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Quartiere Santa Croce
Ubicazione Via Dante Alighieri
Denominazione Torre della Castagna
Altre denominazioni Boccadiferro
Affacci piazza di San Martino 1
Proprietà monastero della Badia Fiorentina, demanio dello Stato, Comune di Firenze.
Architetti - Ingegneri Ignoto/i.
Pittori - Scultori - Decoratori Nessun dato rilevato.
Uomini illustri Nessun dato rilevato.
Note storiche La torre apparteneva anticamente alla Badia Fiorentina, alla quale sarebbe stata donata dall'imperatore Corrado nel 1038 per servire da difesa del sacro luogo. Nel 1282, come annota il Villani nella sua Cronica, fu concessa dai monaci come residenza del supremo magistrato dei Priori delle Arti, prima dell'erezione del Palazzo della Signoria, che qui si riunivano "acciò non temessero - come scrisse il Compagni - le minacce de' potenti". Del fatto recano notizia due memorie poste sui fronti della fabbrica, rispettivamente su via Dante Alighieri e sulla piazza di San Martino. La torre - conservatasi nel tempo proprio grazie alla sua destinazione che l'aveva risparmiata nelle lotte tra consorterie avverse, anche se non ne aveva impedito la riduzione in altezza - passò, con la soppressione del monastero, allo Stato e quindi, con atto del 19 aprile 1868, al Comune di Firenze, che la mise gratuitamente a disposizione di istituzioni culturali. Fu restaurata nel 1920-1921 a cura dell'Ufficio di Belle Arti del Comune di Firenze con il contributo del Ministero della Pubblica Istruzione, cadendo in quegli anni i festeggiamenti per il secentenario dantesco: nell'occasione furono riaperte le finestre murate, le porticine dei serragli e le botole, e ricostruita la porta di accesso sulla piazzetta di San Martino, già tamponata (immagini dello stato precedente ai lavori sono nel "Bollettino d'Arte" del 1922 e in Dezzi Bardeschi 1981). Nello stesso 1921 gli ambienti furono concessi alla Società di San Giovanni Battista e quindi, nel 1940, alla Legione Garibaldina. Al 1953-1954 si datano ulteriori 'lavori di riordinamento', congiuntamente a un intervento complessivo a interessare vari altri edifici sia via Dante Alighieri sia via dei Magazzini. Tuttora il piano terreno e il primo piano della torre sono sede dell'Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini, che vi ha allestito all'interno un piccolo museo di cimeli risorgimentali. I piani superiori sono stati a lungo di pertinenza del vicino Tribunale di Firenze. Così Elisabetta Pieri (in Firenze 1992): "L'esiguità della pianta quadrangolare e la notevole altezza dei quattro livelli interni conferiscono all'edificio una purezza stereometrica e un verticalismo di assoluta astrazione. La compattezza muraria (tessitura a filaretto ai primi due livelli, bozze non scalpellate ai piani superiori) è interrotta unicamente da due piccole luci sui fronti secondari e da un sistema di aperture distribuite secondo l'asse mediano sulla facciata principale. Si accede alla torre da un portale di notevole altezza che presenta il doppio motivo, tipicamente medievale, dell'arco di scarico a sesto ribassato con sovrastante centina a sesto acuto, segnati da conci regolari di pietra forte". Per lungo tempo, a limitare fortemente la visione di quella "purezza stereometrica" prima richiamata, la base della torre è stata chiusa da un'impalcatura volta a proteggere i passanti da possibili cadute di materiali, recentemente rimossa a seguito di un intervento di consolidamento del paramento (2013).
Bibliografia
dettaglio
Carocci 1897, p. 142; Limburger 1910, n. 163; Bertarelli 1922, p. 82; Garneri 1924, p. 261, n. LXVII; Allodoli-Jahn Rusconi 1950, p. 108; Bargellini-Guarnieri 1973, p. 38; Firenze 1974, p. 170; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, I, 1977, p. 50; II, 1977, pp. 242-243; Dezzi Bardeschi 1981, p. 50; Elisabetta Pieri in Firenze 1992, p. 38, n. 19; Macci-Orgera 1994, pp. 148-149; Zucconi 1995, p. 35, n. 22 (con immagine non pertinente); Mercanti-Straffi 2003, pp. 72-73; Cesati 2005, I, p. 24; II, p. 604; Cesati (Piazze) 2005, p. 255; Firenze 2005, p. 196; Invernizi 2007, I, p. 37, n. 22; II, p. 450, n. 403; Paolini 2009, p. 54, n. 46.
Approfondimenti Carlo Papini, Le celebrazioni del Centenario Dantesco, in "Arte e Storia", XL, 1921, 2, pp. 73-77; Restauri di monumenti e sistemazione di opere d'arte per il centenario dantesco: Torre detta della Castagna, in "Bollettino d'Arte del Ministero della Pubblica Istruzione", I, 1922, 8, p. 386; Francesca Romani, Torri medievali a Firenze: aspetti formali e materiali, La Torre 'della Castagna', tesi di laurea, Firenze, Università degli Studi, Facoltà di Architettura, anno accademico 2002/03, relatore: Marco Bini; Circolo Piero Gobetti, Firenze: percorsi risorgimentali, a cura di Silvestra Bietoletti e Adalberto Scarlino, Firenze, Lucio Pugliese Editore, 2005, p. 18.
Documentazione fotografica Archivi Scala, Bagno a Ripoli (Firenze): 0128877 (veduta d'insieme della torre). Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: 4730 (veduta della parte basamentale della torre prima dell'intervento del 1921, ante 1921); 4732 (veduta dopo gli interventi del 1921, 1921 ca.); 4731, 6512 (vedute dopo gli interventi del 1953, 1954 ca.); 9555, 65174 (vedute d'insieme della torre, 1971)
Risorse in rete Sull'edificio sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Torre della Castagna su Wikipedia.
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 15/08/2008
Data ultima modifica 23/09/2020
Data ultimo sopralluogo 10/01/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags torre, museo, lapide.
Localizzazione
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