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Quartiere Santo Spirito (San Niccolò)
Ubicazione Piazza Giuseppe Poggi
Denominazione Porta a San Niccolò
Altre denominazioni Torre di San Niccolò, torre Reale
Affacci .
Proprietà demanio dello Stato, Comune di Firenze.
Architetti - Ingegneri Orcagna (Andrea di Cione, d.), Poggi Giuseppe, Cestelli Claudio, Muccini Tommaso.
Pittori - Scultori - Decoratori Daddi Bernardo.
Uomini illustri Nessun dato rilevato.
Note storiche La porta fu costruita attorno al 1324 nell'ambito dei lavori all'ultima cerchia di mura cittadine, su progetto tradizionalmente riferito ad Andrea Orcagna. E' l'unica ad aver conservata la sua altezza originaria, dato che probabilmente nel Cinquecento si reputò non necessario scapitozzarla per renderla meno vulnerabile ai cannoneggiamenti, visto che la collina di San Miniato le offriva una naturale protezione dai tiri delle artiglierie. Nel 1875, nella fase tarda dei lavori di rinnovamento della città avviati negli anni di Firenze Capitale (1865-1871) su progetto di Giuseppe Poggi, fu isolata e posta al centro della nuova piazza come traguardo sia della sistemazione a rampe della collina, sia di via San Niccolò. Nell'occasione, dal lato verso la collina e al suo interno, fu realizzato un suggestivo sistema di scale rampanti riecheggianti l'immagine canonica delle torri medioevali. Il complesso fu poi restaurato dall'ufficio Belle Arti del Comune di Firenze nel 1933 con messa in opera di catene per assicurarne la statica. Sempre nell'ambito di questo cantiere fu anche costruito ex novo il coronamento a merli guelfi, sulla base delle tracce rinvenute a filo della muratura e in sintonia con quanto documentato dalle antiche immagini. Lo stesso ufficio, su progetto e direzione lavori dell'architetto Claudio Cestelli, intervenne poi tra il 2004 e il 2005 sulle fontane e sugli altri elementi di arredo che si trovano nell'area della torre. Un intervento successivo alla stessa torre ha permesso dal giugno 2011 di aprirla al pubblico. La fabbrica guarda a via San Niccolò con un fronte segnato da tre arconi sovrapposti con camminamenti e scale. Il fronte esterno (cioè quello che guarda al lungarno Benvenuto Cellini) mostra ai lati dell'arco gli elementi di due edicole rimontate in occasione dell'intervento poggiano, con teste ai lati del coronamento e mensole riccamente scolpite (di fattura ottocentesca), che in origine presumibilmente ospitavano due statue raffiguranti leoni. Sopra l'arco, a fungere da chiave di volta, il giglio fiorentino e, intercalati alle tre aperture inferiori, quattro scudi del tutto erosi, documentati nei disegni ottocenteschi come recanti le insegne repubblicane. All'interno è un affresco staccato del primo Quattrocento (già reputato di Bernardo Daddi) raffigurante la Madonna con il Bambino tra San Giovanni Battista e San Niccolò di Bari affiancati da due angeli musicanti (già restaurato nel 1955 e oggi in precarie condizioni di conservazione). All'esterno e all'interno sono numerosi ferri portabandiera, da cavallo, lanterne, nella maggior parte collocati a seguito dell'intervento ottocentesco. Dal lato della collina si addossa alla fabbrica la prima rampa poggiana, con una vasca e un camminamento che conduce alle rampe di scale e quindi a due porte di accesso. Per quanto riguarda il sistema delle rampe che si sviluppa sulla collina (del quale come detto la porta è stata reinterpretata come parte integrante), è da segnalare l'importante intervento di recupero dell'intero tracciato, realizzato con un finanziamento straordinario della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e con lavori avviati nel 2018 e inaugurati nel maggio 2019 (direttore dei lavori architetto Tommaso Muccini della Direzione Servizi Tecnici del Comune di Firenze, ditta esecutrice Bartoli). Nel corso dell'intervento, oltre al restauro delle grotte e fontane con relativa integrazione degli apparati decorativi, sono state ricollocate numerosissime piante secondo il progetto originario redatto da Angiolo Pucci e Giuseppe Poggi. E' stato inoltre realizzato un nuovo impianto idrico e riattivato il sistema di fontane e cascate, non più attivo da circa un secolo. La porta appare nell'elenco redatto nel 1901 dalla Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti, quale edificio monumentale da considerare patrimonio artistico nazionale.
