Scheda Palazzo della Venerabile Arciconfraternita della Misericordia

Repertorio delle Architetture Civili di Firenze
Quartiere San Giovanni
Ubicazione Piazza del Duomo 18- 19- 20
Denominazione Palazzo della Venerabile Arciconfraternita della Misericordia
Altre denominazioni .
Affacci via del Campanile, via dei Calzaiuoli 120r- 122r- 124r
Proprietà Venerabile Arciconfraternita della Misericordia.
Architetti - Ingegneri Parigi Alfonso, Diletti Stefano, Baccani Gaetano, Buonamici Luigi, Paciarelli Giovanni, Cerpi Ezio, Berni Gaetano, Noferi Andrea, Locorotondo Marzia.
Pittori - Scultori - Decoratori Annigoni Pietro, Andrea del Verrocchio (Andrea di Cione, d.).
Uomini illustri Dante Alighieri.
Note storiche Erano qui in antico, su una linea più avanzata nella piazza, due distinti edifici: sul canto di via dei Calzaiuoli una torre forse in origine dei Ferrantini, poi dei Bardi e quindi dei Barbigi; accanto una casa per lungo tempo dei Sassetti che aveva ospitato al terreno prima la residenza dell'Arte dei Corazzai e Spadai, poi la sede degli Uffiziali dei Pupilli. Quest'ultimo ambiente fu concesso nel 1575 - dopo il trasferimento di questi ultimi nei nuovi locali degli Uffizi - alla Compagnia di Santa Maria della Misericordia, fondata nel 1244 con lo scopo di assistere gli infermi e seppellire i morti e riconosciuta dal Comune di Firenze come istituzione pubblica in una provvisione del 1329, dalla metà del Trecento con sede negli ambienti della loggia ora nota come del Bigallo (si veda). Per adeguarsi alle nuove necessità l'edificio venne interessato da lavori condotti tra il 1576 e il 1578 su progetto di Alfonso Parigi. Quindi, su commissione di Pietro Leopoldo di Lorena, tra il 1780 e il 1782, fu costruito l'oratorio su disegno dell'architetto Stefano Diletti. Il prospetto che oggi guarda alla piazza è tuttavia frutto di un intervento legato ai lavori ottocenteschi di regolarizzazione della piazza e nel caso specifico di unificazione dei diversi edifici, condotto a partire dal 1826 (ma con un ulteriore cantiere nel 1843) su progetto di Gaetano Baccani, che incorporò nella nuova facciata il prospetto settecentesco dell'oratorio del Diletti. Al 1910 si data un intervento di restauro all'immobile diretto dall'architetto Luigi Buonamici. Agli anni venti del Novecento (chiusura del cantiere nel 1930) si datano importanti interventi di ristrutturazione degli spazi interni (creazione dello spogliatoio al piano seminterrato e sistemazione degli uffici ai piani superiori), inizialmente affidati a Giovanni Paciarelli e quindi seguiti dagli architetti Ezio Cerpi e Gaetano Berni. L'edificio si presenta con un disegno oltremodo semplice, organizzato su otto assi per cinque piani, al terreno (dal lato opposto all'oratorio, verso via dei Calzaiuoli), con tre archi. Sulla facciata si segnalano varie memorie e opere: sui timpani settecenteschi dell'oratorio sono due iscrizioni entro cartiglio datate 1781 (già trascritte da Francesco Bigazzi) che ricordano rispettivamente una la donazione dell'edificio originario da parte di Francesco I de' Medici e l'ampliamento promosso da Pietro Leopoldo, l'altra il lascito dell'eredità di Lorenzo Gabbugiani; a sinistra è una lapide in marmo con la dantesca preghiera di San Bernardo alla Madonna (posta nell'anno mariano 1954) e, vicino, un traguardo che indica il livello delle acque raggiunto durante l'alluvione del 4 novembre 1966; sempre tra le porte è la mostra in marmo della cassetta per le "limosine per i poveri infermi"; più in alto a destra la mostra di un orologio. Si segnala infine un tabernacolo con un dipinto su tela raffigurante la Carità (un fratello della Misericordia trasporta un ferito), opera di Pietro Annigoni da lui donata nel 1972. Sul fianco dell'edificio lungo via del Campanile, davanti a via della Canonica e al limitare sinistro del prospetto, è un tabernacolo rinascimentale dove si conservava un affresco raffigurante la Madonna tra San Giovanni e San Tobia, attribuito ad Andrea del Verrocchio, ora sostituito da una riproduzione fotografica; sotto è murata una targhetta con la giaculatoria mariana e il simbolo di una croce su di un teschio inciso; poco distante è un'altra cassetta per le elemosine. All'interno dell'edificio, oltre agli uffici dell'Arciconfraternita, ha trovato sede dal gennaio 2005 un museo che documenta i sette secoli di vita e attività dell'Istituzione e che, tra le molte opere d'arte, per quanto qui interessa, espone disegni e acquerelli che ritraggono la facciata cinquecentesca dell'edificio. Interessato da un intervento di totale rilettura degli spazi e del percorso museale per la cura degli architetti Andrea Noferi e Marzia Locorotondo il nuovo Museo della Misericordia (ora posto al quarto piano e sviluppato in quattordici sale) è stato inaugurato il 20 gennaio 2016.
