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Quartiere Santa Maria Novella / Viali
Ubicazione Viale Filippo Strozzi
Denominazione Fortezza da Basso
Altre denominazioni Castello Alessandria, fortezza di San Giovanni Battista
Affacci .
Proprietà demanio dello Stato, Provincia di Firenze, Comune di Firenze.
Architetti - Ingegneri da Sangallo Antonio il Giovane (Antonio Cordini, d.), Vitelli Alessandro, Pier Francesco da Viterbo, Nanni di Alessio, Del Rosso Giuseppe, Caprilli Angiolo, Morozzi Guido, Mazzoni Paolo.
Pittori - Scultori - Decoratori Nessun dato rilevato.
Uomini illustri Nessun dato rilevato.
Note storiche La fortezza fu progettata da Antonio da Sangallo il Giovane e realizzata tra il 1534 e il 1537 su committenza di Alessandro de' Medici (e sollecitazione dello zio, papa Clemente VII), successivamente all'assedio di Firenze del 1529-1530 e dopo il suo ritorno a Firenze: fu quindi pensata più per sedare rivolte interne e offrire rifugio ai governanti in caso di insurrezioni che non per proteggere la città da attacchi esterni. Questa premessa spiega la presenza di un mastio e di più monumentali fortificazioni dal lato della città e non da quello della campagna. Essendo in questi anni il Sangallo impegnato anche nei cantieri romani, i lavori furono essenzialmente diretti dai suoi collaboratori Alessandro Vitelli (consulente militare), Pier Francesco da Viterbo e Nanni di Alessio. Terminate le imponenti opere di scavo e movimenti di terra, la prima pietra fu posta il 15 luglio 1534 e nel dicembre dello stesso anno le opere di fortificazione furono in buona parte ultimate. Nei secoli successivi il complesso conobbe ulteriori cantieri interni alla struttura, compreso il periodo lorenese durante il quale furono costruiti un teatrino e una palazzina per gli ufficiali (al 1793 si datano dei lavori per la realizzazione di una scuola di maneggio dei Dragoni, su progetto di Giuseppe Del Rosso). Nel 1860, poi, fu terminata la realizzazione di un edificio destinato a caserma per la Fanteria su progetto dell'architetto Angiolo Caprilli, del Genio Militare Toscano. Nel periodo di Firenze Capitale (1865-1871), con l'atterramento dell'ultima cerchia di mura e la creazione dei viali, i fossati perimetrali furono riempiti e le cortine murarie verso est (lato viale Spartaco Lavagnini) furono in parte interrate, rendendo inagibili le antiche porte. Per adeguarsi ai nuovi livelli furono così aperti l'ingresso attuale (a guardare villa Vittoria) e quello simmetrico rispetto al mastio (la cui base e il primitivo ingresso sono stati riportati alla luce solo nel corso dei recenti restauri). Utilizzata nel corso dei secoli esclusivamente come caserma, la fortezza rimase affidata al demanio militare fino al 1967. In questa data, sia per i grandi spazi disponibili (complessivamente circa 100 mila mq di cui attualmente più della metà coperti), sia per la sua posizione strategica al limitare del centro storico della città, fu individuata come sede della mostra mercato internazionale dell'artigianato e di attività culturali, per diventare negli anni successivi la principale struttura del polo fieristico di Firenze. Per adeguare il complesso alle nuove necessità furono quindi intrapresi complessi lavori di restauro, già avviati nel 1965 sotto la direzione dell'architetto Guido Morozzi. La prima fase degli interventi consentì il recupero del mastio e