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Quartiere Santa Croce / San Giovanni
Ubicazione Piazza di Santa Maria Nuova
Denominazione Arcispedale di Santa Maria Nuova
Altre denominazioni .
Affacci .
Proprietà spedale di Santa Maria Nuova, Azienda Sanitaria di Firenze.
Architetti - Ingegneri Buontalenti Bernardo, Parigi Giulio, Bemporad Nello.
Pittori - Scultori - Decoratori Pomarancio (Antonio Circignani, d.), Zuccari Taddeo, Delli Dello, Fancelli Chiarissimo, Cennini Bartolomeo, Marcellini Carlo Andrea, Montauti Antonio, Moschi Mario.
Uomini illustri Portinari Folco, Gobbo Mario.
Note storiche Il grande complesso ha origine tra il 1285 e il 1288, quando Folco Portinari, su sollecitazione della propria nutrice Monna Tessa, acquistò vari terreni e alcuni edifici che insistevano in quest'area, già convento dei frati di Sant'Egidio detti della Sacca, per realizzare uno spedale da destinarsi agli uomini, comunque collegato a quello pensato per essere dislocato dal lato opposto della piazza, destinato alle donne e all'alloggio delle Oblate (sia veda a via dell'Oriuolo). Tra il 1313 e il 1315 risulta già costruito il primo 'braccio' della crociera dell'ospedale maschile. Nei decenni successivi, in ragione delle sempre maggiori esigenze di spazio, la struttura conobbe ampliamenti e trasformazioni che la resero uno dei più moderni (in ragione dei tempi) luoghi di cura, dal 1840 sede anche della scuola per gli studi pratici delle facoltà di Medicina e Chirurgia, e dal 1870 di ulteriori cliniche allestite nel retrostante convento dismesso di Santa Maria degli Angioli, acquisito dall'istituzione in quello stesso anno. La complessità della struttura e le molte opere d'arte qui conservate, non consentono (anche per il carattere di queste note per lo più rivolte a documentare il carattere degli edifici al loro esterno) se non di soffermarsi sull'esteso fronte che perimetra per tre lati la piazza di Santa Maria Nuova, ugualmente frutto di una complessa e lunga storia. Questo si caratterizza per un ampio loggiato formato da diciassette arcate di luce variabile che si estende senza soluzione di continuità e che tuttavia risulta costruito in tempi diversi. Il progetto originario spetta a Bernardo Buontalenti e risale al 1574, nell'ambito di un cantiere teso ad ampliare sia le corsie di degenza e gli spazi ospedalieri sia la chiesa di Sant'Egidio, già ricostruita tra il 1418 e il 1422 e inglobata nella fabbrica. Si dovrà tuttavia attendere il 1612 per l'edificazione delle prime sei arcate del loggiato esterno, compiute entro il 1616 nell'ambito di un cantiere diretto da Giulio Parigi. Le ulteriori cinque arcate del loggiato di facciata sono invece da datarsi tra il 1660 e il 1666 (a questo cantiere è da riferire anche il balcone centrale sorretto da due colonne), mentre quelle dell'ala di loggiato a est, provvisto di tre arcate, risalgono al 1707-1710. A questo stesso periodo è databile il piano superiore, originariamente destinato alla biblioteca. L'ala di sinistra è invece un completamento recente, da riferirsi al 1959-1960 e condotto replicando il modulo antico, con un cantiere diretto dall'architetto Nello Bemporad e promosso dall'avvocato Mario Gobbo, allora presidente della Cassa di Risparmio che proprio alle spalle di quest'ala ha una porzione delle proprie proprietà e uffici (l'impresa è ricordata da una lunga epigrafe in latino posta sotto il loggiato e dovuta a Ugo Enrico Paoli). Al termine dei lavori, per intervenire sullo stridente contrasto tra la parte nuova e quella antica e visibilmente degradata, si procedette al restauro dell'intero fronte, sempre con la direzione di Nello Bemporad. Al 1996 si data un ulteriore intervento sulla facciata, come cantiere inserito tra quelli straordinari finanziati in occasione dello svolgimento a Firenze del Consiglio Europeo del 21-22 giugno di quell'anno. A lungo e in tempi più recenti l'ospedale è stato interessato da un cantiere frutto di un "Piano straordinario per la riqualificazione dell'assistenza sanitaria dell'area fiorentina" promosso dalla Regione Toscana nel 1999-2000, che ha portato, dopo ulteriori interventi di restauro al fronte, all'inaugurazione, nel 2014, dei nuovi ingressi e all'allestimento di un percorso museale interno con conseguente organizzazione di visite guidate offerte sia all'utenza esterna sia ai degenti. Sotto il lato destro del portico sono grandi lunette ad affresco, opera di Antonio Circignani detto Pomarancio e datate al 1614, raffiguranti, nell'ordine, da sinistra, Disputa al tempio, Strage degli Innocenti, Adorazione dei Magi, Adorazione dei pastori. Alla testata di destra è un grande affresco con l'Annunciazione, attribuito a Taddeo Zuccari. Al centro del portico è l'ingresso alla chiesa di Sant'Egidio con una lunetta recante il calco di una Incoronazione della Vergine attribuita a Dello Delli. Dei cinque busti posti su mensole al culmine degli archi del loggiato quattro sono antichi e, partendo dalla sinistra del porticato di facciata, raffigurano Cosimo II de' Medici (Chiarissimo Fancelli), Ferdinando II (Bartolomeo Cennini), Cosimo III (Carlo Andrea Marcellini), Gian Gastone (Antonio Montauti), ciascuno riconducibile e quindi databile alle varie fasi di costruzione della fabbrica. Il busto sull'ala sinistra, moderna, rappresenta Bernardo Buontalenti ed è opera di Mario Moschi (1960). Il complesso appare nell'elenco redatto nel 1901 dalla Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti, quale edificio monumentale da considerare patrimonio artistico nazionale.
