Scheda Palazzo Arcivescovile

Repertorio delle Architetture Civili di Firenze
Quartiere San Giovanni
Ubicazione Piazza di San Giovanni 3- 4
Denominazione Palazzo Arcivescovile
Altre denominazioni Palazzo dell'Arcivescovo, palazzo dell'Arcivescovado, episcopio di Firenze
Affacci via de' Pecori, piazza dell'Olio 5- 6, via de' Cerretani
Proprietà Arcidiocesi di Firenze.
Architetti - Ingegneri Dosio Giovanni Antonio, Francolini Felice, Berti Pietro, Mariotti Saverio.
Pittori - Scultori - Decoratori Alessandro di Giovanni da Settignano, Rosignoli Vincenzo.
Uomini illustri Nessun dato rilevato.
Note storiche Si ha notizia di un palazzo dei Vescovi posto in questo luogo già prima dell'anno Mille, utilizzato agli inizi del Duecento anche dal Podestà di Firenze prima della costruzione del Bargello. Distrutto quasi interamente da un incendio nel 1533 (ricordato da Benedetto Varchi nella sua Istoria della città di Firenze) fu parzialmente ricostruito nella seconda metà di quel secolo su progetto di Giovanni Antonio Dosio e compiuto nel 1584. Nella sua configurazione originaria era costituito da due grandi corpi di fabbrica separati da una strada interna, via dell'Arcivescovado (essenzialmente in asse con l'attuale via Roma), con l'ampio prospetto principale prossimo al battistero di San Giovanni, di modo che l'intervento di Dosio può facilmente essere letto come tentativo di dare nuova e moderna sistemazione all'area, con l'antico San Giovanni chiuso tra la facciata dell'episcopio e quella che avrebbe dovuto essere la moderna facciata della cattedrale, demolita l'antica condotta fino a metà altezza da Arnolfo di Cambio nel 1587 e affidata la definizione della nuova ad un concorso del quale (assieme a Giovanni de' Medici, Giambologna e Bernardo Buontalenti), era stato protagonista lo stesso Giovanni Antonio Dosio (come è noto nessun progetto sarà tuttavia realizzato). In occasione degli interventi di fine Ottocento all'antico centro fiorentino, sia in ragione dei nuovi allineamenti stradali previsti dal piano di risanamento, sia per ampliare la piazza e isolare maggiormente l'edificio del Battistero (in un'ottica urbanistica quindi del tutto opposta a quella antica), il corpo di fabbrica che guardava verso San Giovanni fu demolito e il suo fronte ricostruito sulla parte superstite arretrata, con un cantiere diretto dall'architetto Felice Francolini e quindi da Pietro Berti, aperto nel 1892 e concluso nel 1895, nell'ambito del quale dovettero essere reimpiegati molti degli elementi lapidei originali. Pur riproponendo la facciata del Dosio, al termine dei lavori il nuovo fronte risultò ampliato di tre assi, e le finestre al terreno sostituite con sporti per negozi. Sul lato di via de' Cerretani il vecchio fabbricato fu soprelevato di un piano e il fronte uniformato con un paramento a conci graffiti. Lo stesso criterio fu seguito su piazza dell'Olio, con la facciata dell'antica chiesa di San Salvatore al Vescovo inglobata assieme alle sue tarsie marmoree. L'impianto dell'edificio sulla piazza di San Giovanni è comunque grandioso, con le finestre, disposte per undici assi, solennemente pausate, a determinare due alti piani ciascuno fornito di mezzanino. Di notevole rilievo i due grandi scudi posti sulle cantonate. A guardare via de' Cerretani è quello con l'arme dei Medici arricchito dal triregno e dalle chiavi pontificie, a ricordo del cardinale Alessandro de' Medici, prima arcivescovo di Firenze e poi papa col nome di Leone XI, che riedificò il palazzo dopo l'incendio del 1533: collocato sul canto alla Paglia nell'aprile del 1584 fu modificato nel 1605 in ragione dell'elezione al soglio pontificio del committente ed è da considerare tra i più significativi e meglio conservati stemmi fiorentini del Cinquecento (opera di Alessandro di Giovanni da Settignano, già interessato da interventi nel 1974 fu nuovamente restaurato nel 1999-2000 su progetto e direzione dei lavori dell'architetto Saverio Mariotti). Sull'angolo opposto, con una impostazione simile al precedente, è l'arme dei Bausa arricchita dai distintivi cardinalizi, in memoria di monsignor Agostino Bausa, arcivescovo di Firenze dal 1889 al 1899, al tempo nel quale l'edificio venne ridotto alla forma attuale (lo stemma è datato 1895, in concomitanza con il termine del cantiere, e fu realizzato dallo scultore Vincenzo Rosignoli). Il nome dell'arcivescovo Bausa ricorre anche inciso sulle architravi dei due portoni di accesso (il civico 4 attualmente occupato da un noto esercizio storico fiorentino, il caffè Scudieri), mentre quello di Alessandro de' Medici è proposto, ripetuto per cinque volte, sulle architravi delle finestre del piano nobile. In prossimità del canto con via de' Cerretani è un traguardo che indica il livello delle acque raggiunto in occasione dell'alluvione del 4 novembre 1966. Tra gli esercizi storici presenti negli spazi terreni dell'edificio si segnala, al 16 rosso, il negozio Officine Panerai, presente dal 1876 nei fondi del precedente palazzo arcivescovile. Il complesso appare nell'elenco redatto nel 1901 dalla Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti, quale edificio monumentale da considerare patrimonio artistico nazionale.
