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Scheda Edificio del Conservatorio di musica Luigi Cherubini Torna ai risultati della ricerca
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Quartiere San Giovanni
Ubicazione Piazza delle Belle Arti 2
Denominazione Edificio del Conservatorio di musica Luigi Cherubini
Altre denominazioni Monastero di San Niccolò di Caffaggio, Istituto musicale Cherubini
Affacci via Ricasoli, via degli Alfani
Proprietà monastero di San Niccolò di Cafaggio, demanio dello Stato.
Architetti - Ingegneri Fallani Bernardo, Paoletti Gasparo Maria, Del Rosso Giuseppe, Mazzei Francesco Mazzeo, Sabatini Rodolfo, Orlandini Amedeo, Barbacci Alfredo, Gori Giorgio Giuseppe, Baroncini Sergio, Nannoni Dante.
Pittori - Scultori - Decoratori Nessun dato rilevato.
Uomini illustri Nessun dato rilevato.
Note storiche L'edificio occupa una porzione di quello che anticamente era il monastero femminile benedettino di San Niccolò di Cafaggio (o San Niccolò in via del Cocomero dalla precedente denominazione dell'attuale via Ricasoli), soppresso da Pietro Leopoldo di Lorena nel 1782 (si vedano al proposito le note di Osanna Fantozzi Micali 1974). Lo stesso granduca espresse la volontà di ridisegnare e quindi destinare il complesso a una accademia, scelta che nel corso del tempo determinò la riconfigurazione della struttura - previo progetto di riduzione redatto da Bernardo Fallani e ampiamente documentato nelle carte dell'Archivio storico del Comune di Firenze e quindi lavori diretti prima da Gasparo Maria Paoletti e poi da Giuseppe Del Rosso - e la sua destinazione ad accogliere istituzioni comunque riconducibili a questa indicazione: l'Opificio delle Pietre Dure per la porzione che prospetta su via degli Alfani (si veda) e l'Accademia di Belle Arti per l'area su via Ricasoli verso via Cesare Battisti, quest'ultima a occupare anche gli spazi già dello spedale di San Matteo (si veda). L'Istituto musicale ha origine nel 1849, come corso dipendente dall'Accademia di Belle Arti, che in realtà già dal 1811 aveva istituito insegnamenti dedicati alla 'musica e alla declamazione'. Al 1853 vari disegni dell'Archivio storico del Comune di Firenze attestano la redazione da parte dell'architetto Francesco Mazzei di un progetto di ristrutturazione dell'intero complesso, compresa questa porzione. Nel 1860 l'istituto divenne autonomo, assumendo la denominazione di Regio Istituto musicale di Firenze. Nel 1931, con l'acquisizione di nuovi ambienti, si provvide a trasformare su progetto e direzione dei lavori dell'architetto Rodolfo Sabatini la sala detta del Buonumore (dove già aveva tenuto le sue adunanze l'Accademia dei Georgofili) e gli spazi circostanti in un grande salone da concerti, capace di 1100 posti (inaugurazione nell'aprile del 1936). Sempre in questo periodo, al primo piano del nostro edificio si trovava il museo degli strumenti musicali (poi allestito in spazi annessi alla Galleria dell'Accademia e inaugurato nel 1996). Per quanto riguarda gli esterni si segnala il portale, realizzato su disegno di Gasparo Maria Paoletti, già posto quale accesso ai locali dell'Accademia di Belle Arti e qui rimontato tra il 1934 e il 1936 in occasione degli interventi di restauro alla struttura diretti prima da Amedeo Orlandini e quindi da Alfredo Barbacci. Al periodo tra il 1967 e il 1969 si data un importante cantiere volto alla sistemazione e restauro della biblioteca, così come alla ristrutturazione del museo degli strumenti musicali e dei servizi annessi, su progetto dell'architetto Giuseppe Giorgio Gori con la collaborazione di Sergio Baroncini e Dante Nannoni. Al 1989 è documentato un ulteriore cantiere volto al restauro della sala da concerto (sala del Buonumore). già richiamata. Al 1996 si data un intervento di ripulitura della facciata, cantiere inserito tra gli interventi straordinari finanziati in occasione dello svolgimento a Firenze del Consiglio Europeo del 21-22 giugno di quell'anno.
Bibliografia
dettaglio
Follini-Rastrelli 1789-1802, III, pp. 271-273; Fantozzi 1842, p. 422, n. 162; Fantozzi 1843, pp. 179-180, n. 429; Passerini 1853, pp. 816-823; Limburger 1910, n. 99; Garneri 1924, pp. 223, n. X; Allodoli-Jahn Rusconi 1950, pp. 123-124; Osanna Fantozzi Micali in Roselli 1974, pp. 94-96, n. 57; Fantozzi Micali-Roselli 1980, pp. 220-221, n. 75; Firenze 2005, pp. 364-365.
Approfondimenti Vinicio Gai, Ciro Calzolari, Gli strumenti musicali della corte medicea e il Museo del Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze, cenni storici e catalogo descrittivo, Firenze, Licosa, 1969; Giuseppe Giorgio Gori 1906-1969. Inventario analitico dell'archivio conservato presso la Biblioteca di Scienze Tecnologiche, a cura di Gabriella Carapelli, Firenze, Edifir, 2010, pp. 234-239, n. 107; Angiolo Pucci, I giardini di Firenze, IV, Giardini e orti privati della città, a cura di Mario Bencivenni e Massimo de Vico Fallani, Firenze, Leo S. Olschki, 2017, p. 237; Denise Ulivieri, Laura Benassai, Un (altro) architetto per la Capitale. Francesco Mazzei "valente e modesto" restauratore a Firenze, in "Annali della Storia dei Firenze", X-XI, 2015-2016 (2016), pp. 237-266.
Documentazione fotografica Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: 9798, 9799, 97383 (vedute della sala del Buonumore prima dell'intervento di restauro, 1980 ca.).
Risorse in rete Nessun dato rilevato.
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 08/12/2010
Data ultima modifica 30/09/2020
Data ultimo sopralluogo 20/01/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags Campo in corso di revisione.
Localizzazione
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