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Quartiere Santo Spirito (San Frediano)
Ubicazione Borgo San Frediano
Denominazione Porta a San Frediano
Altre denominazioni Porta Pisana, porta Carraia, porta Verzaia, porta San Friano
Affacci piazza di Verzaia, via Pisana
Proprietà demanio dello Stato, Comune di Firenze.
Architetti - Ingegneri Andrea Pisano (Andrea da Pontedera, d.), Cini Giuseppe, Cestelli Claudio.
Pittori - Scultori - Decoratori Nessun dato rilevato.
Uomini illustri Nessun dato rilevato.
Note storiche Appartenente alle mura trecentesche, la porta fu eretta in asse con via Pisana tra il 1332 e il 1334 su progetto tradizionalmente ricondotto a Andrea Pisano: "si eressero con suo disegno molte torri intorno alle mura di Firenze e quella particolarmente della porta a San Friano, e si fecero gli antiporti a tutte l'altre" (Baldinucci). Ha un fornice particolarmente ampio (8 m), al quale corrispondono enormi battenti in quercia presumibilmente originali (almeno per quanto riguarda la struttura) e ancora forniti di una fitta chiodatura (alti 13.20 m e spessi 0.25, dei quali parte della letteratura si compiace di indicare anche l'eccezionale peso, corrispondente a 130 quintali ciascuno). Sui fianchi si leggono i resti del cammino di ronda su beccatelli, che costituivano il collegamento alle adiacenti mura e, in ogni dove, molteplici ferri, particolarmente concentrati dal lato esterno alla città storica. Tali caratteristiche rendono la porta la più maestosa tra quelle superstiti, anche se mai compiuta in altezza e, come negli altri casi, ulteriormente ridotta sempre in altezza negli anni immediatamente precedenti l'assedio di Firenze per adeguarla alle nuove esigenze militari indotte dall'uso dei cannoni e delle armi da fuoco. Tra la varia documentazione iconografica che la mostra prima delle trasformazioni ottocentesche si segnala la Veduta di Firenze da Bellosguardo di Thomas Patch del 1767 (collezione Ente Cassa di Risparmio di Firenze), soprattutto per i dati che offre relativamente al suo rapporto con il contado e con l'asse di via Pisana, ancora al tempo segnato essenzialmente da orti e terre lavorate. Negli anni di Firenze Capitale (1865-1871) la struttura fu ovviamente compresa all'interno del piano di ingrandimento della città definito da Giuseppe Poggi, che la immaginò valorizzata al centro di una piazza rettangolare, preceduta da uno slargo di dimensione minore, atto ad introdurre la presenza della porta e ad accompagnare la vista su di essa per chi giungeva dall'esterno dalla città. Le mura, come previsto dall'architetto per tutto l'Oltrarno, sarebbero rimaste intatte, concludendosi con il tratto congiungente Porta San Frediano e la torre della Sardigna" (Tiberi 2014). Il progetto fu tuttavia eseguito solo in minima parte. La porta fu interessata da interventi di restauro alle murature e alle strutture della tettoia nel 1919 e ancora nel 1928. Negli anni sessanta del Novecento (192-1963) si procedette a un restauro generale della fabbrica interessando anche il tratto di mura circostante che ancora collega la porta al vicino torrino di Santa Rosa (si veda). Alla fine degli anni novanta si intervenne sui grandi battenti lignei, sempre per le cure dell'Ufficio Belle Arti del Comune di Firenze (impresa esecutrice David Sollazzini & Figli), su progetto dell'architetto Giuseppe Cini e direzione dei lavori dell'architetto Claudio Cestelli. Visti i diffusi fenomeni di erosione e scagliatura della pietra arenaria si tornò nuovamente a intervenire sul monumento tra il 2017 e il 2018 (impresa esecutrice Elicona), provvedendo parallelamente a installare un impianto di illuminazione di servizio e a realizzare corrimano e ringhiere in ferro funzionali a rendere accessibile la porta al pubblico tramite visite guidate. Sul lato che guarda alla città è presente alla sommità dell'arco uno scudo in pietra serena con scolpito lo stemma di Firenze, di fattura moderna. Dal lato opposto, a destra, è una lapide in ricordo dei Caduti della Seconda Guerra mondiale posta dal Popolo d'Oltrarno nell'agosto del 1951. La porta appare nell'elenco redatto nel 1901 dalla Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti, quale edificio monumentale da considerare patrimonio artistico nazionale.