Bibliografia Bocchi-Cinelli 1677, pp. 135-136; Del Bruno 1757, pp. 17-18; Cambiagi 1765, p. 26; Cambiagi 1771, p. 25; Cambiagi 1781, p. 22; Thouar 1841, pp. 375-376; Fantozzi 1842, pp. 481-484, n. 208; Fantozzi 1843, pp. 97-98, n. 209; Firenze 1845, p. 19; Baldinucci-Ranalli 1845-1847, IV, 1846, p. 163; Formigli 1849, pp. 22-23; Firenze 1850, pp. 95-97; Stegmann-Geymüller 1885-1908, IX, tav. 10 (Dosio); Bigazzi 1886, pp. 103-104, 194-198; Elenco 1902, p. 252; Limburger 1910, n. 54 (n. 632 per San Salvatore al Vescovo); Garneri 1924, p. 12, n. VI; Limburger-Fossi 1968, n. 54; Palazzi 1972, p. 30, n. 42; Firenze 1974, p. 97; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, II, 1977, pp. 50-51; Cresti-Zangheri 1978, pp. 27, 102; Dezzi Bardeschi 1981, pp. 100-104; Firenze 2005, pp. 145-146; Simone Caciagli in Gurrieri 2014, pp. 121-123.
Approfondimenti Marco Lastri, Arcivescovado, e storia di questa sede, in L'Osservatore fiorentino sugli edifizi della sua Patria, quarta edizione eseguita sopra quella del 1821 con aumenti e correzioni del Sig. Cav. Prof. Giuseppe Del Rosso, Firenze, Giuseppe Celli, 1831, I, pp. 59-74; Il Palazzo Arcivescovile ed il riordinamento del Centro di Firenze, in "Arte e Storia", X, 1891, 4, p. 31; Il palazzo Arcivescovile, in "Arte e Storia", XI, 1892, 13, pp. 103-104; La questione del palazzo Arcivescovile, in "Arte e Storia", XI, 1892, 14, pp. 111-112; Ancora il palazzo Arcivescovile, in "Arte e Storia", XI, 1892, 15, p. 119; Il palazzo Arcivescovile, in "Arte e Storia", XI, 1892, 16, p. 128; La questione del palazzo Arcivescovile, in "Arte e Storia", XI, 1892, 24, p. 191; Cesare Spighi, Centro di Firenze: ancora una parola sulla demolizione del Palazzo Arcivescovile, ottobre 1892, Firenze, Ciardelli, 1892; Giulio Bellotti, Sulla parziale demolizione del Palazzo Arcivescovile: relazione della Commissione, Firenze, Tipografia Carnesecchi, 1892; "Ricordi di Architettura. Raccolta di ricordi d'arte antica e moderna e di misurazione di monumenti", III, 1892-1893, tav. I, Antico (Stemma sull'angolo del Palazzo Arcivescovile di Firenze); Il Palazzo Arcivescovile, in "Arte e Storia", XII, 1893, 12, p. 95; Il Palazzo Arcivescovile, in "Arte e Storia", XIV, 1895, 9, p. 71; Carolyn Valone, Giovanni Antonio Dosio and his Patrons, Dissertation, Evanston - Illinois, Northwestern University, 1972, pp. 225-232; Emanuele Barletti, Il palazzo Arcivescovile di Firenze: vicende architettoniche dal 1533 al 1895, Firenze, Il Torchio, 1989; Chiara Cecchi, Edifici a sud del Battistero e palazzo arcivescovile, in Il centro di Firenze restituito. Affreschi e frammenti lapidei nel Museo di San Marco, a cura di Maria Sframeli, Firenze, Alberto Bruschi, 1989, pp. 387-389; Saverio Mariotti, Restauro dello stemma cinquecentesco del palazzo Arcivescovile, in "Bollettino Ingegneri", XLVI, 2000, 4, pp. 3-7; Maureen C. Miller, The Medici renovation of the Florentine Arcivescovado, in "I Tatti Studies", 2001, 9, pp. 89-117; Maureen C. Miller, Architecture, Representation, and Presence: Alessandro de' Medici's new façade for the Archiepiscopal Palace of Florence (1581-1584), in "Mélanges de l'Ecole Française de Rome", CXV, 2003, 1, pp. 13-28; Antonella Marciano, Giovanni Antonio Dosio fra disegno dell'antico e progetto, Napoli, La Scuola di Pitagora Editrice, 2008, pp. 134-139; Emanuele Barletti, Palazzo Arcivescovile, in Giovan Antonio Dosio da San Gimignano architetto e scultor fiorentino tra Roma, Firenze e Napoli, a cura di Emanuele Barletti, Firenze, Edifir, 2011, pp. 378-417; Claudio Paolini, Intorno alla Cattedrale. Case e palazzi di piazza del Duomo e di piazza San Giovanni a Firenze, Firenze, Polistampa, 2016, pp. 32-38, n. 7.
