Scheda Pia Casa di Lavoro Montedomini

Repertorio delle Architetture Civili di Firenze
Quartiere Santa Croce
Ubicazione Via dei Malcontenti 6
Denominazione Pia Casa di Lavoro Montedomini
Altre denominazioni Deposito di mendicità
Affacci via delle Casine, via Pietro Thouar 3, viale della Giovine Italia 1/1
Proprietà Opera Pia di Montedomini, Comune di Firenze.
Architetti - Ingegneri Del Rosso Giuseppe, Ghelardi, Ricci Vincenzo, Spighi Cesare, Cetica Aurelio, Matassini Arduino.
Pittori - Scultori - Decoratori Nessun dato rilevato.
Uomini illustri Nessun dato rilevato.
Note storiche Nel 1476, in questa vasta area, c'era un lazzaretto dedicato a San Sebastiano dove, tra il 1531 e il 1534, furono trasferite le suore francescane clarisse di Santa Maria Annunziata di Monticelli e quelle di Santa Maria Assunta di Monte Domini, i cui conventi, posti fuori le mura, erano stati abbattuti nel 1529 per non offrire riparo alle truppe imperiali che cingevano d'assedio la città. Costruito un muro di divisione tra i due conventi, le suore di Monticelli adattarono la porzione a loro destinata in base alle nuove esigenze e costruirono una nuova chiesa (1542-1555), con il fronte prospettante uno slargo all'angolo tra via dei Malcontenti e via delle Casine, poi rinnovata nei suoi interni nel 1745. Lo stesso fecero le suore di Monte Domini, la cui chiesa, iniziata nel 1541, fu consacrata nel 1573, e il cui monastero fu ampliato nel 1631. Nella veduta di Firenze di Stefano Buonsignori del 1584 si individuano i due complessi contigui, organizzati attorno a chiostri porticati lungo i quali erano dislocati gli ambienti comuni (parlatorio, refettorio, capitolo, infermeria) e, al piano superiore, le celle. Tale situazione, facendo salvi alcuni altri lavori di adeguamento e ampliamento succedutisi nel tempo, rimase pressoché inalterate fino a che, a seguito delle soppressioni volute dal governo francese (1808 e 1810), l'architetto Giuseppe Del Rosso fu incaricato di riorganizzare i due conventi in un'unica struttura, atta ad accoglier il Deposito di mendicità, istituzione destinata ad ospitare i vecchi indigenti inabili al lavoro, ad assistere i bambini poveri e a isolare i minori corrigendi, sulla base di un decreto di Napoleone I del 1811 legato ai festeggiamenti per la nascita del Re di Roma. Lungo via dei Malcontenti il nuovo edificio fu così dotato di un prospetto che individua sette corpi di fabbrica di diversa altezza, con un centro contraddistinto da un timpano classicheggiante che corrisponde a quello che era il fronte della chiesa di Santa Maria Assunta di Monte Domini (la chiesa di Monticelli fu invece sconsacrata e il grande coro adattato a dormitorio). La nuova struttura fu inaugurata nel dicembre del 1813 e nel 1816 trasformata in Pia Casa di Lavoro per volontà del granduca Ferdinando III (in suo onore la chiesa fu nel 1845 dedicata a San Ferdinando Re). Con l'avvento del regno d'Italia, per decreto del re Vittorio Emanuele, l'istituto venne riconosciuto come 'Opera Pia'. I contributi statali e l'accorta gestione del momento consentirono a partire dal 1866 di ristrutturare e ammodernare il grande complesso realizzando laboratori, officine e nuovi dormitori. Lungo via Pietro Thouar (da poco aperta), fu iniziata la costruzione di una nuova ala dell'edificio su progetto dell'ingegnere Ghelardi, mentre nel 1872 l'ingegnere Vincenzo Ricci realizzò la facciata sull'allora viale Carlo Alberto, ora della Giovine Italia. Alla fine del secolo l'ala su via Thouar fu ulteriormente ampliata, mentre altri lavori di miglioramento furono realizzati con la direzione dell'ingegnere Cesare Spighi. Ulteriori cantieri sono documentati nel 1924, 1933 e 1938 (si veda a via Pietro Thouar). Alla fine del 1944 il complesso fu sgombrato per ordine del Comando tedesco e, gravemente danneggiato dallo scoppio di ordigni bellici, riordinato e restaurato dopo la guerra. Al 1965 si data uno studio per la trasformazione del complesso edilizio redatto dall'architetto Aurelio Cetica e dall'ingegnere Arduino Matassini. I nuovi danni causati dall'alluvione del 4 novembre 1966, uniti a una generale decadenza della fabbrica, portarono l'istituto ad abbandonare parte delle attività che l'avevano precedentemente caratterizzato, per dedicarsi esclusivamente al ricovero e all'assistenza degli anziani. A partire dal 2006 è stato avviato una vasto progetto di riqualificazione della struttura che è stata trasformata in Azienda Pubblica di Servizi alla Persona: attualmente Montedomini si pone come moderno luogo di assistenza per la terza età e polo propulsore di iniziative utili alla continuità delle cure. Parte degli ambienti dell'antico convento, non utilizzati per le attività dell'istituto, sono stati ceduti all'Azienda per il diritto allo studio dell'Università di Firenze, che li adibisce ad alloggi per studenti, ed alla ASL locale per le sue attività distrettuali. A lato del portone d'ingresso una iscrizione ricorda la data del 1868, quando l'Ospizio fu riconosciuto come Opera Pia dipendente dal Comune di Firenze.
