Scheda Tabernacolo della Beata Domenica del Paradiso

Repertorio delle Architetture Civili di Firenze
Quartiere San Giovanni
Ubicazione Via Giuseppe Giusti
Denominazione Tabernacolo della Beata Domenica del Paradiso
Altre denominazioni .
Affacci .
Proprietà Nessun dato rilevato.
Architetti - Ingegneri Fabbrini Umberto.
Pittori - Scultori - Decoratori Del Barbiere (Alessandro Fei, d.).
Uomini illustri Nessun dato rilevato.
Note storiche Così il repertorio di Bargellini e Guarnieri (1977): "Giungeva fino a qui il grandissimo orto delle monache del Paradiso, dette della Crocetta, che avevano la loro sede nell'attuale Via Laura e che, dopo la soppressione, si trasferirono in Via Aretina. Nel Quattrocento la loro superiora, la beata Domenica del Paradiso, che introdusse nel monastero la tessitura dell'oro, ebbe in fondo all'orto la visione dei Gesù. Alla sua morte le monache vollero ricordare quel mistico colloquio, con una pittura murale eseguita sul muro dell'orto. Ma quando, nell'Ottocento, l'orto fu confiscato per la costruzione del grande edificio destinato all'Istituto tecnico, l'affresco rimase isolato, sotto una modesta tettoia, che non lo salvava dalle intemperie. Fu il Comitato per l'Estetica Cittadina a dare incarico di restaurare e sistemare la pittura cinquecentesca all'architetto Umberto Fabbrini". Rispetto a tale situazione (documentata da una fotografia pubblicata nello stesso repertorio), la struttura predisposta dall'architetto Fabbrini si mostra oggi e da lungo tempo chiusa da un grande pannello che promuove le attività della vicina Fondazione Scienza e Tecnica. Il dipinto murale in questione, raffigurante appunto il Cristo risorto che appare a Suor Domenica del Paradiso, è riconducibile all'attività di Alessandro Fei detto il Barbiere. Al tempo dell'intervento ricordato nel repertorio di Bargellini (1959) la pittura, già oggetto di un precedente intervento da parte della bottega Benini, fu strappato e restaurato da Giuseppe Rosi, quindi ricollocato per essere nuovamente rimosso a seguito dei danni incorsi durante i mondiali di calcio del 1990, ricoverato presso l'Opificio delle Pietre Dure e ricollocato nel 2005-2006 con questa soluzione provvisoria che lo protegge ma che ne esclude il pubblico godimento.
Bibliografia Bargellini-Guarnieri 1977-1978, II, 1977, p. 71.
Approfondimenti Nessun dato rilevato.
Documentazione fotografica Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: 1847 (veduta d'insieme del precedente tabernacolo con l'affresco protetto dalla velinatura, 1959 ca); 10405 (veduta d'insieme del nuovo tabernacolo e dell'affresco, 1972); 51434 (veduta d'insieme dell'affresco, 1973).
Risorse in rete Sull'edificio sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Via Giuseppe Giusti su Wikipedia (con testi concessi dal presente sito in GFDL).
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 08/09/2013
Data ultima modifica 07/10/2020
Data ultimo sopralluogo 15/03/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags tabernacolo, estetica cittadina.
Crediti Repertorio delle Architetture Civili di Firenze: Copyright © 2011 Palazzo Spinelli per l'Arte e il Restauro - Associazione No Profit; Copyright © 2011 Claudio Paolini
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