Bibliografia
dettaglio
Fantozzi 1843, p. 270, n. 676; Firenze 1845, p. 235; Baldinucci-Ranalli 1845-1847, I, 1845, p. 210; Formigli 1849, p. 201; Firenze 1850, p. 619; Bacciotti 1879-1886, III, 1886, pp. 16-17; Elenco 1902, p. 257; Limburger 1910, n. 265; Garneri 1924, p. 291, n. XII; Limburger-Fossi 1968, n. 265; Bargellini-Guarnieri 1973, pp. 188-190; Firenze 1974, p. 307; Marco Bini in Firenze 1992, pp. 46-47, n. 25; Zucconi 1995, p. 48, n. 44; Carlo Francini in Quaderni di restauro 2000, pp. 53-55; Firenze 2005, p. 447.
Approfondimenti Marco Lastri, Porta a S. Frediano, ed ingresso di Carlo VIII, in L'Osservatore fiorentino sugli edifizi della sua Patria, quarta edizione eseguita sopra quella del 1821 con aumenti e correzioni del Sig. Cav. Prof. Giuseppe Del Rosso, Firenze, Giuseppe Celli, 1831, XII, pp. 54-59; Flavia Tiberi, Il paesaggio nell’opera di Giuseppe Poggi per Firenze capitale, Firenze, Edifir, 2014, pp. 113-115 (Piazza San Frediano); Mauro Bonciani, Festa per il restauro della porta San Frediano, in "Corriere Fiorentino", 25 marzo 2018.
Documentazione fotografica Archivi Scala, Bagno a Ripoli (Firenze): 0067133, 0067136 (vedute d'insieme dall'interno e dall'esterno). Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: 1313, 1314, 1315, 1316, 1317, 1318, 1319, 1320, 1321, 1322, 1323, 1324, 1325, 1326, 1327, 1328, 1329, 1330, 1331, 1332, 1333, 1334, 1335, 1336, 1337, 1338, 1339, 1340, 1341, 1342, 1343, 1344, 1345, 1346, 1347, 1348, 1349, 1350, 1351, 1352, 1353, 1354, 1355, 1356, 1357, 1358, 1359, 1360, 1361, 1362, 1363, 1364, 1365, 1366, 1367, 1368, 1369, 1370, 1371, 1372, 1373, 1374, 1375, 1376, 1377, 1378, 1379, 1380, 1381, 1382, 1383, 1384, 1385, 1386, 1387, 1388, 1389, 1390, 1391, 1392, 1393, 1394, 1395, 1396, 1397, 1398, 1696, 1697, 1698, 1699, 1700, 1701, 1702, 1703, 1704, 1705, 1706, 1707, 51949, 61249, 61250, 107471, 107472, 107473, 107474, 107475, 107476, 107477, 107478, 107480, 107481, 107482, 107483, 107484, 107485, 107486, 107487, 107488, 107489, 107490, 107491, 107492, 107493, 107494, 107495 (documentazione fotografica relativa al cantiere di restauro 1962-1963, 1958-1963). Archivio fotografico SBAP, Firenze: 36882, 36883, 36884, 36885, 36886, 36887, 36888 (vedute d'insieme della porta prese da varie angolazioni e distanze, 1967).
Risorse in rete Sulla porta sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Porta San Frediano su Wikipedia.
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 07/09/2010
Data ultima modifica 26/09/2021
Data ultimo sopralluogo 04/02/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags Campo in corso di revisione.
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