della Porta a Faenza, il recupero di parte del fossato interrato nell'Ottocento, la riapertura di alcune gallerie di accesso e di difesa. Nella parte interna, inoltre, furono recuperati notevoli resti del duecentesco ponte sul Mugnone (deviato al tempo della costruzione della fortezza) e della coeva antiporta costruita sullo stesso ponte a ridosso della Porta a Faenza, unica antiporta superstite tra quelle della cerchia trecentesca delle mura. Nei decenni successivi, pur continuando gli interventi di restauro e di demolizione delle strutture militari più recenti, si operò per affiancare agli spazi antichi strutture moderne sempre finalizzate all'attività fieristica, quali il Padiglione Spadolini (inaugurato nel 1977) e il Padiglione Cavaniglia (inaugurato nel 1996). Tra i paralleli interventi di restauro si segnalano quelli al fabbricato in uso all'Opificio delle Pietre Dure (1983-1988) e alla sala del Voltone (1987-1990), ambedue condotti con la direzione dell'architetto Paolo Mazzoni. La struttura presenta una pianta a pentagono irregolare, motivata dalla necessità di inserire la fortificazione in continuità con le mura arnolfiane che esistevano al tempo della sua costruzione, così da consentire al complesso di svilupparsi verso la campagna ad evitare la demolizione delle case che esistevano in questa zona. Al centro di questo lato fu costruito, come accennato, un mastio a guardare la città inglobando l'antica Porta a Faenza (si veda), che si presenta come un bastione a ferro di cavallo pensato per interrompere la lunga cortina murata e garantire il tiro radente delle artiglierie verso la città. Proprio questo mastio è da considerarsi l'elemento architettonicamente più rilevante del complesso: presenta una paramento in bozze di pietra forte che si sovrappongono alla muratura in laterizio, con un disegno in cui si alternano tagli a diamante a un motivo a palla schiacciata, forse con allusione all'arme della famiglia Medici. I restanti prospetti esterni, a cortine e bastioni con poderose muraglie a scarpata, si caratterizzano per l'uso del laterizio che, tra l'altro, si presta ad assorbire i colpi di artiglieria. Tra gli spazi interni si ricordano il grande ambiente ottagonale del corpo di guardia coperto con una cupola in mattoni disposti a spinapesce, la terrazza fortificata coperta con un tetto a padiglione nel 1649, e ancora, dal lato est, il teatrino lorenese. Attualmente il polo fieristico, oltre alla Fortezza da Basso, comprende i vicini palazzo dei Congressi e il palazzo degli Affari (si vedano). Il complesso appare nell'elenco redatto nel 1901 dalla Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti, quale edificio monumentale da considerare patrimonio artistico nazionale.
Bibliografia
dettaglio
Del Bruno 1757, p. 79; Cambiagi 1765, p. 124; Cambiagi 1771, p. 134; Cambiagi 1781, p. 129; Thouar 1841, p. 367; Fantozzi 1842, pp. 498-499, n. 236; Fantozzi 1843, p. 20, n. 2; Firenze 1845, p. 123; Formigli 1849, p. 113; Firenze 1850, pp. 527-528; Bigazzi 1886, pp. 58-59; Elenco 1902, p. 249; Limburger 1910, n. 96; Garneri 1924, p. 188, n. XXXIII; Limburger-Fossi 1968, n. 96; Firenze 1974, p. 277; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, IV, 1978, pp. 139-140; Ferruccio Canali in Firenze 1992, p. 107, n. 76; Domenico Cardini in Firenze 1992, p. 270, n. 209-F; Zucconi 1995, p. 84, n. 112; Firenze 2005, pp. 511-512.
