Scheda Cappella Stibbert (cimitero delle Porte Sante)

Repertorio delle Architetture Civili di Firenze
Quartiere Extra moenia (San Miniato)
Ubicazione Via delle Porte Sante
Denominazione Cappella Stibbert (cimitero delle Porte Sante)
Altre denominazioni .
Affacci .
Proprietà Comune di Firenze (Stibbert).
Architetti - Ingegneri Fortini Cesare.
Pittori - Scultori - Decoratori Passaglia Augusto, Bianchi Gaetano, Società Musiva di Venezia, Tosetti Everardo.
Uomini illustri Nessun dato rilevato.
Note storiche La cappella è situata all'interno del cimitero delle Porte Sante, nella sezione oggi denominata Vecchia Galleria. Fu realizzata, nonostante le notevoli dimensioni, per accogliere unicamente i resti mortali di Maria Rachele Candida Aurora Cafaggi, detta Giulia, moglie del colonnello Thomas Stibbert e madre di Frederick, noto collezionista legato all'omonimo museo fiorentino, morta nel 1883. Fu lo stesso Frederick a commissionare il lavoro all'architetto Cesare Fortini (che già aveva dato prova delle sue capacità negli interventi alla villa di Montughi oggi Museo Stibbert), che operò tra il 1883 e il 1885. Un lascito di Basilio Fidler (si veda alla cappella Fidler) impegna il comune di Firenze al mantenimento perpetuo della cappella che, in ragione di tale disposizione, è stata in effetti restaurata dalla ditta di Everardo Tosetti nel 1933-1934. Lo stile prescelto, in sintonia con gli interessi del collezionista e con quanto al tempo si identificava come tipico stile cimiteriale, fu il gotico fiorito, ricco, nell'apparato decorativo, di rimandi simbolici. A pianta cruciforme, in pietra serena, presenta una facciata con un ampio protiro riccamente ornato e nobilitato da figure in bassorilievo e a tutto tondo, tra le quali un busto di Madonna posto all'interno del timpano e due angeli portacartiglio, opera dello scultore Augusto Passaglia. Lo stesso protiro presenta internamente una decorazione a mosaico realizzata dalla Società Musiva di Venezia e due dipinti murali con un santo Vescovo e santa Giulia, questi ultimi eseguiti da Gaetano Bianchi. I restanti prospetti ripropongono un uguale partito architettonico. Il corpo centrale, a sezione quadrata con gli angoli smussati, si eleva rispetto al resto e, in origine, culminava con una lanterna ora non più esistente. Le dimensioni (la cappella è articolata su due piani) furono giustificate dalla speranza di farne effettivamente la cappella di famiglia, desiderio poi non realizzato per la fede protestante di Frederick, che quindi costruì successivamente una ulteriore cappella per se e per i propri congiunti nel cimitero acattolico degli Allori. Della situazione originaria documentano due rilievi pubblicati nel 1886 sul periodico "Ricordi di Architettura". Così Graziella Cirri: " La cappella neogotica presenta molti tratti dell'architettura trecentesca fiorentina, come per esempio l'impianto geometrico severo arricchito da pochi elementi decorativi, anche se nelle singole opere ornamentali è facile rintracciare dei richiami alle realizzazione del primo Rinascimento. La scelta stilistica venne molto probabilmente influenzata dai contemporanei lavori della facciata di Santa Maria del Fiore, progettata da Emilio De Fabris nel 1867. In alcuni casi sembra che il Fortini abbia preso spunto da essa per risolvere l'impianto architettonico-decorativo della cappella, come per esempio nel caso del protiro, simile ai portali laterali della facciata del Duomo, rielaborati a loro volta da quelli posti posti lungo le navate dell'edificio". Si lamenta il pessimo stato di conservazione del manufatto, con dissesti nella parte basamentale, esfoliazione del paramento lapideo, forte erosione delle sculture in parte già irrimediabilmente perdute.
Bibliografia Campo in corso di aggiornamento.
Approfondimenti "Ricordi di Architettura. Raccolta di ricordi d'arte antica e moderna e di misurazione di monumenti", IX, 1886, fasc. II, tav. IIII-IV (Cappella Stibbert. Cimitero di S. Miniato); Porte Sante: il cimitero di San Miniato al Monte, a cura di Gigi Salvagnini, Firenze, Opus Libri, 2001, p. 105, n. F 56; Graziella Cirri, Guida ai cimiteri comunali di Firenze, Firenze, Polistampa, 2003, pp. 47-48, n. 42.
Documentazione fotografica Archivio fotografico SBAP, Firenze: 178883, 178888 (vedute d'insieme del prospetto principale della cappella, 1994).
Risorse in rete Nessun dato rilevato.
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 05/07/2015
Data ultima modifica 21/02/2021
Data ultimo sopralluogo 20/07/2015
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags cappella funebre.
Crediti Repertorio delle Architetture Civili di Firenze: Copyright © 2011 Palazzo Spinelli per l'Arte e il Restauro - Associazione No Profit; Copyright © 2011 Claudio Paolini
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