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Quartiere San Giovanni
Ubicazione Piazza di Santa Elisabetta 3
Denominazione Torre della Pagliazza
Altre denominazioni Albergo del Giglio, Hotel Brunelleschi
Affacci .
Proprietà Istituto Nazionale delle Assicurazioni.
Architetti - Ingegneri Gamberini Italo, Bambi Antonio, Faccioli Giorgio, Peracchio Luciano.
Pittori - Scultori - Decoratori Nessun dato rilevato.
Uomini illustri Nessun dato rilevato.
Note storiche Le origini dell'edificio risalgono per alcuni al periodo bizantino, e ancora più lontani ci si spinge nel tempo tenendo presente i dati emersi nel corso degli scavi effettuati nell'area durante gli anni ottanta del Novecento, che hanno evidenziato come la costruzione poggi su un muro circolare risalente alla Florentia romana, preesistenza che forse ha determinato la forma semicircolare della torre, decisamente insolita in età medievale. Pur ipotizzando che qui si erigesse una torre già tra il VI e il VII secolo, solo nel 1268 abbiamo una documentazione che la ricorda utilizzata come carcere femminile (da cui la denominazione pagliazza, a indicare i giacigli di paglia propri dell'istituzione), così come sappiamo come questa fosse stata in seguito reimpiegata quale campanile della chiesa di San Michele alla Trombe (o in Palco, poi di Santa Elisabetta), della quale restano tracce nell'edificio attiguo. Questa chiesa, utilizzata fino al 1785, fu poi assorbita in una cortina di abitazioni private durante i lavori di rettificazione e allargamento della vicina via dei Calzaiuoli (1842). All'inizio del Novecento (quando Walther Limburger segnala l'edificio nel suo repertorio) la torre appariva inglobata in un modesto edificio adibito ad albergo (Albergo del Giglio) che prospettava sulla piazza con un fronte a due assi e quattro piani, di modo che della Pagliazza emergeva solo la parte terminale, completamente murata. Dismesso nel 1967 l'albergo, la torre fu acquistata assieme agli immobili adiacenti dall'Istituto Nazionale delle Assicurazioni, e la struttura interessata da un complesso intervento di restauro condotto su progetto dell'architetto Italo Gamberini (con la collaborazione di Antonio Bambi, Giorgio Faccioli e Luciano Peracchio), condotto tra il 1983 e il 1988 su un progetto risalente al 1974. Il cantiere liberò la torre dalle strutture che la coprivano alla vista dalla piazza e cercò per quanto possibile di recuperare l'immagine che questa aveva nel Quattrocento, come documentato da un'illustrazione del Codice Rustici, quando, cessato il suo utilizzo come carcere, erano state aperte al piano terreno alcune botteghe mentre i piani superiori erano stati destinati a magazzini e abitazioni. Oggi è quindi possibile leggere il volume cilindrico definito da una muratura a vista in laterizio e a filaretto di calcare e arenaria, con un ampio fornice ad arco ribassato al terreno e grandi finestre ad arco all'ultimo piano, sotto le quali si allineano una serie di buche pontaie fornite di mensole. Nella parte centrale del corpo sono varie finestre rettangolari disposte irregolarmente. Un arco rampante, che segna l'accesso a un chiasso, collega la torre agli edifici circostanti. "Dopo l'intervento, l'esterno si presenta come la semplice aggregazione di tre diversi volumi, scarnificati e privati di ogni loro superfetazione ritenuta aggiuntiva alla struttura, in piena aderenza a quel gusto della 'ruderizzazione' che a cavallo tra gli anni '70 e '80, le nostre città hanno visto affermarsi su molti dei loro edifici storici" (Fabbrizzi 2013). Al piano terreno dell'edificio è stato poi allestito un piccolo museo a documentare i vari materiali rinvenuti durante gli scavi, essenzialmente riferibili al XVI e XVII secolo, con alcune testimonianze risalenti al periodo della Florentia Romana. La torre è attualmente occupata, insieme ad altri edifici adiacenti (già albergo Massimo d'Azeglio e albergo Stella d'Italia, si veda a via dei Calzaiuoli 8), dall'Hotel Brunelleschi. "L'albergo è stato recentemente oggetto di una profonda ulteriore radicale ristrutturazione, che lo ha reso molto probabilmente molto più alla moda di quanto non lo sia stato nella configurazione originaria, ma lontanissimo da quella ricerca attenta di un dialogo tra contemporaneità e memoria che invece Gamberini era riuscito a dare. Più nulla all'interno, a parte i locali interrati, sopravvive del progetto del suo precedente autore" (Fabbrizzi 2013).