Approfondimenti Marco Lastri, Fortezza da Basso, e artiglierie, in L'Osservatore fiorentino sugli edifizi della sua Patria, quarta edizione eseguita sopra quella del 1821 con aumenti e correzioni del Sig. Cav. Prof. Giuseppe Del Rosso, Firenze, Giuseppe Celli, 1831, IV, pp. 71-84; Carlo Odoardo Tosi, La costruzione della Fortezza da Basso, in "Arte e Storia", 15 giugno 1915; Guido Morozzi, Attività delle Soprintendenze: Firenze, Fortezza da Basso, in "Bollettino d'Arte", XLIX, 1964, 3, pp. 283-284; Concorso nazionale d'idee per la sistemazione ed il restauro urbanistico e architettonico della Fortezza da Basso a Firenze destinata a Centro nazionale dell'artigianato, Firenze, Officine Grafiche, 1967; Giulio Mezzetti, Addenda alla Fortezza da Basso, in "Necropoli", I, 1969, 2/3, pp. 110-111; Silvano Salvadori, Francesco Violanti, Antonio da Sangallo il Giovane: la genesi del progetto per la Fortezza da Basso, in "Bollettino Ingegneri", XIX, 1971, 8/9, pp. 26-36; David Friedman, The Porta a Faenza and the last circle of the walls of Florence, in Essays presented to Myron P. Gilmore, a cura di Sergio Bertelli e Gloria Ramakus, Firenze, La Nuova Italia, 1978, pp. 179-192; La fortezza di San Giovanni Battista. Evoluzione e decadenza di un sito. Appunti di cultura materiale, catalogo della mostra (Firenze, Fortezza di San Giovanni Battista, dicembre 1979-gennaio 1980), Firenze, Parretti Grafiche, 1979; Carlo Perogalli, Metamorfosi nella Fortezza, in Firenze: la questione urbanistica. Scritti e contributi 1945-1975, a cura di Augusto Boggiano, Riccardo Foresi, Paolo Sica e Mariella Zoppi, Firenze, Santoni Editore, 1982, pp. 422-427; Maria Di Benedetto, Regesto dei 'restauri' progettati ed eseguiti da Giuseppe Del Rosso, in Dalla 'libreriola' dell'architetto fiorentino Giuseppe Del Rosso, catalogo della mostra (Firenze, Biblioteca Riccardiana, 3 giugno-3 agosto 1983) a cura di Giuliana Alessandri Stoppini, Firenze, Centro Di, 1983, pp. 54-56; Paolo Portoghesi, Ricerca progettuale sulla Fortezza da Basso, in "Il Governo", 1983, 14, pp. 2-5; 1984, 15, pp. 31-37; 1984, 16, pp. 9-12 (anche in Firenze: il progetto urbanistico: scritti e contributi 1975-2010, a cura di Pietro Giorgieri, Firenze, Alinea, 2010, pp. 313-324); Amelio Fara, Giovanni Castellazzi e l'architettura militare nella Firenze capitale d'Italia, in "Bollettino degli Ingegneri", XXXII, 1984, 7/8, pp. 8-12; Giuliana Guidoni Guidi, Notizie preliminari su alcuni ritrovamenti effettuati a Firenze: piazza della Libertà-viale S. Lavagnini; la Fortezza da Basso, in "Archeologia Medievale", XV, 1988, pp. 407-415; Gennaro Tampone, Sostituzione e lamine metalliche per il consolidamento di una capriata lignea nella Sala della scherma della Fortezza da Basso a Firenze, in Il restauro del legno, a cura di Gennaro Tampone, Firenze, Nardini, I, 1989, pp. 255-261; Marco Dezzi Bardeschi, La Fortezza da Basso tra storia e progetto, in "Parametro", XXI, 1990, 180, pp. 47-48; Francesco Gurrieri, Paolo Mazzoni, La Fortezza da Basso: un monumento per la città, Firenze, Ponte alle Grazie, 1990, con contributi di Pietro Moschella, Silvano Salvadori, Francesco Violanti, Guido Morozzi, Luigi Zangheri; Maria Cecilia Masini Del Vivo, La fortezza di San Giovanni Battista detta da Basso, in "La Fortezza", I, 1990, 1, pp. 5-21; Mario Bencivenni, I giardini della Fortezza da Basso, in Mario Bencivenni, Massimo de Vico Fallani, Giardini Pubblici a Firenze: dall'Ottocento a oggi, Firenze, Edifr, 1998, pp. 184-189; Giuseppina Carla Romby, Architetti e ingegneri militari nella cittadella di Alessandro dei Medici: Nanni Unghero, Pier Francesco da Viterbo, Aristotile da Sangallo, in Pier Francesco da Viterbo e l'architettura militare italiana del primo Cinquecento, a cura di Guglielmo Villa, Roma, Edizioni Kappa, 2009, pp. 103-112; Alberto Breschi, Uno "spazio totale" per la Fortezza da Basso. Nuovo Polo Fieristico e Commerciale, in Alberto Breschi, Amata Città, Firenze, Alinea Editrice, 2010, pp. 168-175; Oswald Mathias Ungers, Tre proposte per la Fortezza da Basso, in Firenze: il progetto urbanistico: scritti e contributi 1975-2010, a cura di Pietro Giorgieri, Firenze, Alinea, 2010, pp. 325-326; Fortezza da Basso, Firenze, in Paolo Mazzoni. Restauro su restauro, a cura di Paola Maresca, Firenze, Angelo Pontecorboli Editore, Firenze, 2014, pp. 76-85; Roberto Corazzi, Le cupole sotto il cielo di Firenze, Firenze, Angelo Pontecorboli Editore, 2018, pp. 170-171.