Bibliografia Cambiagi 1771, pp. 101-103; Cambiagi 1781, pp. 97-98; Thouar 1841, pp. 212-214, 408; Fantozzi 1842, pp. 172-174, n. 20; Fantozzi 1843, p. 218, n. 536; Firenze 1845, p. 181; Formigli 1849, p. 162; Firenze 1850, pp. 401-404; Passerini 1853, pp. 580-602; Bigazzi 1886, pp. 279-280; Limburger 1910, n. 372; Garneri 1924, p. 169, n. LV; Fanelli 1973, I, pp. 376-377; II, figg. 794-797; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, II, 1977, pp. 61, 191-192; Fantozzi Micali-Roselli 1980, pp. 196-199; Firenze 2005, p. 515; Insabato-Ghelli 2007, p. 125; Invernizi 2007, I, p. 270, n. 241; Paolini 2009, pp. 182-183, n. 244, pp. 300-301, n. 421.
Approfondimenti Giuseppe Richa, Notizie Istoriche delle Chiese Fiorentine divise ne' suoi Quartieri, Firenze, Pietro Gaetano Viviani, 1754-1762, II, Del Quartiere di Santa Croce, parte II, 1755, pp. 161-175 (Del monastero di Montedomini), 176-201 (Del monastero di Monticelli); Giovanni Felice Berti, Cenni intorno alla Pia Casa di Lavoro di Firenze, Firenze, Tipografia Baracchi, 1862; Arturo Linaker, Firenze benefica, in Firenze d'oggi, Firenze, tipografia Ariani, 1896, pp. 196-219; Arturo Linaker, La Pia Casa di Lavoro e le opere pie annesse, dall'anno 1896 al 1906: relazione, Firenze, Stabilimento pei minorenni Corrigendi, 1907; Zeffirino Lazzeri, Il monastero di Piccarda ossia le Clarisse di Monticelli nella storia di Firenze, Arezzo, Cooperativa tipografica, 1912; Eliseo Marzi, Montedomini, in "Firenze", 1933, 3, pp. 69-77; Cesare Torricelli, La Pia Casa di Lavoro detta di Montedomini, Firenze, Tipografia Barbéra, 1940; Il trasferimento di Montedomini, in "La Nazione", 27 settembre 1965; Commissione di studio proposta per Montedomini, in "La Nazione", 8 ottobre 1965; Maria Di Benedetto, Regesto dei 'restauri' progettati ed eseguiti da Giuseppe Del Rosso, in Dalla 'libreriola' dell'architetto fiorentino Giuseppe Del Rosso, catalogo della mostra (Firenze, Biblioteca Riccardiana, 3 giugno-3 agosto 1983) a cura di Giuliana Alessandri Stoppini, Firenze, Centro Di, 1983, pp. 54-56; Francesca Carrara, Ludovica Sebregondi, Montedomini, in Gli istituti di beneficenza a Firenze. Storia e architettura, catalogo della mostra (Firenze, Montedomini, aprile-maggio 1998) a cura di Francesca Carrara, Ludovica Sebregondi, Ulisse Tramonti, Firenze, Alinea, 1999, pp. 71-97; Alessandro Coppellotti, Un Museo della Città di Firenze nel complesso di Montedomini: orientamenti e indicazioni per un progetto, in Alessandro Coppellotti, Scritti scelti di architettura e di museografia, a cura di Cristina De Benedictis e Maria Letizia Strocchi, Firenze, Edifir, 2009, pp. 23-29; Angiolo Pucci, I giardini di Firenze, IV, Giardini e orti privati in città, a cura di Mario Bencivenni e Massimo de Vico Fallani, Firenze, Leo S. Olschki, 2017, pp. 138-139.
Documentazione fotografica Campo in corso di revisione.
Risorse in rete Sull'edificio sono vari file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Pia Casa di Lavoro Montedomini su Wikipedia (con testi concessi dal presente sito in GFDL).
Codice SBAPSAE FI6042
ID univoco regionale 90480170780
Data creazione 15/08/2008
Data ultima modifica 11/04/2021
Data ultimo sopralluogo 21/04/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags Campo in corso di revisione.
Crediti Repertorio delle Architetture Civili di Firenze: Copyright © 2011 Palazzo Spinelli per l'Arte e il Restauro - Associazione No Profit; Copyright © 2011 Claudio Paolini
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