Scheda Palazzo Nonfinito

Repertorio delle Architetture Civili di Firenze
Quartiere Santa Croce / San Giovanni
Ubicazione Via del Proconsolo 12
Denominazione Palazzo Nonfinito
Altre denominazioni Palazzo Non Finito, palazzo Strozzi, palazzo Strozzi al Canto de' Pazzi
Affacci borgo degli Albizi 32
Proprietà Strozzi, Guasti, Regio Governo della Toscana, demanio dello Stato.
Architetti - Ingegneri Buontalenti Bernardo, Nigetti Matteo, Caccini Giovanni Battista, Scamozzi Vincenzo, Cigoli (Lodovico Cardi, d.), Santi di Tito, Poccianti Pasquale, Mazzei Francesco Mazzeo, Nasi Nicola, Sanpaolesi Piero.
Pittori - Scultori - Decoratori Caccini Giovanni Battista, Ximenes Ettore.
Uomini illustri Mantegazza Paolo.
Note storiche Posto con il fronte principale su via del Proconsolo, ma con un notevole prospetto anche su borgo degli Albizi del quale determina la cantonata, il palazzo risulta eretto su committenza di Alessandro Strozzi (1592) sopra alcune case e torri dei Pazzi e di altre famiglie fiorentine, ed è in parte documentato nelle sue fasi costruttive da Filippo Baldinucci. A Bernardo Buontalenti (coadiuvato in seguito da Matteo Nigetti) si devono il piano terreno caratterizzato da bugne piatte, monumentali pilastri angolari, finestre su mensoloni e dai timpani spezzati, come pure il portone su borgo degli Albizi, costruiti tra il 1593 fino a circa il 1600. Attorno a questa data, per l'intromissione di Santi di Tito che avrebbe messo mano alla costruzione dello scalone a destra dell'atrio, ambedue gli architetti avrebbero abbandonato l'impresa. L'altissimo ingresso su via del Proconsolo è così da ricondurre, assieme ai piani superiori con lesene ioniche a ordine gigante, a Giovanni Battista Caccini, su disegni forniti da Vincenzo Scamozzi (1600-1612). Alla morte del Caccini la direzione del cantiere passò nuovamente al Nigetti, senza che tuttavia si potesse portare a compimento la fabbrica, sia nella sistemazione interna sia nel suo prospetto principale, fatto questo che determinò la denominazione corrente dell'edificio come 'nonfinito'. Dagli Strozzi la proprietà passò ai Guasti e nel 1814 al Regio Governo della Toscana che incaricò Pasquale Poccianti di adattare i locali per sistemarvi i portieri della Regia Dogana, i dipartimenti della Camera di Comunità e del Soprasindaco, e l'ufficio della Deputazione di Mendicità (nel 1850 vi si trovavano invece la Prefettura, l'Ufficio Stranieri e la Delegazione del Quartiere di San Giovanni). Passato dal 1865 al Regno d'Italia, nel periodo di Firenze Capitale (1865-1871) il palazzo fu individuato come sede del Consiglio di Stato, e interessato da lavori di consolidamento, restauro e decorazione di alcuni ambienti su progetto dell'architetto Francesco Mazzei con la direzione del cantiere affidata all'ingegner Nicola Nasi (cantiere attestato dal 1866 al 1871). Dal 1901 al 1911 fu utilizzato dagli uffici delle Poste e dei Telegrafi non essendo stata ancora costruita la sede di via Pellicceria, quindi nel 1917 occupato da uffici militari (con conseguenti lavori per l'accasermamento). Dopo essere stato concesso all'Università degli Studi di Firenze nel 1919, il palazzo venne individuato quale sede del Museo di Antropologia ed Etnologia, fondato da Paolo Mantegazza, qui trasferito nel 1924 e ufficialmente inaugurato nel 1932. Pochi anni dopo la facciata fu interessata da importanti restauri condotti tra il 1938 e il 1944 (diretti da Piero Sanpaolesi e caratterizzati sia dalla sostituzione di molte pietre sia dall'impiego sperimentale di fluosilicati per il loro consolidamento), e quindi attorno al 1948 e ancora tra la fine degli anni sessanta e i primi degli anni settanta (1967-1972 circa). Sulla facciata, dove è in prossimità della cantonata uno scudo con l'arme degli Strozzi riconducibile al Caccini, sono da segnalare le belle finestre buontalentiane, inginocchiate su mensoloni e con un mostro alato inserito nel timpano accartocciato. Si noti il differente disegno dei due portoni: quello su borgo degli Albizi del Buontalenti con pilastri sormontati da capitelli figurati, quello su via del Proconsolo, del Caccini, ad arco sormontato da un balcone. Lo scalone che si sviluppa a destra dell'atrio è, come già accennato, opera di Santi di Tito; il cortile, definito su due lati a squadra nel 1604, è riconducibile a Lodovico Cardi detto il Cigoli (gli altri due lati sono frutto del completamento in stile attuato dall'ingegner Nasi nel 1865-1866). In quest'ultimo ambiente è un busto di Paolo Mantegazza (fondatore del Museo di Antropologia) realizzato da Ettore Ximenes, il ricordo marmoreo di Nello Puccioni e il medaglione di Aldobrandino Mochi, che arricchirono con le proprie donazioni la raccolta. Da lamentare alcune scritte imbrattanti a vernice sulla cantonata di borgo degli Albizi. Il palazzo appare nell'elenco redatto nel 1901 dalla Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti, quale edificio monumentale da considerare patrimonio artistico nazionale.