Bibliografia Thouar 1841, pp. 246-253; Fantozzi 1842, pp. 318-320, n. 104; Fantozzi 1843, pp. 110-111, n. 245; Firenze 1845, p. 22; Formigli 1849, pp. 25-26; Firenze 1850, pp. 66-68; Passerini 1853, pp. 440-482; Bigazzi 1886, pp. 99-100, 210-211; Limburger 1910, n. 475; Garneri 1924, pp. 32-34, n. XVIII; Limburger-Fossi 1968, n. 475; Palazzi 1972, pp. 19-20, n. 16; Firenze 1974, p. 95; Giorgio Di Battista in Roselli 1974, pp. 47-49, n. 1; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, I, 1977, pp. 179, 321-323; Ciabani 1984, pp. 180-183; Salvadori Guidi 1996, p. 70, n. 91; Firenze 2005, pp. 146-147; Invernizi 2007, I, pp. 175-177, nn. 151-153; Simone Caciagli in Gurrieri 2014, pp. 127-128; Fantozzi Micali-Lolli 2016, p. 78.
Approfondimenti Placido Landini, Istoria dell'Oratorio di S. Maria del Bigallo e della venerabile Compagnia della Misericordia della città di Firenze, con la descrizione di tutte le chiese che hanno la cura delle anime, e il nome di tutte le strade di detta città, pianta, ed altri intagli in rame, Firenze, Gaetano Cambiagi, 1779; Placido Landini, Istoria della venerabile Compagnia di Santa Maria della Misericordia della città di Firenze con i capitoli, riforme, e catalogo di tutti i capi di guardia dal suo principio, Firenze, nella stamperia di Pietro Allegrini alla Croce Rossa, 1786; Placido Landini, Istoria dell'Oratorio e della venerabile Arciconfraternita di Santa Maria della Misericordia della città di Firenze, accresciuta, corretta e con note illustrata dall'abate Pietro Pillori, Firenze, Cartoleria Peratoner, 1843; Placido Landini, Storia della venerabile Arciconfraternita della Misericordia dalla sua origine fino ai nostri giorni, accresciuta, corretta e con note illustrata da vari insigni scrittori, Livorno, Zecchini, 1871; Arturo Linaker, Firenze benefica, in Firenze d'oggi, Firenze, tipografia Ariani, 1896, pp. 196-219; E. Marzi, I restauri alla sede della Misericordia, in "La Nazione", 16 gennaio 1930; Venerabile Arciconfraternita della Misericordia di Firenze. Note illustrative, Firenze, Officina grafica dei Giannini, 1931; Ugo Morini, La Venerabile Arciconfraternita della Misericordia di Firenze, in "Firenze Rassegna del Comune", II, 1933, 1; Ugo Morini, Documenti inediti o poco noti per la storia della Misericordia di Firenze 1240-1525, Firenze, Venerabile Arciconfraternita, 1940; Cesare Torricelli, La Misericordia di Firenze: note storiche, con una prefazione di Giovanni Papini, Firenze, Vallecchi, 1940; Mario Lopes Pegna, Ottaviano Checcucci, Cenni storici. Venerabile Arciconfraternita della Misericordia di Firenze, Firenze, Tipografia l'Artigiano, 1972; William R. Levin, Advertising Charity in the Trecento: the public decorations of the Misericordia in Florence, in "Studies in Iconography", 1996 (1997), 17, pp. 215-309; Cesare Torricelli, La Misericordia di Firenze: 1244-2000, un lungo cammino di sette secoli, Firenze, Nuova Stampa, 2000; Stefania Bertano, Angelamaria Quartulli, Gaetano Baccani architetto nella Firenze dell'ultima stagione lorenese, Firenze, Polistampa 2002, pp. 85-87 (Riduzione della sede della Misericordia e del Cimitero in piazza del Duomo); Cesare Torricelli, Una sconfinata carità, 1244-2014: 770 anni della Misericordia di Firenze, Firenze, Polistampa, 2014; Claudio Paolini, Intorno alla Cattedrale. Case e palazzi di piazza del Duomo e di piazza San Giovanni a Firenze, Firenze, Polistampa, 2016, pp. 85-89, n. 36.
Documentazione fotografica Archivi Alinari, Firenze: ACA-F-002835-0000 (particolare del piano terreno dell'edificio, 1890 circa). Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: 1849 (veduta del tabernacolo di via del Campanile con l'affresco quattrocentesco, 1970 ca.); 51384 (veduta del tabernacolo di Pietro Annigoni, 1942).
Risorse in rete Sull'edificio sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dal sito della Venerabile Arciconfraternita della Misericordia di Firenze, dal sito del Museo della Misericordia di Firenze e dalla voce su Wikipedia.
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 17/09/2010
Data ultima modifica 22/09/2021
Data ultimo sopralluogo 08/01/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags iscrizione, datazione, lapide, traguardo, orologio, tabernacolo.
Crediti Repertorio delle Architetture Civili di Firenze: Copyright © 2011 Palazzo Spinelli per l'Arte e il Restauro - Associazione No Profit; Copyright © 2011 Claudio Paolini
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