Bibliografia
dettaglio
Zocchi 1744, tav. XVI; Del Bruno 1757, pp. 28-30; Cambiagi 1765, pp. 43-46; Cambiagi 1771, pp. 43-46; Cambiagi 1781, pp. 40-42; Thouar 1841, pp. 236-238, 385-386; Fantozzi 1843, pp. 174-175, n. 417; Firenze 1845, pp. 96-98; Formigli 1849, pp. 91-93; Firenze 1850, pp. 237-245; Burci 1875, pp. 161-162; Bigazzi 1886, pp. 71-72; Elenco 1902, p. 257; Limburger 1910, n. 432; Garneri 1924, pp. 217-218, n. LXIV; Limburger-Fossi 1968, n. 432; Ginori Lisci 1972, I, p. 438; Firenze 1974, pp. 206-207; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, II, 1977, pp. 225-227; III, 1978, pp. 175-176; Zocchi-Mason 1981, pp. 62-63; Rosamaria Martellacci in Firenze 1992, p. 142, n. 104; Zucconi 1995, p. 101, n. 147; Salvadori Guidi 1996, pp. 74-75, n. 98; Firenze 2005, pp. 325-327; Invernizi 2007, II, pp. 477-480, nn. 428-429; Fantozzi Micali-Lolli 2016, pp. 108-109.
Approfondimenti Marco Lastri, Spedale di S. Maria Nuova e proporzione degli infermi guariti co' morti, in L'Osservatore fiorentino sugli edifizi della sua Patria, quarta edizione eseguita sopra quella del 1821 con aumenti e correzioni del Sig. Cav. Prof. Giuseppe Del Rosso, Firenze, Giuseppe Celli, 1831, III, pp. 80-84; Cesare Pistolesi, Felice Francolini, Giuseppe Barellai, R. Arcispedale di S.M. Nuova. Lavori di miglioramento, relazione dei commissari, Firenze, Tipografia Carnesecchi, 1883; Isidoro Del Lungo, il R. Arcispedale di S. Maria Nuova, i suoi Benefattori, le sue antiche memorie, Firenze, tip. Arte della Stampa, 1888; Ida Maria Botto, Proposte per la storia di una facciata, in "Mitteilungen des Kunsthistorischen Institutes in Florenz", 1961, 2, pp. 128-133; Lo Spedale di S. Maria Nuova e la costruzione del loggiato di Bernardo Buontalenti, ora completata dalla Cassa di Risparmio di Firenze, a cura di Guido Pampaloni, con una introduzione di Ugo Procacci, Firenze, Cassa di Risparmio, 1961; 2a mostra internazionale del restauro monumentale, catalogo della mostra (Venezia, palazzo Grassi, 25 maggio-25 giugno 1964) a cura di Marco Dezzi Bardeschi e Piero Sanpaolesi, Venezia, Stamperia di Venezia, 1964, p. 15, n. 36; Leonardo Ginori Lisci, Cabrei in Toscana. Raccolte di mappe, prospetti e vedute, sec. XVI - sec. XIX, Firenze, Giunti Marzocco per la Cassa di Risparmio di Firenze, 1978, pp. 96-101; Agostino Lucarella, Storia dell'Arcispedale di S. Maria Nuova di Firenze, Bari, Laterza, 1986; Francesca Brasioli, Laura Ciuccetti, Santa Maria Nuova. Il tesoro dell'arte nell'antico ospedale fiorentino, Firenze, Becocci, 1989; S. Maria Nuova in Firenze. Memorie, testimonianze, prospettive, a cura di Enrico Coturri e Lorenzo Marri Malacrida, Firenze, Tipografia Il Fiorino, 1990; Marco Badi, Il restauro del loggiato dell'Ospedale di Santa Maria Nuova, in "Bollettino Ingegneri", XLV, 1999, 5, pp. 12-16; Il patrimonio artistico dell'Ospedale di Santa Maria Nuova di Firenze. Episodi di committenza, a cura di Cristina De Benedictis, Firenze, Polistampa, 2002; La bellezza come terapia. Arte e assistenza nell'ospedale di Santa Maria Nuova a Firenze, atti del convegno internazionale (Firenze, 20-22 maggio 2004) a cura di Enrico Ghidetti e Esther Diana, Firenze, Polistampa, 2005; Santa Maria Nuova e gli Uffizi. Vicende di un patrimonio nascosto, a cura di Alessandro Coppellotti, Cristina De Benedictis, Esther Diana, catalogo della mostra (Firenze, Vecchie Poste), Firenze, Polistampa, 2006; Esther Diana, Non solo carità. L'ospedale di Santa Maria Nuova di Firenze: un risultato imprenditoriale (1285-1427), in "Ricerche Storiche", I, 2010, pp. 6-37; Esther Diana, Santa Maria Nuova, ospedale del fiorentini. Architettura e assistenza nella Firenze tra Settecento e Novecento, Firenze, Polistampa, 