Scheda Lungarno della Zecca Vecchia

Repertorio delle Architetture Civili di Firenze
Quartiere Santa Croce
Ubicazione Lungarno della Zecca Vecchia
Denominazione Lungarno della Zecca Vecchia
Altre denominazioni Lungarno della Torricella
Affacci .
Proprietà Comune di Firenze.
Architetti - Ingegneri Ignoto/i.
Pittori - Scultori - Decoratori Nessun dato rilevato.
Uomini illustri Nessun dato rilevato.
Note storiche La strada segue il corso dell'Arno collegando sulla sponda nord piazza Piave a piazza dei Cavalleggeri. A circa metà del tracciato il lungarno è tagliato da via delle Casine. La denominazione - dopo una iniziale titolazione non ufficiale nella forma di lungarno della Torricella in ricordo di un antico spedale che qui insisteva - fu deliberata dalla giunta comunale nel novembre del 1876 (fino al 1953 a indicare anche il tratto antistante la caserma Baldissera ora intitolato a Guglielmo Pecori Giraldi), a ricordare, nonostante le profonde trasformazioni della zona, come qui insistesse nel suo tratto iniziale, aggregando la torre che ora sorge isolata su piazza Piave, un complesso di edifici dove anticamente era stata battuta, seppure per breve tempo, la moneta della Repubblica. La data della titolazione è indicativa ugualmente della fine dei lavori del tracciato, aperto in una zona al tempo segnata unicamente dall'attuale via Tripoli, cioè da una strada interna con edifici che poi prospettavano sul fiume con le rimesse, zone ad orto e renai. Il lungarno appare già indicato nel primo progetto di ampliamento della città redatto da Giuseppe Poggi in ragione delle nuove esigenze di Firenze Capitale (1865-1875), strettamente legato ai lavori di demolizione delle mura e, per quanto riguarda questa zona, alla creazione dell'attuale piazza Piave con l'isolamento della torre a memoria della storia antica. La delibera che consentì l'avvio dei lavori si data al 1867: due fotografie conservate presso l'Archivio storico del Comune di Firenze documentano le demolizioni e i primi lavori con palificazioni di costipamento. In ragione di questa storia il lungarno si presenta, sia nella concezione d'insieme sia per gli edifici posti in fregio, come tardo ottocentesco, quindi con edifici che accademicamente ripropongono nel disegno delle facciate la lezione poggiana, ad esclusione del semplice e severo muro che chiude l'esteso complesso della caserma Cesare De Laugier. Proprio per la concentrazione in questa zona di vari insediamenti militari l'idea iniziale di farne zona residenziale alto borghese, di passeggio e di svago, fu oltremodo ridimensionata e ancora oggi la zona, pur vivificata dalla presenza di molti alberghi, è essenzialmente percepita come area di parcheggio e di transito per i turisti che, dall'area riservata ai pullman, si recano verso il centro storico.
Bibliografia Stradario 1913, p. 146, n. 1030; Stradario 1929, p. 123, n. 1120; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, IV, 1978, pp. 283-284; Stradario 2004, p. 490.
Approfondimenti Saida Grifoni, Lungo l'Arno. Paesaggi, storia e culture, Firenze, Aska Edizioni, 2016, pp. 251-252.
Documentazione fotografica Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: 8158, 8159 (veduta del lungarno durante i lavori di palificazione e realizzazione del tratto, 1868 ca.); 56510 (veduta di un tratto ripresa dal lungarno Benvenuto Cellini, 2000 ca.).
Risorse in rete Sulla via sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Lungarno della Zecca Vecchia su Wikipedia (con testi concessi dal presente sito in GFDL) e dallo Stradario storico amministrativo del Comune di Firenze disponibile online.
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 21/02/2014
Data ultima modifica 30/03/2021
Data ultimo sopralluogo 21/01/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags toponomastica, stradario (via, lungarno).
Crediti Repertorio delle Architetture Civili di Firenze: Copyright © 2011 Palazzo Spinelli per l'Arte e il Restauro - Associazione No Profit; Copyright © 2011 Claudio Paolini
Localizzazione