Bibliografia
dettaglio
Fantozzi 1843, p. 113, n. 250; Carocci 1897, p. 140; Limburger 1910, n. 526; Giorgio Di Battista in Roselli 1974, pp. 56-57, nn. 13-14; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, I, 1977, p. 330; Elisabetta Pieri in Firenze 1992, p. 35, n. 16; Zucconi 1995, p. 32, n. 13; Salvadori Guidi 1996, pp. 69-70, n. 89; Mercanti-Straffi 2003, pp. 132-137; Cesati 2005, II, p. 571; Cesati (Piazze) 2005, pp. 213-214; Firenze 2005, pp. 198-199; Insabato-Ghelli 2007, pp. 67, 186.
Approfondimenti Camera con vista sulla storia, in "Paese Sera. Cronaca di Firenze", 10 giungo 1988; Inaugurato l'albergo museo Brunelleschi, in "Corriere di Firenze. La città", 10 gennaio 1988; Italo Gamberini e Giovanni Berni. Gli amici del Brunelleschi, in "Magazine Italiano", 1988, 14, p. 103; E. Cardani, Brunelleschi Firenze. Ripercorre la storia per dar vita ad una nuova struttura alberghiera, in "Design", 1989, 6, pp. 36-45; Fabio Fabbrizzi, Opere e progetti di scuola fiorentina 1968-2008, Firenze, Alinea Editrice, 2008, pp. 100-101; Scheda in Rosamaria Martellacci, Italo Gamberini architetto (1907-1990). Inventario dell'archivio, con scritti di Loris Macci, Ulisse Tramonti, Fabio Fabbrizzi, Andrea Bulleri, Firenze, Edifir, 2011, pp. 147-150, nn. 30-35; Fabio Fabbrizzi, La torre ritrovata. 1974-1988 Italo Gamberini e l'Hotel Brunelleschi a Firenze, in "Firenze Architettura", XVII, 2013, 2, pp. 94-101; Laura Mugnai, in Firenze itinerari del Novecento, a cura di Lia Bernini, Firenze, Nardini, 2017, pp. 56-58 (Hotel Brunelleschi); Alfonso Mazzotti, in Firenze itinerari del Novecento, a cura di Lia Bernini, Firenze, Nardini, 2017, pp. 171-172 (Hotel Brunelleschi).
Documentazione fotografica Archivi Scala, Bagno a Ripoli (Firenze): 0128873 (veduta d'insieme della torre e degli edifici in aderenza). Archivio fotografico SBAP, Firenze: 120261, 120262, 120263, 120264, 120265, 120266, 120267, 120268, 120269, 120270, 120271, 120272, 120273, 120274, 120275, 120276, 120277, 120278, 120279 (documentazione relativa al cantiere di restauro, 1983); 127652, 127653, 127654, 127655, 127656, 127882, 127883, 127884, 127885, 127886, 127887, 127888, 127889, 127890, 127891, 127892, 127893, 127894, 127895, 127896, 127897, 127898, 127899, 127900, 127901, 127902, 128191, 128192, 128193, 128194, 128195, 128257, 128258, 128554, 128555, 128556, 128557, 128792, 128793, 128794, 128795, 128796, 128797, 128798, 128799, 128800, 128801, 128802, 128803, 128835, 128836, 128837, 128838 (documentazione relativa agli scavi archeologici, 1984); 129240, 129241, 129242, 129243, 129244, 129245, 129246, 129247, 129406, 129407, 129621, 129622, 129740, 129741, 129742, 129743, 129744, 129745, 129746, 129747, 129748 (documentazione relativa al cantiere di restauro, 1984); 130438, 130439, 130440, 130441, 130442, 130443 (documentazione relativa agli scavi archeologici, 1984); 132667,132668, 132669, 132384, 132385, 132386, 132387, 132388 (documentazione relativa al rinvenimento della pavimentazione di età Romana, 1984); 151384 (veduta d'insieme dei prospetti del complesso sulla piazza, 1985).
Risorse in rete Sull'edificio sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Palazzi di Firenze su Wikipedia, dal sito promosso dal Comune di Firenze relativo agli esercizi storici del territorio e dal sito ufficiale dell'Hotel Brunelleschi.
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 11/12/2008
Data ultima modifica 17/10/2021
Data ultimo sopralluogo 20/07/2015
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags torre, albergo.
Localizzazione
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