Home Il progetto Ricerca nel Repertorio Piante e Vedute Temi e Itinerari Indici Link Crediti Contatti
Ricerca nel Repertorio
Denominazione Modulo di ricerca
Ubicazione
Proprietà
Architetti - Ingegneri
Pittori - Scultori - Decoratori
Uomini illustri
Testo
Per ottimizzare la ricerca è consigliabile digitare una sola parola chiave per campo (es.: Bardi, anziché via de’ Bardi).
Per ulteriori suggerimenti si veda a:


Struttura della banca dati
 
Scheda Palazzo Stiozzi Ridolfi Torna ai risultati della ricerca
Versione stampabile della scheda
Quartiere Santa Maria Novella
Ubicazione Via del Prato di Ognissanti 42
Denominazione Palazzo Stiozzi Ridolfi
Altre denominazioni Palazzo Sonnino, albergo Villa Medici, Grand Hotel Villa Medici, Sina Villa Medici
Affacci via Bernardo Rucellai
Proprietà monastero di Sant'Anna, Stiozzi Ridolfi, Sonnino, De Renzis, S.I.N.A.
Architetti - Ingegneri de Cambray Digny Luigi, Stigler Vittorio, Palazzuoli Bevilacqua Enrico.
Pittori - Scultori - Decoratori Nessun dato rilevato.
Uomini illustri Nessun dato rilevato.
Note storiche Era qui in antico uno spedale dei lebbrosi, fondato nel 1186 e dedicato a Sant'Jacopo e a Sant'Eusebio. Nel tempo l'edificio fu ridotto a monastero e concesso nel 1534 alle monache benedettine provenienti dal complesso di Sant'Anna in Verzaia, abbattuto durante l'assedio del 1529. Queste, nel 1569, ingrandirono e migliorarono la struttura, abitandola fino al 1808, anno della sua soppressione. Nello stesso 1808 o poco dopo il complesso fu acquistato da Giuseppe Stiozzi Ridolfi che, attorno al 1811, commissionò la trasformazione dell'antico monastero in una abitazione privata, su progetto dell'architetto Luigi de Cambray Digny. I frutti di questo intervento, tuttavia, non sembrano potersi identificare con il palazzo che attualmente guarda al Prato (il riferimento è ovviamente alla facciata principale), visto che questo propone un disegno decisamente più confacente al gusto di metà Ottocento. Certo è che nelle vecchie fotografie della zona il palazzo si presentava come una mole cubica (e sappiamo con un cortile interno) arricchito dal lato dell'attuale via Bernardo Rucellai da un giardino. Gli orti del complesso di Sant'Anna erano stati infatti uniti dallo Stizzi Ridolfi agli Orti Oricellari che, sempre su progetto di Luigi de Cambray Digny, erano stati riconfigurati in giardino all'inglese (per quanto riguarda questo aspetto si veda la nota di Angiolo Pucci che scrive attorno al 1930). Con l'apertura della via Bernardo Rucellai negli anni novanta dell'Ottocento il palazzo venne a perdere gli ampi spazi verdi di pertinenza e, probabilmente, fu interessato da importanti lavori di ristrutturazione. Sulla proprietà si intervenne poi nel 1958 con un progetto dell'architetto Vittorio Stigler, coadiuvato per le strutture in cemento armato dall'ingegnere Enrico Palazzuoli Bevilacqua, al fine di realizzare sull'area un albergo di categoria lusso, come richiesto dalla società S.I.N.A., committente dell'opera. Durante i lavori, terminati nel 1960, si conservò del vecchio palazzo la parte frontale su via del Prato con una profondità del corpo di fabbrica di undici metri, mentre tutto il resto del fabbricato fu abbattuto per fare spazio alla nuova costruzione, evidente nella sua modernità soprattutto se la si osserva dal lato che guarda a via Bernardo Rucellai. Si noti, tra l'altro, come ai tre piani dell'edificio preesistente corrispondano sei piani del nuovo, il che ha comportato un complesso sistema di scale di raccordo interno. Per quanto riguarda il fronte, come abbiamo detto, è comunque ancora quello ottocentesco che, scandito su tre piani e sette assi, presenta al terreno un paramento a finto bugnato, mentre al piano nobile mostra allineate su una doppia fascia marcapiano e marcadavanzale le finestre e il finestrone centrale, affacciato sull'immancabile balcone e coronato da uno scudo. Ancora oggi, dopo ulteriori opere di adeguamento e di nuova progettazione dell'arredo (gli ultimi lavori datano al 2018, in occasione dell'ingresso dell'albergo nella Autograph Collection Hotels) l'edificio ospita il Sina Villa Medici, già Grand Hotel Villa Medici.
Bibliografia
dettaglio
Fantozzi 1843, p. 22, n. 8; Limburger 1910, n. 36; Garneri 1924, p. 107, n. XXXVII; Fanelli 1973, I, p. 391; II, fig. 1365; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, II, 1977, p. 103; III, 1978, p. 284; Cresti-Zangheri 1978, p. 75; Fantozzi Micali-Roselli 1980, pp. 72-73; Cesati 2005, I, p. 317.
Approfondimenti Enrico Palazzuoli Bevilacqua, Il nuovo albergo 'Villa Medici' di Firenze, in "Bollettino Ingegneri", VIII, 1960, 11, pp. 15-23; Angiolo Pucci, I giardini di Firenze, IV, Giardini e orti privati della città, a cura di Mario Bencivenni e Massimo de Vico Fallani, Firenze, Leo S. Olschki, 2017, pp. 350-351.
Documentazione fotografica Archivio fotografico SBAP, Firenze: 20109, 20110, 20111, 20112 (vedute dei prospetti parzialmente chiusi da impalcature riprese da varie angolazioni, 1959).
Risorse in rete Sull'edificio sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dal sito ufficiale dell'albergo Sina Villa Medici, con galleria fotografica.
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 04/03/2009
Data ultima modifica 13/08/2020
Data ultimo sopralluogo 21/07/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags Campo in corso di revisione.
Localizzazione
Contatti note tecniche e legali
 
Copyright © 2011 - 2021 Palazzo Spinelli - Associazione No Profit
Copyright © 2011 - 2021 Claudio Paolini