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Quartiere Santa Croce (Mattonaia)
Ubicazione Via della Mattonaia 34- 36- 38- 40- 44
Denominazione Villa La Mattonaia
Altre denominazioni Casino dei Guardi, casino della Mattonaia, Stabilimento orticolo Mercatelli
Affacci .
Proprietà Guardi, Spedale degli Innocenti, Ginori, Torrigiani, Mercatelli.
Architetti - Ingegneri Paoletti Gasparo Maria, Mannaioni Giulio, Salvetti Giuseppe, Fabbri Giuseppe.
Pittori - Scultori - Decoratori Nessun dato rilevato.
Uomini illustri Nessun dato rilevato.
Note storiche L'edificio documenta quanto resta del casino di delizie dei Ginori, a occupare gli ampi appezzamenti di terra già di proprietà, assieme ad una casa da signore, della nobile famiglia fiorentina dei Guardi, passati per estinzione della stessa ai primi del Settecento all'Ospedale degli Innocenti. Si deve in particolare al senatore Lorenzo Ginori (che aveva ottenuto a livello la proprietà nel 1761 e l'aveva poi acquistata nel 1781) la trasformazione di questa antica casa in una grande villa, definita su progetto degli architetti Gasparo Maria Paoletti e Giulio Mannaioni, al tempo famosa proprio per le piante di pregio e da frutto coltivate nei giardini alle sue spalle, isolata in un'area ancora inedificata e quindi, per quanto entro le mura, dal carattere decisamente campestre. Due relazioni del 1792 degli architetti Giuseppe Salvetti e dello stesso Gasparo Maria Paoletti permettono di ricostruire con estrema precisione il carattere assunto dall'edificio in questi anni, informando peraltro sui vari ambienti decorati alla 'chinese', sui numerosi stravaganti meccanismi che lo popolavano (tra i quali una sedia semovente per salire ai piani superiori del casino, antefatto degli odierni ascensori) e che rendevano il complesso un delizioso luogo di svago per il proprietario e per i suoi numerosi ospiti. Le fontane del parco erano peraltro alimentate da un complesso sistema idrico, che raccoglieva le acque dell'Arno in prossimità della torre della Zecca per poi convogliarle, con tubature che correvano lungo le mura, fino alla proprietà. Limitatamente agli esterni è da segnalare come in questi anni l'edificio principale subisse una radicale trasformazione: "la facciata a mezzogiorno prospiciente il giardino fu decorata con scorniciature intorno alle porte ed alle finestre; il lato della casa volto a levante fu ampliato notevolmente, costruendo sopra l'antico stanzone dei vasi due piani di fabbricato, e la facciata di questa ala esposta ad oriente fu ornata di un frontone settecentesco con un grande orologio in alto, al centro, e la campana che scandiva le ore (...). Dal centro del giardino partiva un viale che finiva al muraglione di confine con l'orto di clausura delle monache di santa Teresa e probabilmente sopra lo stesso muro di confine fu dipinta a fresco una prospettiva con un cancello, pilastri ed urne sul davanti, e, nello sfondo, la veduta di un bersò in lontananza" (Ginori Lisci 1955). Con la morte di Lorenzo Ginori nel 1791 la proprietà fu affittata, per lo più a stranieri, per passare poi per via ereditaria ai Torrigiani. Ai tempi di Firenze Capitale (1865-1871) è documentata come ridotta progressivamente e vistosamente dallo sviluppo del quartiere della Mattonaia (in quegli anni fu visitata da Vittorio Emanuele II, come documenta una targa murata nel portico interno), e in parte riadattata su progetto dell'architetto Giuseppe Fabbri. Nel 1880 è ricordata come utilizzata dall'americano Livingstone che qui teneva le scuderie dei suoi famosi cavalli. Sempre di questi anni è una veduta del casino dipinta da Fabio Borbottoni (il cui intento era tuttavia quello di documentare il carattere dell'area della Mattonaia prima delle lottizzazione e della demolizione delle mura) che la mostra dal lato con il frontone coronato dall'orologio. Dalla fine dell'Ottocento lo stabilimento di orticoltura gestito dal vivaista Raffaello Mercatelli contribuì per vari decenni a rinnovare l'importanza del luogo per la botanica fiorentina, con splendide collezioni di camelie e di azalee (si vedano le ampie note sullo stabilimento nel repertorio di Angiolo Pucci). Attualmente negli interni restano dell'antico splendore dei "medaglioni in marmo con l'effigie degli Imperatori romani in una sala del piano terreno, una volta affrescata con le allegorie delle quattro stagioni in un'altra sala, e qualche soffitto a stucco. Un quartiere del primo piano ha due stanze con pavimenti antichi formati da graziose mattonelle colorate di scagliola e ceramica" (Ginori Lisci 1955). Su via della Mattonaia si apprezza invece ancora il carattere dell'antica casa da signore seicentesca, con gli accessi terreni timbrati da due pietrini con l'insegna dell'Ospedale degli Innocenti.