2012; Il corpo e l'anima. I luoghi e le opere della cura ospedaliera in Toscana dal XIV al XIX secolo, catalogo della mostra (Prato, Museo del Palazzo Pretorio, 28 maggio-14 settembre 2015) a cura di Esther Diana, Pisa, Pacini, 2015, pp. 37-40; Santa Maria Nuova attraverso i secoli. Assistenza, Scienza e Arte nell'ospedale dei fiorentini, a cura di Giancarlo Landini, Firenze, Polistampa, 2017; ; Angiolo Pucci, I giardini di Firenze, IV, Giardini e orti privati in città, a cura di Mario Bencivenni e Massimo de Vico Fallani, Firenze, Leo S. Olschki, 2017, pp. 176-180; Roberto Corazzi, Le cupole sotto il cielo di Firenze, Firenze, Angelo Pontecorboli Editore, 2018, pp. 115-119; La chiesa di Sant’Egidio nell’ospedale di Santa Maria Nuova a Firenze. Dai restauri un ambiente ‘prezioso’, a cura di Esther Diana, Firenze, Angelo Pontecorboli Editore, 2020.
Documentazione fotografica Archivi Alinari, Firenze: BGA-F-005310-0000 (veduta d'insieme dell'edificio, 1890 circa); ADA-F-040419-0000 (particolare della porzione centrale del loggiato, 1940 circa); ACA-F-055788-0000 (veduta d'insieme dell'edificio dal braccio nuovo del loggiato, 1963). Archivio fotografico SBAP, Firenze: 4062 (veduta della piazza ripresa dal loggiato principale dell'arcispedale, 1942); 4063, 4064, 4066, 4071, 4076, 4078, 4082, 4083, 4084, 4085, 4086, 4090, 4091, 4092, 4093, 4095 (documentazione fotografica relativa al degrado della struttura con particolare riferimento alle facciate e ai loggiati esterni, 1942); 4096, 4097, 4098, 4099, 4100, 4101, 4102, 4103, 4104, 4107, 4108, 4110, 4111, 4112, 4113, 4114, 4115, 4116, 4117, 4118, 4119, 4120, 4121, 4122, 4123, 4124, 4125, 4126, 4127, 4128, 4129, 4130, 4131, 4132, 4133, 4134, 4135 (documentazione fotografica relativa agli spazi interni, con particolare riferimento ai cortili del complesso, 1942); 6195, 6196, 6197, 6198, 6199, 6200, 6201, 6201, 6203, 6204 (documentazione relativa all'intervento di restauro di uno dei cortili del complesso, 1947 circa); 17844, 18206, 18207, 18208 (vedute panoramiche dei prospetti sulla piazza prima della realizzazione dell'ala di sinistra del complesso, 1957); 18945, 18946, 18947, 18948, 18949, 18950, 18951, 18952, 18953, 18954 (particolari architettonici della facciata, 1958); 19066, 19067, 19068, 19069, 19070, 19071, 19071bis, 19072, 19073, 19074, 19075, 19076, 19077, 19078, 19079, 19080, 19081, 19082, 19083, 19084, 19085, 19086, 19087, 19088, 19089, 19090, 19091, 19092, 19093, 19094, 19095, 19096, 19097, 19098, 19099, 19100, 19101, 19102, 19103, 19104, 19105, 19106, 19107, 19108, 19109, 19110, 19111, 19112 (particolari architettonici della facciata con riferimento agli elementi lapidei degradati, 1958); 19173, 19174, 19175, 19176, 19177, 19178, 19179, 19180, 19181, 19182, 19183, 19184 (particolari architettonici del lato sinistro della facciata e vedute d'insieme della porzione occupata dalla farmacia, 1958); 19222, 19223, 19224, 19225, 19226, 19227, 19228, 19229, 19230, 19231, 19232, 19233, 19234, 19235, 19236, 19237, 19238, 19239, 19240, 19241, 19242, 19243, 19244, 19245, 19246 (particolari architettonici della facciata, 1958); 39651, 39652, 39653, 39654, 39655, 39656, 39657, 39658, 39659, 39660, 39661, 39662, 39663, 39664 (particolari di pilastri e scalinata interna, 1967); 81781, 81782, 81783, 81784, 81785, 81786, 81787 (particolari di pilastri, 1976).
Risorse in rete Sull'edificio sono vari file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce su Wikipedia.
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 22/09/2010
Data ultima modifica 12/05/2021
Data ultimo sopralluogo 20/07/2015
Autore della scheda Claudio Paolini.
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