Bibliografia
dettaglio
Bocchi-Cinelli 1677, p. 270; Fantozzi 1842, pp. 607-608, n. 318; Fantozzi 1843, p. 226, n. 557; Firenze 1845, p. 255; Formigli 1849, p. 220; Firenze 1850, p. 552; Burci 1875, p. 196; Bacciotti 1879-1886, III, 1886, p. 18; Elenco 1902, p. 257; Limburger 1910, n. 505; Garneri 1924, p. 288, n. XLIX; Bargellini-Guarnieri 1973, pp. 204-210; Firenze 1974, p. 362; Dezzi Bardeschi 1981, pp. 39-41; Marco Bini in Firenze 1992, pp. 46-47, n. 25; Zucconi 1995, p. 48, n. 42; Mercanti-Straffi 2003, pp. 172-175; Firenze 2005, p. 437; Fantozzi Micali-Lolli 2016, p. 201
Approfondimenti Domenico Moreni, Notizie istoriche dei contorni di Firenze, Firenze, 1791-1795, V, Dalla Porta a S. Niccolò fino alla Pieve di S. Piero a Ripoli, Firenze, 1794, pp. 1-3; Marco Lastri, Porta a S. Niccolò, e monumenti di gloria civica, in L'Osservatore fiorentino sugli edifizi della sua Patria, quarta edizione eseguita sopra quella del 1821 con aumenti e correzioni del Sig. Cav. Prof. Giuseppe Del Rosso, Firenze, Giuseppe Celli, 1831, XV, pp. 50-54; Arnaldo Cocchi, Delle porte della città e degli affreschi dipinti sulle medesime, in Notizie storiche intorno antiche immagini di Nostra Donna che hanno culto in Firenze, Firenze, Giuseppe Pellas Editore, 1894, pp. 147-154; Lara Mercanti, Le grotte lungo le rampe di Giuseppe Poggi, in Sandra Carlini, Elena Marazzi, Lara Mercanti, Giovanni Straffi, Le grotte. Luoghi di delizie tra natura e artificio a Firenze e nel suo territorio, Firenze, Alinea, 2002, pp. 92-97; Claudio Paolini, Il sistema del verde. Il viale dei Colli e la Firenze di Giuseppe Poggi nell'Europa dell'Ottocento, Firenze, Polistampa, 2004, pp. 48-49; Claudio Cestelli, Rampe Poggi. Restauro delle fontane intorno alla torre di S. Niccolò, in Comune di Firenze, Ufficio Belle Arti. Cento anni di restauro a Firenze, catalogo della mostra (Firenze, Sala d'Arme di Palazzo Vecchio, 11-22 gennaio 2008), Firenze, Polistampa, 2007, pp. 265-268.
Documentazione fotografica Archivi Alinari, Firenze: ACA-F-003355-0000, MAA-F-001339-0000 (vedute d'insieme della porta e delle rampe presa dal campanile di Santa Croce, 1890 circa); ACA-F-003126-0000 (insieme, 1890 circa); AVQ-A-002416-0000 (veduta della porzione superiore della porta presa dalla prima rampa, 1926); ACA-F-055835-0000 (veduta d'insieme presa dalle rampe. 1963). Archivi Scala, Bagno a Ripoli (Firenze): L120329, L120332 (vedute d'insieme, 1929-1930); 0076005, 0076903 (vedute d'insieme della piazza con la torre). Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: 9745 (veduta parziale della porta dal lato delle rampe, 1905 ca.); 4569 (veduta panoramica della porta); 4597, 4598, 4599, 4600, 4601, 4602, 4603, 4604, 4605, 4608, 4609, 4610, 4611, 4612, 4613, 4614, 4615, 4616, 4617, 4618, 4619, 4620, 4621, 4622, 4623, 4624, 4625, 4626, 4627 (documentazione relativa ai lavori di consolidamento e restauro del 1933, ante 1933-1933); 126380, 126382, 126384 (particolari dell'affresco della lunetta interna alla porta, 1955); 4606, 4607 (documentazione di un intervento di restauro, 1961); 9556 (documentazione di lavori urgenti). Archivio fotografico SBAP, Firenze: 24953, 24954 (vedute d'insieme della piazza con la porta, 1963); 25715, 25716, 25717 (vedute d'insieme della porta prese da diverse angolazioni, 1963); 26150, 26151 (vedute d'insieme della piazza con la porta, 1964) 36897, 36898, 36899, 36900, 36901, 36902, 36903, 36904, 36905, 36906, 36907, 36908, 36909, 36910 (vedute d'insieme della porta prese da diverse angolazioni distanze, 1967); 203183 (veduta d'insieme della porta dal lato di via San Niccolò, 1999).
Risorse in rete Sulla porta sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Porta San Niccolò su Wikipedia.
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 07/09/2010
Data ultima modifica 21/02/2021
Data ultimo sopralluogo 23/02/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags ferro da facciata, stemma civile, pittura.
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