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Pittori - Scultori - Decoratori
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Scheda Statua a Nicola Pisano (loggiato degli Uffizi) Torna ai risultati della ricerca
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Quartiere Santa Maria Novella
Ubicazione Piazzale degli Uffizi
Denominazione Statua a Nicola Pisano (loggiato degli Uffizi)
Altre denominazioni .
Affacci .
Proprietà demanio dello Stato.
Architetti - Ingegneri Ignoto/i.
Pittori - Scultori - Decoratori Fedi Pio, Pierelli Louis, Tonini Gabriella.
Uomini illustri Nicola Pisano.
Note storiche La statua fa parte del gruppo di sculture collocate nelle nicchie del loggiato degli Uffizi nell'ambito di un ambizioso progetto teso a rendere omaggio ai "Grandi Toscani" e ad arricchire di opere lo spazio con il coinvolgimento di molti dei maggiori scultori dell'Ottocento, concretizzatosi tra il 1842 e il 1856 per un totale di ventotto sculture celebrative e per il quale si rimanda alla scheda relativa alla statua a Leonardo da Vinci, nella quale sono sintetizzate la storia e gli intenti dell'impresa. La scultura in oggetto fu inaugurata nel 1849 ed è opera di Pio Fedi. Più in particolare l'opera, già assegna al pisano Girolamo Marconi, fu commissionata a Fedi nel 1844 e, presentato dall'artista il bozzetto in creta, questo fu talmente apprezzato dal granduca che lo stesso Leopoldo II volle accollarsi il costo della sua realizzazione. Solo nel 1846 tuttavia il modello in gesso fu esposto nelle nicchie del loggiato: la consegna del blocco di marmo da Seravezza, giunto tardivamente nel marzo del 1847, ritardò ulteriormente i lavori e la statua poté essere inaugurata il 10 gennaio del 1849, nella quarta nicchia del loggiato di levante, alla presenza del granduca, che pochi giorni dopo lasciò Firenze. "Nell'opera tutto sembra richiamare l'attenzione al rilievo su cui il personaggio poggia ed al quale volge lo sguardo; colui che era ritenuto il 'restauratore della scultura', fu effigiato dal Fedi in atto di meditare su un'opera antica che, a chi ne conosceva la Vita scritta dal Vasari, avrebbe facilmente richiamato il pilo raffigurante la caccia di Meleacro e del porco Calidonio di cui parla il biografo. Nicola vide quest'opera mentre lavorava a Pisa e, 'piacendogli fortemente, mise tanto studio e diligenza per imitare quella maniera' da diventare 'il miglior scultore de' tempo suoi'. Sul plinto della statua il Fedi ha posto il mazzuolo ed il compasso, strumenti di lavoro dell'artista, il quale, come ricorda il Vasari, 'fu non meno eccellente scultore che architettore'" (Iacopozzi 2001). Per quanto riguarda le vicende conservative si segnala l'intervento di restauro effettuato sull'opera nel 2000 da Louis Pierelli e Gabriella Tonini (se ne veda la dettagliata relazione in Gli uomini illustri 2001) nell'ambito di un cantiere che ha interessato tutta la serie di statue del loggiato, sostenuto dalla Starhotels. Nell'occasione tutte le sculture sono state dotate di dissuasori di volatili. Da lamentare la mancata piena attuazione del progetto di manutenzione a suo tempo programmata che ha portato a diffusi depositi di polvere in buona parte inevitabilmente causati dal cantiere per i nuovi Uffizi.
Bibliografia
dettaglio
Campo in corso di revisione.
Approfondimenti Stefania Iacopozzi, Le statue degli "illustri Toscani" nel loggiato degli Uffizi, Firenze, Alinea, 2000; Stefania Iacopozzi, Louis Pierelli, Gabriella Tonini, in Gli uomini illustri del loggiato degli Uffizi. Storia e restauro, a cura di Magnolia Scudieri, Firenze, Edifir, 2001, pp. 58-65; Annarita Caputo, Culto e memoria degli uomini illustri nella storia di Firenze, Firenze, Polistampa, 2007.
Documentazione fotografica Campo in corso di revisione.
Risorse in rete Campo in corso di revisione.
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 25/11/2021
Data ultima modifica 25/11/2021
Data ultimo sopralluogo 20/07/2015
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags statua.
Localizzazione
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