Documentazione fotografica Archivi Alinari, Firenze: ACA-F-031269-0000 (ampio scorcio delle mura viste dai viali, 1920-1930); RAD-F-000004-0000 (ampio scorcio delle mura viste dai viali, 1960-1970); CAL-F-011534-0000 (particolare della mura con lo stemma mediceo, 2002); CAL-F-010589-0000, CAL-F-010590-0000, CAL-F-010591-0000, CAL-F-010592-0000, CAL-F-010593-0000, CAL-F-010594-0000, CAL-F-010595-0000, CAL-F-010620-0000 (vedute di porzioni delle mura e delle porte, 2002). Archivi Scala, Bagno a Ripoli (Firenze): 0067011 (scorcio delle mura). Archivio fotografico SBAP, Firenze: 27813, 27814, 27815, 27816, 27817, 27818, 27819, 27820, 27821(documentazione relativa a saggi alle mura esterne, 1964); 27859, 27860, 27861, 27862, 27863, 27864, 27865, 27866, 27867, 27868, 27869, 27870, 27871, 27872, 27873, 27954, 27955, 27956, 27957, 27958, 27959, 27960, 27961, 27962, 28002, 28003, 28004, 28005, 28006, 28007, 28008, 28009, 28010, 28011, 28012, 28013, 28014, 28015, 28016, 28017 (documentazione relativa agli edifici compresi nel perimetro e ad alcuni spazi interni, 1964); 49412, 49413, 49414, 49415, 49416, 49417, 49418, 49419, 49420, 49421, 49422 (vedute di spazi interni, 1969); 50471, 50472, 50473, 50474, 50475, 50476, 50639, 50640, 50641, 50642, 50643, 50644, 50645, 50646, 51153, 51154, 51155, 51672, 51673, 51674, 51675, 51676, 51677, 51678, 51679, 51680, 52276, 52277, 52278, 52279, 52280, 52281, 52282, 52283, 52284, 52285, 52286, 52287, 52288, 52289, 52290, 52291, 53167, 53168, 53169, 53170, 53171, 53172, 53173, 53174, 53175, 53176, 53177, 53178 (documentazione relativa al cantiere di restauro, 1970); 55633, 55634, 55635, 55636, 55637, 55638, 55639, 55640, 55641, 55642, 55643, 55644, 55645, 55646, 55647, 55648, 55649, 55650, 55651, 55652, 55653, 55654, 57297, 57298, 57299, 57300, 57301, 57302, 57303 (documentazione relativa al ritrovamento e restauro dell'antico ponte sul Mugnone, 1971); 57573, 57574, 57575, 57576, 57577, 57578, 57579, 57580, 57581, 57582, 57583, 57584, 57585, 57586, 57587, 57588, 57589, 57590, 57591, 57592, 57593, 57594, 57595, 57596, 57597, 57598, 57599, 57600, 57601, 57602, 57603, 57604, 57605, 57606, 57607, 57608, 57609, 57610, 57611, 57612, 57613, 57614, 57615, 57616, 57617, 57618, 57619, 57620, 57621, 57622, 57623, 57624, 57625, 57626, 57627, 57628, 57629, 57630, 57631, 57632 (documentazione relativa al restauro della torre, 1971); 58113, 58114, 58115, 58116, 58117, 58118, 58119, 58120, 58121, 58122, 58123, 58124, 58125, 58610, 58611, 58612, 58613, 58614, 58615, 58616, 58617, 58618, 58619, 58620, 58621, 58622, 58623 (documentazione relativa al restauro del mastio e di altre fabbriche, 1971); 50525, 50526, 50527, 50528, 50529, 50530, 50531, 50532, 50533, 50534, 50535, 50536, 50537, 50538, 50539, 59609, 59610, 59611, 59612, 59613, 59614 (documentazione relativa al restauro del mastio, 1971); 60097, 60098, 60099, 