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Quartiere Santa Maria Novella / Viali
Ubicazione Piazzale della Porta al Prato
Denominazione Porta al Prato
Altre denominazioni Porta al Prato d'Ognissanti
Affacci viale Fratelli Rosselli
Proprietà demanio dello Stato, Comune di Firenze.
Architetti - Ingegneri Arnolfo di Cambio.
Pittori - Scultori - Decoratori Michele di Ridolfo del Ghirlandaio (Michele Tosini, d.).
Uomini illustri Nessun dato rilevato.
Note storiche La porta, come quelle di San Gallo e alla Croce, fu eretta nel 1285, prima ancora del termine dei lavori all'ultima cerchia di mura, e si vuole progettata dallo stesso Arnolfo di Cambio, il cui nome è appunto legato all'erezione della nuova e ultima cinta difensiva della città. Sempre come quelle di San Gallo e alla Croce, fu ribassata nel 1529 e modificata per renderla meno vulnerabile ai cannoneggiamenti. A questi anni è quindi riferibile il disegno della loggetta con tetto a spiovente che la sovrasta (l'attuale frutto di un rifacimento dei primi anni trenta del Novecento condotto dall'Ufficio Belle Arti del Comune di Firenze), coronata da una banderuola segnavento, a proteggere le troniere per i pezzi di artiglieria pesante. Fino al 1849, dalla parte della campagna, era esposto un tratto della catena del porto di Pisa. Con l'abbattimento delle mura negli anni in cui Firenze fu capitale la si isolò al centro della piazza. All'interno era una lunetta con un affresco cinquecentesco raffigurante la Madonna con il Bambino tra i santi Giovanni e Cosimo, attribuito a Michele di Ridolfo del Ghirlandaio, staccato, restaurato e ricollocato a seguito di un intervento databile al 1960, quindi recentemente (2013) nuovamente rimosso, restaurato e ora conservato all'interno della Biblioteca delle Oblate. In una lapide di marmo sono fissate le misure delle mura, della torre e del fossato di difesa, secondo il decreto del 1311. Un'altra epigrafe ricorda i Caduti del rione nella Seconda Guerra Mondiale. Per quanto riguarda i recenti interventi si annota del cantiere del 2013 sostenuto dall'amministrazione comunale nell'ambito del progetto Flic (Florence I Care). Nell'occasione, oltre al consolidamento del paramento murario e degli archi in pietra forte (con perneatura delle pietre lesionate), è stata revisionata la copertura con smontaggio e recupero del manto, ispezione della orditura portante e della orditura secondaria, rimontaggio delle pianelle con rifacimento del massetto armato e posa della guaina per l'impermeabilizzazione, riattivazione del movimento della banderuola. Ugualmente è stato smontato e rimontato il selciato in pietra della zona con rifacimento dello strato di massetto in cemento armato. La porta appare nell'elenco redatto nel 1901 dalla Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti, quale edificio monumentale da considerare patrimonio artistico nazionale.
Bibliografia
dettaglio
Bocchi-Cinelli 1677, p. 218; Formigli 1849, p. 115; Fantozzi 1843, p. 21, n. 3; Firenze 1845, p. 126; Firenze 1850, p. 487; Bacciotti 1879-1886, III, 1886, pp. 14-16; Bigazzi 1886, pp. 155-156; Elenco 1902, p. 257; Limburger 1910, n. 583; Garneri 1924, p. 108, n. XL; Bargellini-Guarnieri 1973, pp. 180-183; Firenze 1974, p. 295; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, IV, 1978, p. 166; Marco Bini in Firenze 1992, pp. 46-47, n. 25; Zucconi 1995, p. 37, n. 29; Firenze 2005, p. 511; Invernizi 2007, II, pp. 372-373, nn. 333-334.
Approfondimenti Marco Lastri, Porta al Prato, e giuoco del calcio, in L'Osservatore fiorentino sugli edifizi della sua Patria, quarta edizione eseguita sopra quella del 1821 con aumenti e correzioni del Sig. Cav. Prof. Giuseppe Del Rosso, Firenze, Giuseppe Celli, 1831, V, pp. 24-27; Arnaldo Cocchi, Delle porte della città e degli affreschi dipinti sulle medesime, in Notizie storiche intorno antiche immagini di Nostra Donna che hanno culto in Firenze, Firenze, Giuseppe Pellas Editore, 1894, pp. 147-154.
Documentazione fotografica Archivi Alinari, Firenze: ACA-F-003127-0000 (veduta d'insieme della piazza con la porta al Prato e sullo sfondo la torre del Serpe, 1890 circa). Archivio fotografico SBAP, Firenze: 11741, 11742, 11743 (vedute dei prospetti della porta, 1955 circa); 24152, 24153, 24207, 24208, 24209, 24210, 24211, 24212, 24213 (vedute d'insieme della piazza con al centro la porta, 1962).
Risorse in rete Sulla porta sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Porta al Prato su Wikipedia.
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 07/09/2010
Data ultima modifica 27/11/2020
Data ultimo sopralluogo 09/02/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags lapide, pittura.
Localizzazione
Contatti note tecniche e legali
 
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