Bibliografia
dettaglio
Bargellini-Guarnieri 1977-1978, II, 1977, pp. 255-256; Cesati 2005, I, pp. 383-384; Paolini 2008, pp. 121-122, n. 174; Paolini 2009, pp. 188-189, n. 253.
Approfondimenti Leonardo Ginori Lisci, La Mattonaia, un casino di delizia del secolo XVIII, Firenze, L'arte della Stampa, 1955; Francesca Carrara, Una visita agli orti della Mattonaia nella città leopoldina, in Francesca Carrara, Valeria Orgera, Ulisse Tramonti, Firenze. Piazza d'Azeglio alla Mattonaia, Firenze, Alinea, 2003, pp. 22-43, pp. 38-40 (Il Casino dei Guardi); Raimondo Innocenti, Il quartiere della Mattonaia, in Una Capitale e il suo Architetto. Eventi politici e sociali, urbanistici e architettonici: Firenze e l'opera di Giuseppe Poggi, catalogo della mostra (Firenze, Archivio di Stato, 3 febbraio-6 giugno 2015) a cura di Loredana Maccabruni e Piero Marchi, Firenze, Polistampa, 2015, pp. 117-118; Angiolo Pucci, I giardini di Firenze, IV, Giardini e orti privati in città, a cura di Mario Bencivenni e Massimo de Vico Fallani, Firenze, Leo S. Olschki, 2017, pp. 144-150; Claudio Paolini, Il quartiere della Mattonaia a Firenze: dagli antichi orti alla città giardino ottocentesca, Firenze, Edifir, 2020, pp. 15-18, 77-78.
Documentazione fotografica Archivio fotografico SBAP, Firenze: 174166, 174166 (vedute degli spazi interni, 1994); 174168 (veduta del muro di cinta del giardino, 1994); 174169 (veduta di uno spazio interno, 1994); 174170 (veduta del prospetto sul giardino, 1994); 174171 (veduta di uno spazio interno, 1994); 174172 (veduta del giardino, 1994); 174173, 174174, 174175, 174176, 174177, 174178, 174179, 174180(veduta degli spazi interni, 1994); 174181 (particolare di una chiave di volta con l'insegna dello Spedale degli Innocenti, 1994); 174182 (veduta del prospetto sulla strada, 1994); 174183, 174184 (scorci del giardino, 1994).
Risorse in rete Sull'edificio sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Villa la Mattonaia su Wikipedia (con testi concessi dal presente sito in GFDL).
Codice SBAPSAE FI0101
ID univoco regionale 90480170010
Data creazione 15/08/2008
Data ultima modifica 19/09/2021
Data ultimo sopralluogo 30/01/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags pietrino, giardino, scuderia, comunità straniera (americano).
Localizzazione
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