Scheda Palazzo Gerini

Repertorio delle Architetture Civili di Firenze
Quartiere Santa Croce
Ubicazione Via Michelangelo Buonarroti 10
Denominazione Palazzo Gerini
Altre denominazioni Palazzo del Centro Didattico Nazionale
Affacci borgo Allegri 51
Proprietà Fioravanti, Gerini, Comune di Firenze.
Architetti - Ingegneri Zalaffi Ezio, Detti Edoardo, Gori Giorgio Giuseppe, Ricci Leonardo, Michelucci Giovanni.
Pittori - Scultori - Decoratori Gori Gregorio.
Uomini illustri Calò Giovanni.
Note storiche Nel Quattrocento qui sorgevano alcune case della famiglia degli architetti Fioravanti (si veda anche via Michelangelo Buonarroti 13) che, nel 1451, dovettero cederne una a Ottaviano Gerini, per crediti vantati da quest'ultimo nei confronti di Neri di Fioravanti. Successivamente l'intera proprietà passò ai Gerini che vi abitarono fino al XIX secolo, quindi fu acquisita dal Comune di Firenze. Alla metà dell'Ottocento era destinata agli uffici della Delegazione di Santa Croce e, successivamente, fu sede del locale Commissariato di Pubblica Sicurezza e di una caserma di Carabinieri. Nel 1913, a causa del "deplorevole stato di abbandono e decadenza" nel quale si trovava l'edificio, si intervenne con un restauro documentato dalle pagine di "Arte Storia". Nel 1938, a seguito dell'intervento di risanamento al quartiere e della nuova sistemazione di piazza dei Ciompi, l'edificio fu sottoposto ad un restauro integrale promosso dal Comune e diretto dall'architetto Ezio Zalaffi (capo dell'Ufficio delle Belle Arti) con la collaborazione di Edoardo Detti, Giorgio Giuseppe Gori e Leonardo Ricci. Gli arredi interni furono invece disegnati da Giovanni Michelucci, anche in questo caso in collaborazione con Leonardo Ricci e Giuseppe Giorgio Gori, figlio dell'ebanista Gregorio Gori che, nella sua bottega di via della Dogana, provvide a realizzarli. Il tutto per rendere il palazzo funzionale quale sede del Centro Didattico Nazionale (nato nel 1925 a Firenze con la denominazione di Mostra nazionale didattica e sede in via Laura), inaugurato nel 1941 e tuttora ospitato nei suoi ambienti con la denominazione di Istituto Nazionale di Documentazione per l'Innovazione e la Ricerca Educativa (INDIRE). Da rilevare tuttavia come nel 2015 il consiglio comunale abbia deliberato l'alienazione del palazzo alla Cassa Depositi e Prestiti, comunque tutelato dalla Soprintendenza con specifico vincolo relativo agli arredi. Per quanto riguarda gli interni è infatti da sottolineare come questi rappresentino una delle testimonianze più significative dell'opera di Giovanni Michelucci sia come disegnatore di mobili sia come strenuo assertore del rapporto organico tra arredamento e contenitore architettonico. Nonostante gli ingenti danni subito da questo materiale in occasione dell'alluvione del 1966 e della sua conseguente parziale dispersione o ricollocazione in altri ambienti dell'edificio, è possibile ancora oggi apprezzare alcuni nuclei organici e di assoluta qualità come quello della Biblioteca, della Sala della Presidenza, del Salone delle adunanze, della Sala dell'educazione tecnica e degli Istituti industriali (sul tema si veda Bemporad 1999, mentre per lo stato originario degli arredi si veda la documentazione nella Guida D del 1951). Tornando all'edificio, si annota come l'attuale facciata su via Michelangiolo Buonarroti (fatti salvi gli interventi novecenteschi durante i quali vari elementi furono ridisegnati) presenti caratteri sostanzialmente settecenteschi. Il cortile, invece, mostra ancora notevoli capitelli corinzi databili al Quattrocento maturo. L'affaccio su borgo Allegri è frutto della rilettura ex novo di questa porzione della fabbrica, ottenuta previo abbattimento delle antiche costruzioni situate a tergo del palazzo, sempre su progetto di Ezio Zalaffi ma in stretta osservanza delle forme rinascimentali, compresa l'altana, al tempo molto elogiata nel suo restituire i caratteri propri della tradizione architettonica fiorentina. Sulla facciata principale è uno scudo con l'arme dei Gerini (di rosso, a tre catene poste in banda d'oro, e al capo del secondo, caricato da un corno di caccia del primo) e una memoria, posta nel 1982, in ricordo del pedagogista Giovanni Calò. I fianchi dell'edificio prospettano attualmente su due spazi a giardino, uno intitolato a Alessandro Chelazzi che guarda a via dell'Agnolo, l'altro all'artista circense Evaristo Caroli detto il Gratta, che guarda a piazza dei Ciompi. Le scritte imbrattanti a vernice al piano terreno lamentate nella precedente redazione di questa scheda (2009) sono state ora rimosse (2020).
