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Quartiere Santa Croce
Ubicazione Piazza di Santa Croce 8
Denominazione Palazzo Barberini
Altre denominazioni .
Affacci .
Proprietà Doffi, Barberini (da Barberino), Corsini.
Architetti - Ingegneri Ignoto/i.
Pittori - Scultori - Decoratori Nessun dato rilevato.
Uomini illustri Borghini Raffaello, Borghini Vincenzo, Barberini Maffeo, Annigoni Pietro.
Note storiche L'edificio presenta una facciata organizzata su tre assi per tre piani, più un'ariosa altana, secondo modi non dissimili da quelli documentati dalla nota incisione di Giuseppe Zocchi di questo lato della piazza (1744). L'identificazione di questa casa con il così detto palazzo Barberini non è chiara, dato che, mentre Walther Limburger (1910) riconduce con sicurezza a questa fabbrica la proprietà, il repertorio di Bargellini e Guarnieri (1978) la indica sulla cantonata di via Giovanni da Verrazzano (si veda al numero civico 5). Probabilmente non vi sono errori nelle diverse indicazioni, stando a quanto scrive Marco Lastri alla fine del Settecento: "le case dei Barberini o da Barberino eran sulla stessa piazza dirimpetto all'Antella, e ve ne son parecchie, le quali conservano ancora il patronato medesimo". Nell'uno e nell'altro caso si tratta di edifici fortemente rimaneggiati tra Settecento e Ottocento, con scarse memorie (per ciò che abbiamo potuto verificare) della storia antica. Il palazzo ricondotto ai Barberini, comunque, appartenne inizialmente alla famiglia Doffi, che lo appigionò nel 1531 a Domenico Borghini (padre degli eruditi Raffaello e Vincenzo) per poi venderlo, nel 1551, ai Barberini. A seguito di tali circostanze qui nacque, nel 1568, Maffeo Barberini, successivamente papa col nome di Urbano VIII, e suo fratello Antonio, vescovo di Sinigaglia. Successivamente la proprietà passò alla famiglia Corsini. In relazione a tali proprietà e nascite l'edificio ha sempre goduto di notevoli segnalazioni nelle guide cittadine, ma anche in questo caso senza indicazioni su caratteri architettonici che consentano di individuarlo con precisione. Per quanto riguardo nello specifico l'edificio qui trattato, si segnala come dall'ingresso si acceda a una serie di notevoli ambienti voltati (attualmente occupati da un esercizio commerciale) con colonne, capitelli e peducci di carattere tardo quattrocentesco. In un appartamento nel sottotetto del palazzo ebbe il suo primo studio, tra il 1933 e il 1952, il pittore Pietro Annigoni (Di Bari 2017).
Bibliografia
dettaglio
Zocchi 1744, tav. XXIV; Lastri 1821, V, p. 15; Firenze 1828, p. 159; Fantozzi 1842, p.186-188, n. 29; Fantozzi 1843, p. 165, n. 389; Formigli 1849, p. 158; Firenze 1850, p. 417; Ademollo-Passerini 1853, I, p. 280; Burci 1875, p. 91; Bacciotti 1879-1886, IV, 1886, p. 61; Bigazzi 1886, p. X; Limburger 1910, n. 71; Garneri 1924, p. 167, n. L; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, III, 1978, pp. 328-329; Zocchi-Mason 1981, pp. 78-79.
Approfondimenti Marco Lastri, Case de' Barberini, e guerra contro questa famiglia, in L'Osservatore fiorentino sugli edifizi della sua Patria, quarta edizione eseguita sopra quella del 1821 con aumenti e correzioni del Sig. Cav. Prof. Giuseppe Del Rosso, Firenze, Giuseppe Celli, 1831, VIII, pp. 15-19; Luca Di Bari, in Firenze itinerari del Novecento, a cura di Lia Bernini, Firenze, Nardini, 2017, pp. 139-140 (Studio di Pietro Annigoni).
Documentazione fotografica Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: 6617 (veduta d'insieme di questo lato della piazza con il prospetto dell'edificio, 1963). Archivio fotografico SBAP, Firenze: 168842, 168844 (vedute d'insieme di questo lato della piazza con il prospetto dell'edificio, 1993).
Risorse in rete Sull'edificio sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Palazzo di Maffeo Barberini su Wikipedia (con testi concessi dal presente sito in GFDL).
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 15/07/2013
Data ultima modifica 19/10/2021
Data ultimo sopralluogo 21/04/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags altana.
Localizzazione
Contatti note tecniche e legali
 
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