Scheda Palazzo Mancini

Repertorio delle Architetture Civili di Firenze
Quartiere Santa Croce
Ubicazione Via dei Leoni 12
Denominazione Palazzo Mancini
Altre denominazioni .
Affacci via del Corno
Proprietà Stiattesi (Schiattesi), Mancini, Panzanini, Ristori, Parenti.
Architetti - Ingegneri Ammannati Bartolomeo, Buontalenti Bernardo.
Pittori - Scultori - Decoratori Riccetti Giuseppe.
Uomini illustri Nessun dato rilevato.
Note storiche Di dimensioni contenute ma di eleganti forme, il palazzo risulta costruito inglobando i resti di una torre degli Stiattesi, su commissione della famiglia Mancini che ne fu proprietaria nel corso del Cinquecento, e che già precedentemente era attestata nel quartiere con varie proprietà nella vicina zona poi occupata dalla grande fabbrica dei Filippini in piazza San Firenze. Nel Settecento il palazzo passò di proprietà alla famiglia Panzanini, che lo adibì ad albergo, con la denominazione di Del Re (o dei Tre Re). Nel 1751 fu venduto ai Ristori e, in seguito, oltre che ad albergo, servì anche come posta di cavalli. Nella seconda metà dell'Ottocento, acquistato dalla famiglia Parenti, tornò ad essere residenza signorile, come attestano gli interventi pittorici che ricorrono in vari ambienti interni. Attualmente si propone sulla via con tutta la dignità propria di un palazzo cinquecentesco, seppure variamente rimaneggiato nel corso dei secoli in ragione delle diverse destinazioni d'uso. Alcuni elementi delle murature trecentesche sono stati rimessi in luce durante i restauri che hanno interessato il palazzo negli anni settanta (si veda la situazione precedente nella fotografia pubblicata in Palazzi 1972). Questi si affiancano sulla facciata agli elementi più tipicamente cinquecenteschi, quali le incorniciature a bugnato rustico del grande portone e della porta vicina (ora mostra di un esercizio commerciale) le cui dimensioni bene si spiegano in ragione dello stretto accesso trecentesco alla torre. Una veduta d'insieme della via lascia intendere come tali interventi possano essere verosimilmente immaginati come successivi ai grandi lavori diretti da Bartolomeo Ammannati prima e da Bernardo Buontalenti poi per l'ampliamento del Palazzo della Signoria su questo lato, tra il 1588 e il 1596, e abbiano come riferimento il bel portale a bozzato rustico con l'arme dei Medici disegnato dallo stesso Buontalenti. Sul fianco di via del Corno è una buca per le 'limosine' datata 1722. Subito sopra è un tabernacolo con un bassorilievo in terracotta raffigurante la Madonna protettrice di Firenze dello scultore Giuseppe Riccetti, posto in questa edicola cinquecentesca oramai vuota (precedentemente occupata da un perduto affresco del XVI secolo raffigurante Gesù Crocifisso) dal Comitato per l'Estetica Cittadina nell'ambito del progetto di recupero della via attuato nel 1955.
Bibliografia Palazzi 1972, p. 136, n. 247; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, I, 1977, p. 267; II, 1977, p. 141; Salvadori Guidi 1996, p. 61, n. 76; Paolini 2008, pp. 115-116, n. 166; Paolini 2009, pp. 179-180, n. 240.
Approfondimenti Nessun dato rilevato.
Documentazione fotografica Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: 10062, 51324 (vedute del tabernacolo, 1955 e 1972).
Risorse in rete Nessun dato rilevato.
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 15/08/2008
Data ultima modifica 29/03/2021
Data ultimo sopralluogo 21/02/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags tabernacolo, comitato estetica.
Crediti Repertorio delle Architetture Civili di Firenze: Copyright © 2011 Palazzo Spinelli per l'Arte e il Restauro - Associazione No Profit; Copyright © 2011 Claudio Paolini
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