Scheda Viale della Giovine Italia

Repertorio delle Architetture Civili di Firenze
Quartiere Santa Croce / Viali
Ubicazione Viale della Giovine Italia
Denominazione Viale della Giovine Italia
Altre denominazioni Via di Lungo le Mura, viale Carlo Alberto
Affacci .
Proprietà Comune di Firenze.
Architetti - Ingegneri Ignoto/i.
Pittori - Scultori - Decoratori Nessun dato rilevato.
Uomini illustri Nessun dato rilevato.
Note storiche Il viale collega piazza Piave (e tramite questa i lungarni della Zecca Vecchia e Pecori Giraldi) con piazza Cesare Beccaria. Si innestano sul suo tracciato: via dei Malcontenti, via Pietro Thouar, via Ghibellina e via Duca degli Abruzzi, via dell'Agnolo. Fu tracciato in corrispondenza dell'ultima cerchia di mura dove appunto correva via di Lungo le Mura (o via Lungo le Mura della Zecca Vecchia), e inizialmente denominato viale Carlo Alberto (Carlo Alberto Amedeo di Savoia, 1798-1849) con deliberazione della giunta comunale del marzo 1869. Successivamente fu intitolato alla mazziniana Giovine Italia con deliberazione del consiglio comunale dell'aprile 1947, confermata nel novembre 1963. La sua realizzazione è da valutare all'interno del progetto di ingrandimento della città di Firenze redatto da Giuseppe Poggi per far fronte alle nuove necessità urbanistiche determinate dalla scelta di Firenze come Capitale d'Italia (1865-1871), e quindi in rapporto all'intervento di atterramento delle mura in modo da creare un anello di circonvallazione utile sia a collegare le zone est e ovest della città, sia ad annullare la cesura tra la Firenze storica e i nuovi quartieri periferici. Più in particolare in questa zona il progetto prevedeva il divaricarsi delle due corsie dei viali, in modo da destinare la forca determinatasi (cioè i lotti ora occupati dalla caserma Antonio Baldissera e dall'Archivio di Stato perimetrati da questo viale, dal viale Giovanni Amendola e dal lungarno Guglielmo Pecori Giraldi) a un grande parterre verde, con bagni pubblici e stabilimenti sportivi e ricreativi, ospitati in un edificio posto dal lato del lungarno a fare da quinta scenografica al grande spazio a giardino. In realtà, nel tentativo di risolvere la complessa questione della collocazione di una caserma di cavalleria prossima al centro della città, il comune optò nel 1881 per sacrificare la zona verde a favore dell'insediamento militare, cedendo gratuitamente all'Amministrazione Militare tutta la grande area tra il lungarno e piazza Cesare Beccaria (compreso quindi anche il lotto sul quale attualmente insiste d'Archivio di Stato), e ponendo le basi per la totale saturazione degli spazi come oggi si vede. Dal lato della città storica, fatta eccezione per il complesso della Pia Casa di Lavoro Montedomini (si veda), nei decenni successivi all'intervento urbanistico sorsero numerosi villini di pregio, realizzati nell'ottica della trasformazione dell'intera zona in residenziale alto borghese. Aperto al traffico veicolare con direzione da piazza Cesare Beccaria ai lungarni (il viale rappresenta un'arteria centrale nel sistema di canalizzazione del traffico di penetrazione e di attraversamento della città), presenta la carreggiata asfaltata con spazi per sosta e parcheggio da ambedue i lati. E' inoltre presente una pista ciclabile su sede dedicata. Dal 2009 il viale è stato dotato di un nuovo impianto di illuminazione a ridotto consumo energetico, con lampioni a due bracci in grado di fornire illuminazione differenziata e specifica su carreggiata e aree di sosta e passaggio pedonale.
Bibliografia Stradario 1913, p. 25, n. 172; Stradario 1929, p. 21, n. 193; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, II, 1977, p. 61; Stradario 2004, p. 220.
Approfondimenti Mario Bencivenni, Da Porta alla Croce all'Arno, in Mario Bencivenni, Massimo de Vico Fallani, Giardini Pubblici a Firenze: dall'Ottocento a oggi, Firenze, Edifr, 1998, pp. 159-160; Giuseppina Carla Romby, in Una Capitale e il suo Architetto. Eventi politici e sociali, urbanistici e architettonici: Firenze e l'opera di Giuseppe Poggi, catalogo della mostra (Firenze, Archivio di Stato, 3 febbraio-6 giugno 2015) a cura di Loredana Maccabruni e Piero Marchi, Firenze, Polistampa, 2015, pp. 195-197; Mario Bencivenni, I viali circondari, in Una Capitale e il suo Architetto. Eventi politici e sociali, urbanistici e architettonici: Firenze e l'opera di Giuseppe Poggi, catalogo della mostra (Firenze, Archivio di Stato, 3 febbraio-6 giugno 2015) a cura di Loredana Maccabruni e Piero Marchi, Firenze, Polistampa, 2015, pp. 226-233.
Documentazione fotografica Campo in corso di revisione.
Risorse in rete Sulla via sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Viale della Giovine Italia su Wikipedia (con testi concessi dal presente sito in GFDL) e dallo Stradario storico amministrativo del Comune di Firenze disponibile online.
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 08/09/2013
Data ultima modifica 23/05/2020
Data ultimo sopralluogo 31/01/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags toponomastica, stradario (via).
Crediti Repertorio delle Architetture Civili di Firenze: Copyright © 2011 Palazzo Spinelli per l'Arte e il Restauro - Associazione No Profit; Copyright © 2011 Claudio Paolini
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