo il tracciato č interrotta dalla piazza di San Simone, dove convergono via della Vigna Vecchia e via dei Lavatoi. La denominazione č antica e ricorda come l'isolato oggi occupato dal teatro Verdi sia stato a lungo segnato dalla presenza, tra il 1296 i il 1833, dell'edificio destinato a carceri cittadine, dette Stinche per il fatto di aver ospitato nei primi tempi abitanti e difensori di un castello dei Cavalcanti nell'alta Val di Pesa, chiamato appunto Le Stinche, espugnato dalle milizie fiorentine nel 1304 (il termine Stiche come sinonimo di carceri passō poi anche ad altre in cittā e fuori). Il termine 'isola' era poi in questo caso rafforzato dall'essere la fabbrica delle carceri cinta da muri circondati da fossi alimentati da quello, principale, che scorreva lungo le mura dove ora č tracciata via Giuseppe Verdi. La pianta di Firenze delineata da Ferdinando Ruggieri nel 1731 indica come in quel tempo la denominazione (Isola delle Stinche) fosse riservata a solo due lati del quadrilatero, ovvero al breve tratto da piazza di San Simone all'attuale via Ghibellina, e all'altrettanto breve tracciato poi denominato via dei Lavatoi, da piazza di San Simone all'attuale via Verdi. Successivamente la strada fu unita nella sua titolazione a via del Mercatino (Mercatino di San Pietro), nome che giā al tempo del Ruggieri individuava il primo tratto dell'attuale borgo degli Albizi, la piazza di San Pier Maggiore e via Matteo Palmieri, e che trovava ragione dalla presenza di un mercato. Lo stesso stradario storico e amministrativo del 1913 registra ugualmente solo la voce "canto delle Stinche", individuandolo con l'angolo tra via Ghibellina e l'allora via del Mercatino. L'attuale denominazione, per quanto antica, fu quindi recuperata solo con delibera del Commissario Prefettizio del 27 dicembre 1913, da piazza di San Simone a via Ghibellina, quindi successivamente estesa all'odierno tratto. Attualmente la strada, con carreggiata a lastrico, č da considerarsi arteria secondaria, per quanto la presenza di alcuni esercizi commerciali storici vivacizzino l'area della piazza di San Simone.
Bibliografia
dettaglio
Stradario 1913, p. 132, n. 931 (canto delle Stinche), p. 87, n. 613 (via del Mercatino); Stradario 1929, p. 61, n. 561; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, II, 1977, pp. 111-112; Ciabani 1984, pp. 264-265; Stradario 2004, p. 237.
Approfondimenti Marco Lastri, Le Stinche, carcere de' debitori, in L'Osservatore fiorentino sugli edifizi della sua Patria, quarta edizione eseguita sopra quella del 1821 con aumenti e correzioni del Sig. Cav. Prof. Giuseppe Del Rosso, Firenze, Giuseppe Celli, 1831, IX, pp. 29-32.
Documentazione fotografica Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: 11296 (veduta panoramica di via dell'Isola delle Stinche da via Ghibellina verso piazza San Simone, con particolare del terreno del palazzo Da Cintoia, 1933 ca.).
Risorse in rete Sulla via sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dallo Stradario storico amministrativo del Comune di Firenze disponibile online e dalla voce Via Isola delle Stinche su Wikipedia (con testi concessi dal presente sito in GFDL).
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 23/09/2013
Data ultima modifica 11/11/2020
Data ultimo sopralluogo 04/01/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags toponomastica, stradario (via, canto), lastrico.
Localizzazione
Contatti note tecniche e legali
 
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