Documentazione fotografica Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: 9940, 9941, 14504, 14505 (vedute del prospetto dell'edificio su via de' Cerretani prima dei lavori di riduzione, 1892 ca.). Archivi Alinari, Firenze: ARC-F-000464-0000 (veduta del palazzo dal lato di piazza San Giovanni con l'avvio del cantiere di demolizione, 1893); ARC-F-001265-0000 (lavori di demolizione dal lato di via de' Cerretani, 1894); ACA-F-003604-0000 (veduta di scorcio del cortile interno, 1890 circa); BGA-F-026145-0000 (veduta del cortile interno, 1920-1930). Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: 14490, 14500, 14501, 14502, 14503, 14504, 14505, 14506, 14507, 14508, 14509, 14510, 14511 (documentazione relativa al palazzo precedente ai lavori di demolizione e ricostruzione, 1890 ca.); 9936, 116625 (veduta del lato di ponente della piazza, con scorcio della loggia del Bigallo e vedute della volta dei Pecori e del palazzo Arcivescovile prima dei lavori di demolizione e ricostruzione, 1890 ca.); 9934, 9935, 9937, 9938, 10202, 10511, 10514 (vedute durante i lavori di demolizione e ricostruzione, 1895 ca.); 9876, 9877, 9878 (documentazione relativa agli scavi effettuati nell'area demolita del palazzo con ritrovamenti di età romana, 1895 ca.). Archivio fotografico SBAP, Firenze: 36538, 36539, 36540, 36541, 36542 (vedute d'insieme del prospetto sulla piazza e vedute angolari, 1967); 70573, 70574, 70575, 70576, 70577, 70578, 70579 (particolari degli stemmi sulle cantonate durante le operazioni di restauro, 1974); 74176, 74177, 74178, 74179, 74180, 74181, 74182, 74183, 74184, 74185, 74186, 74187, 74188, 74189 (vedute d'insieme dei prospetti e particolari degli stemmi restaurati, 1975); 81731, 81732, 81733, 81734, 81735, 81736, 81737, 81738, 81739, 81740, 81741, 81742, 81743, 81744, 81745, 81746, 81747, 81748 (vedute del cortile, delle coperture e di alcuni spazi interni durante un intervento di restauro, 1976); 116300, 116301 (particolari del portone su piazza dell'Olio, 1982); 116302, 116303, 116304, 116305, 116306 (vedute del cortile dopo l'intervento di restauro, 1982); 186921 (veduta d'insieme del prospetto su piazza di San Giovanni, 1996); 186922, 186923 (particolari dei due stemmi angolari, 1996).
Risorse in rete Sull'edificio sono vari file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Palazzo Arcivescovile (Firenze) su Wikipedia.
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 12/09/2010
Data ultima modifica 07/03/2021
Data ultimo sopralluogo 05/01/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags Campo in corso di revisione.
Crediti Repertorio delle Architetture Civili di Firenze: Copyright © 2011 Palazzo Spinelli per l'Arte e il Restauro - Associazione No Profit; Copyright © 2011 Claudio Paolini
Localizzazione