Bibliografia Firenze 1859, p. 383; Illustratore fiorentino (1904) 1903, pp. 104-107; Limburger 1910, n. 282; Illustratore fiorentino (1914) 1913, p. 6; Limburger-Fossi 1968, n. 282; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, I, 1977, p. 156; Orefice 1992, pp. 66-69; Cesati 2005, I, p. 96; Insabato-Ghelli 2007, p. 312; Invernizi 2007, I, p. 73, n. 53; Aleardi-Marcetti 2008, p. 57; Paolini 2008, pp. 39-40, n. 38, pp. 74-75, n. 86; Paolini 2009, p. 55, n. 48, pp. 98-99, n. 103.
Approfondimenti Per un palazzo di stile barocco, in "Arte e Storia", XXXII, 1913, 3, pp. 88-89; Il risanamento di S. Croce e il restauro di Palazzo Gerini: la nuova sede del Museo Didattico, in "La Nazione", 11 febbraio 1938; I restauri del palazzo fiorentino dei Gerini, in "La Tribuna", 14 settembre 1938; S. Fera, Il Museo Nazionale della Scuola, in "Firenze", 1940, 1/4, pp. 1-4; Guida D. Annuario della scuola e della cultura, a cura di Giovanni Gozzer, Girenze-Roma, Capriotti editore, 1951; Emilia Sangineto, Michelucci a palazzo Gerini: un approccio metodologico, in "La Nuova Città", 1992, 6/7, pp. 130-134; Cinzia Renata Guidotti, Prime indicazioni di ricerca, in "La Nuova Città", 1992, 6/7, pp. 135-137; Maria Elisabetta Bonafede, La Scuola Fiorentina fra le due guerre, Firenze, Edizioni Print & Service, 1993; Dora Liscia Bemporad, Giovanni Michelucci. Il mobilio degli anni giovanili, Firenze, S.P.E.S., 1999; Giuseppe Giorgio Gori 1906-1969. Inventario analitico dell'archivio conservato presso la Biblioteca di Scienze Tecnologiche, a cura di Gabriella Carapelli, Firenze, Edifir, 2010, p. 50, n. 2.
Documentazione fotografica Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: 13241, 65017 (vedute della facciata dell'edificio dal lato di borgo Allegri prima dell'intervento di ricostruzione, 1931 ca.); 6269, 6270, 6271, 6272, 6173, 65017, 114979, 128082 (vedute della facciata dal lato di via Michelangelo Buonarroti prima dell'intervento di restauro, 1931 ca.); 128089, 128091 (veduta del cortile del palazzo prima dell'intervento di restauro, ante 1936); 6283, 6296, 128098, 130352, 13238, 13239 (documentazione dei lavori di demolizione, 1936 ca.); 6280, 6297, 128111 (veduta d'insieme del palazzo dal lato di via dell'Agnolo durante i lavori di demolizione, 1936-1937); 6292, 128107 (veduta d'insieme della nuova facciata dal lato di borgo Allegri, 1937); 6274, 6279, 6284, 6285, 6287, 6291, 128081, 128091, 128092, 128094, 128096, 128097, 128099,128101, 128102, 128103, 128104, 128105, 128110, 128142, 128144, 128146, 128146, 128148, 128150, 128152 (vedute degli spazi interni durante e dopo i lavori di restauro, 1937 ca.); 128100 (veduta del cortile dopo i lavori di restauro, 1937); 6293, 128108 (particolari della nuova facciata su borgo Allegri, 1937); 6294, 128109 (vedute d'insieme dello spazio interno della loggia dal lato di borgo Allegri, 1937); 6303, 128144 (particolare di un peduccio dell'atrio dal lato di borgo Allegri, 1937). Archivio fotografico SBAP, Firenze: 180627, 180628, 180629, 180630, 180631, 180632 (riproduzioni fotografiche del progetto per l'intervento al palazzo del 1938-1941, 1995); 180633, 180634, 180635, 180636, 180637, 180638, 180639 (riproduzioni fotografiche di varie vedute dell'edificio prima e durante le demolizioni del 1938, 1955); 180640, 180641, 180642, 180643, 180644, 180645 (riproduzioni fotografiche del progetto per l'intervento al palazzo del 1938-1941, 1995).
Risorse in rete Sull'edificio sono vari file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla banca dati delle Architetture del 900 in Toscana (realizzata dalla Fondazione Michelucci e resa disponibile dalla Regione Toscana nel proprio sito) e dalla voce Centro Didattico Nazionale su Wikipedia (con testi concessi dal presente sito in GFDL).
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 15/08/2008
Data ultima modifica 28/09/2020
Data ultimo sopralluogo 06/03/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags Campo in corso di revisione.
Crediti Repertorio delle Architetture Civili di Firenze: Copyright © 2011 Palazzo Spinelli per l'Arte e il Restauro - Associazione No Profit; Copyright © 2011 Claudio Paolini
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