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Quartiere Santa Croce
Ubicazione Via Pietrapiana 32
Denominazione Palazzo Fioravanti
Altre denominazioni Palazzo Elaguine, palazzo Giani
Affacci via di Mezzo 17
Proprietà Fioravanti, Elaguine, Basetti Sani, Giani.
Architetti - Ingegneri Ammannati Bartolomeo, Buontalenti Bernardo, Orlandini Orlando.
Pittori - Scultori - Decoratori Fortini.
Uomini illustri Calamandrei Piero, Poggi Enrico.
Note storiche L'edificio - da considerare il più importante del tracciato qui preso in esame - si presenta sulla via con un fronte organizzato su cinque assi e sviluppato per tre piani: il giardino di pertinenza si affaccia su via di Mezzo. Già proprietà della famiglia Fioravanti, appartenne nell'Ottocento alla famiglia russa Elaguine, che lo cedette, nel 1909, all'avvocato Basetti Sani, il quale lo fece restaurare dall'architetto Orlando Orlandini e dallo scultore Fortini. Dallo studio legale che qui aveva sede uscirono giuristi e avvocati di fama, come Piero Calamandrei e Enrico Poggi. Nel 1932 la proprietà passò ai Giani che intervennero con nuovi restauri all'esterno come negli interni. Nuovi importanti restauri furono condotti negli anni immediatamente successivi all'alluvione del 1966. Attribuito a Bartolomeo Ammannati (da altri a Bernardo Buontalenti), è comunque un notevole esempio di architettura tardo manierista, nel quale, in modo originale e raffinato, tornano in effetti elementi propri dei due architetti: il portone, in particolare, ricorda quello di palazzo Pazzi Vitali in Borgo Albizi 28, e del palazzo Gerini di via Ricasoli. Al pianterreno sono quattro finestre inginocchiate, anche queste con mensole, mentre quelle del primo e del secondo piano sono disegnate sulla fascia marcapiano con eleganti sagomature. La gronda, vistosamente aggettante, posa su un robusto bottaccio. Decisamente di disegno ricercato il portone prima ricordato, con timpano spezzato, sorretto da eleganti mensole, in mezzo al quale è l'ornatissimo scudo con l'arme dei Fioravanti del gonfalone Lion nero di Santa Croce (partito d'argento e di rosso, a due scaglioni coricati e appuntati dell'uno nell'altro). Sulla chiave si propone un cesto di fiori nuovamente con allusione alla famiglia, mentre nei due triangoli mistilinei sono due bassorilievi, quello a sinistra interpretabile come Allegoria della Giustizia, l'altro di difficile interpretazione, raffigurante un bue arrostito sulla graticola (azzardiamo, visto il contesto, che possa riferirsi al vitello grasso della parabola del figliol prodigo). All'interno il palazzo conserva l'originaria disposizione delle murature portanti disposte perpendicolarmente a via Pietrapiana, che ricalcano l'andamento dell'originaria disposizione a schiera della lottizzazione medioevale della zona. Successivamente - e probabilmente in più fasi - l'edificio ha subito modifiche ed ampliamenti sul retro, dove oggi è il già citato giardino che si sviluppa fino a via di Mezzo e la cui sistemazione è da considerarsi successiva agli interventi effettuati a seguito dei danni provocati dall'alluvione del 4 novembre 1966. Negli interni, al piano nobile, sono alcuni ambienti con pitture murali ottocentesche (si segnala un restauro a queste ultime del 2010, ditta esecutrice Laura Lucioli). Il palazzo appare (come palazzo Fieravanti) nell'elenco redatto nel 1901 dalla Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti, quale edificio monumentale da considerare patrimonio artistico nazionale, ed è tutelato da vincolo architettonico dal 1913.
Bibliografia
dettaglio
Elenco 1902, p. 254; Limburger 1910, n. 238; Limburger-Fossi 1968, n. 238; Borsook 1972, p. 99; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, II, 1977, p. 271; III, 1978, pp. 101-102; Cesati 2005, II, p. 478; Paolini 2008, pp. 158-159, n. 243; Paolini 2009, pp. 227-228, n. 325.
Approfondimenti "Ricordi di Architettura. Raccolta di ricordi d'arte antica e moderna e di misurazione di monumenti", serie II, I, 1890, tav. XXII (Antico).
Documentazione fotografica Archivio fotografico SBAP, Firenze: 40642, 40643, 40644, 40645 (veduta d'insieme e particolari del prospetto su via Pietrapiana, 1968); 40646, 40647 (veduta d'insieme e particolare del portale, 1968).
Risorse in rete Sull'edificio sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Palazzo Fioravanti su Wikipedia (con testi concessi dal presente sito in GFDL).
Codice SBAPSAE FI0253
ID univoco regionale 90480170320
Data creazione 15/08/2008
Data ultima modifica 21/05/2020
Data ultimo sopralluogo 06/03/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags Campo in corso di revisione.
Localizzazione
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