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Quartiere Santa Croce
Ubicazione Via de' Macci
Denominazione Via de' Macci
Altre denominazioni Via del Crocifisso, via del Tempio, via di San Francesco, via dei Bucciai, via Malborghetto, via dei Pentolini
Affacci .
Proprietà Comune di Firenze.
Architetti - Ingegneri Ignoto/i.
Pittori - Scultori - Decoratori Nessun dato rilevato.
Uomini illustri Nessun dato rilevato.
Note storiche La via corre da via San Giuseppe a piazza Sant'Ambrogio. Lungo il tracciato si innestano: via dei Conciatori, via Ghibellina (canto alla Mela), via dell'Agnolo, via Mino, via Andrea del Verrocchio. Nel corso della sua storia la strada ha avuto denominazioni diverse in relazione ai vari tratti: il primo, dall'attuale via San Giuseppe a via Ghibellina, fu detto via del Crocifisso (per la presenza di una croce dipinta), via del Tempio (per la presenza dell'oratorio e delle proprietà della confraternita della Croce al Tempio ugualmente nota come dei Battuti Neri), via di San Francesco (per l'ospedale fondato da Caio Macci nel 1335 in memoria di suo padre Francesco poi affidato alle monache clarisse), e anche via dei Bucciai (si veda alla vicina via delle Conce). Il secondo, da via Ghibellina a via dell'Agnolo, fu detto via Malborghetto per le misere case che lo caratterizzavano. Il terzo ed ultimo via dei Pentolini "da un'osteria che vendeva pentolini di mostarda e che aveva l'insegna costituita da una frasca con tanti pentolini attaccati" (Bargellini-Guarnieri). Nella pianta di Firenze delineata da Ferdinando Ruggieri nel 1731, se ancora è presente la titolazione di via dei Pentolini tra via dell'Agnolo e la piazza di Sant'Ambrogio, il restante tratto appare già unificato sotto la denominazione di via de' Macci, a ricordare questa antica famiglia e soprattutto il suo ruolo nella fondazione dello Spedale di San Francesco, detto ugualmente de' Macci (o San Francesco al Tempio de' Macci), che, anche se ridotto a diversi e vari usi, rimane la presenza più significativa del tracciato. A fianco di questa antica istituzione il tratto conta molte case a schiera un tempo di proprietà di confraternite ed enti religiosi, in parte ancora oggi contrassegnate dai pietrini con le insegne delle pie compagnie. Per quanto riguarda le trasformazioni subite nel tempo si ricorda come l'apertura delle vie Mino e Andrea del Verrocchi sia moderna, funzionale a collegare la strada con l'ugualmente recente piazza Lorenzo Ghiberti e il mercato di Sant'Ambrogio, con espropri avviati nel 1867 e lavori eseguiti entro il 1873. La via - in ragione di questa sua storia - mantiene ancora carattere residenziale popolare, per quanto negli ultimi decenni la popolazione residente sia andata decrescendo a favore dell'apertura di B&B e simili strutture ricettive, a indicare un tenore e una qualità di vita decisamente migliorate rispetto ai dati del periodo precedente (si valuti come lo Stradario Storico e Amministrativo del Comune del 1913 riporti in questa via una popolazione di ben 1329 abitanti).
Bibliografia
dettaglio
Fantozzi 1843, p. 215, n. 527; Stradario 1913, p. 77, n. 548; Stradario 1929, p. 67, n. 617; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, II, 1977, pp. 169-171; Ciabani 1984, pp. 280-284; Stradario 2004, pp. 258-259.
Approfondimenti Nessun dato rilevato.
Documentazione fotografica Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: 114976 (veduta panoramica di un tratto della strada, 1935 ca.).
Risorse in rete Sulla via sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Via de' Macci su Wikipedia (con testi concessi dal presente sito in GFDL) e dallo Stradario storico amministrativo del Comune di Firenze disponibile online.
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 28/09/2013
Data ultima modifica 15/11/2020
Data ultimo sopralluogo 23/02/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags toponomastica, stradario (via, canto).
Localizzazione
Contatti note tecniche e legali
 
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