60100, 60101, 60102, 60103, 60451, 60452, 60453, 60454, 60455, 60456, 60457, 60458, 60459, 60460, 60939, 62441, 62442, 62443, 62444, 62445, 62446, 62447, 62448, 63438, 63439, 63440, 63441, 63442, 63520, 63521, 63522, 63523, 63524, 63525, 63526, 63527, 63528, 63529, 63530, 63531, 63532, 63533, 63785 (documentazione relativa al cantiere di restauro, 1972); 66999, 67000, 67001, 67002, 67003 (documentazione relativa al cantiere di restauro, 1973); 70874, 70875, 70876, 70877, 70878, 70879, 70880, 70881, 70882, 70883, 70884, 70885, 70886, 70887, 70888, 70889, 70890, 70891, 70892, 70893, 70894, 70895, 70896, 70897, 70898, 70899, 70900, 70901, 70902, 70903, 70904, 70905, 70906, 70907, 70908, 70909, 70910, 70911, 70912, 70913, 70914, 70915, 70916, 70917, 70918, 70919, 70920, 70921, 70922, 70923 (documentazione relativa agli edifici compresi nel perimetro, 1974); 81788, 81789, 81790, 81791, 81792, 81793, 81794, 81795, 81796, 81797, 81798, 81799, 81800, 81801, 81802, 81803, 81804, 81805, 81806, 81807, 81808, 81809, 81810 (documentazione relativa al cantiere di restauro, 1976); 87723, 87724, 87725, 87726, 87727, 87728, 87729, 87730, 87731, 87732, 87733, 87734, 87735, 87736, 87737, 87738, 87739, 87740, 87741, 87742, 87743, 87744 (vedute di edifici e di spazi interni dopo l'intervento di restauro, 1977); 91967, 91968, 91969, 91970, 91971, 91972, 91973, 91974 (vedute degli spalti dopo il restauro, 1978); 96717, 96718, 96719, 96720, 96721, 96722, 96723, 96724, 96725, 96726, 96727, 96728, 96729, 96730, 96731, 96732, 96733, 96734, 96735 (vedute di spazi interni, 1979); 96876, 96877, 96878, 96879, 96880, 96881, 96882, 96883, 96884, 96885, 96886, 96887, 96888, 96889, 96890, 96891, 96892, 96893, 96894, 96895, 96896, 96897, 96898, 96899, 96900, 96901, 96902, 96903, 96904, 96905, 96906, 96907, 96908, 96909, 96910, 96911, 96912, 96913, 96914, 96915, 96916, 96917, 96918, 96919, 96920, 96921, 96922, 96923, 96924 (vedute di spazi interni dopo l'intervento di restauro, 1979); 97059, 97060, 97061, 97062, 97063, 97064, 97065, 97066, 97067, 97068, 97069, 97070, 97071, 97072 (documentazione relativa agli edifici compresi nel perimetro, 1979); 132618, 132619, 132620, 132621, 132622, 132623, 132624, 132625, 132626 (documentazione relativa agli scavi archeologici nella galleria lungo le mura, 1984).
Risorse in rete Sulla fortezza sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Fortezza da Basso su Wikipedia e dal sito di Firenze Fiera. I progetti relativi alle proposte di ulteriore qualificazione della struttura sono consultabili nel sito Innova della Provincia di Firenze.
Codice SBAPSAE FI5017
ID univoco regionale 90480170600
Data creazione 17/07/2011
Data ultima modifica 10/05/2020
Data ultimo sopralluogo 10/01/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags Campo in corso di revisione.
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