Bibliografia Bocchi-Cinelli 1677, p. 371; Ruggieri 1722-1728, II, 1724, tavv. 15-35; Zocchi 1744, tav. XVIII; Del Bruno 1757, p. 51; Cambiagi 1765, p. 81; Cambiagi 1771, p. 82; Cambiagi 1781, p. 77; Follini-Rastrelli 1789-1802, VI, 1795, p. 111; Firenze 1828, p. 97; Thouar 1841, p. 380; Fantozzi 1842, pp. 300-301, n. 86; Fantozzi 1843, pp. 144-145, n. 325, p. 155, n. 360; Firenze 1845, p. 100; Baldinucci-Ranalli 1845-1847, II, 1846, pp. 501, 545; III, 1846, pp. 296, 669-670; Formigli 1849, p. 95; Firenze 1850, p. 193; Ademollo-Passerini 1853, IV, p. 1242; Burci 1875, p. 53; Bigazzi 1886, pp. 5, 316; Elenco 1902, p. 249; Ross 1905, pp. 159-160; Illustratore fiorentino (1908) 1907, pp. 175-176; Limburger 1910, n. 511; Bertarelli 1922, p. 82; Garneri 1924, p. 132, n. II; Bertarelli 1937, p. 163; Allodoli-Jahn Rusconi 1950, p. 203; Chierici 1952-1957, II, 1954, p. 307; Limburger-Fossi 1968, n. 511; Bucci-Bencini 1971-1973, I, 1971, pp. 81-84; Borsook 1972, pp. 99-100; Ginori Lisci 1972, I, pp. 479-484; Palazzi 1972, pp. 130-131, nn. 239-240, p. 208, nn. 403-404; Fanelli 1973, I, pp. 320, 421; II, p. 102, figg. 563-565; Firenze 1974, p. 171; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, I, 1977, p. 42; III, 1978, p. 192; Cresti-Zangheri 1978, pp. 153,165; Zocchi-Mason 1981, pp. 66-67; Cresti 1982, pp. 46-47; Roselli 1985, pp. 77-78, n. 29; Carlo Cresti in Firenze 1992, p. 130, n. 97; Macci-Orgera 1994, p. 83; Gurrieri-Fabbri 1995, pp. 188-193; Vannucci 1995, pp. 253-255; Zucconi 1995, p. 93, n. 133; Profeti 1999, pp. 44-45; Fabbri 2000, pp. 110-113; Sandra Carlini in Palazzi 2001, pp. 102-106; Cesati 2005, II, p. 511; Firenze 2005, p. 388; Insabato-Ghelli 2007, p. 244; Paolini 2008, pp. 179-181, n. 272; Paolini (Albizi) 2008, pp. 72-81, n. 28; Morozzi 2009, p. 72; Paolini 2009, pp. 255-257, n. 361.
Approfondimenti Alessandro Gambuti, Lodovico Cigoli architetto, in "Studi e Documenti di Architettura", 1973, 2, pp. 37-136, pp. 76-84 (Il cortile del Palazzo Ninfinito); Isabella Bigazzi, Il Palazzo Nonfinito, con una nota di Alessandro Parronchi, Bologna, Boni, 1977; Isabella Bigazzi, La scala del Palazzo Nonfinito, in "Michelangelo", VII, 1978, 25, pp. 25-28; Ughetta Jacobino, Dai Palazzi finiti a Palazzo Nonfinito: i duecento anni che hanno fatto Firenze, Firenze, Istituto Geografico Militare, 2003; Amelio Fara, Il disegno espropriato: Buontalenti (e Michelangelo) al Palazzo Nonfinito e il progetto di Scamozzi, in "Medicea", I, 2008, pp. 6-11; Denise Ulivieri, Laura Benassai, Un (altro) architetto per la Capitale. Francesco Mazzei "valente e modesto" restauratore a Firenze, in "Annali della Storia dei Firenze", X-XI, 2015-2016 (2016), pp. 237-266.
Documentazione fotografica Archivio fotografico SBAP, Firenze: 3026, 3027, 3028, 3029, 3030, 3031, 3032, 3033, 3034, 3035, 3036, 3037, 3038, 3039, 3040, 3041, 3042, 3043, 3044, 3045, 3046, 3047, 3048, 3049, 3050, 3051, 3052, 3053, 3054, 3055, 3056, 3057, 3058, 3059, 3060, 3061, 3062, 3063, 3064, 3065, 3066, 3067, 3068, 3069, 3070, 3071, 3072, 3073, 3074, 3075, 3076, 3077, 3078, 3079, 3080, 3081, 3082, 3083, 3084, 3085, 3086, 3087, 3088, 3089, 3090, 3091, 3092, 3093, 3094, 3095, 3096, 3097, 3098, 3099, 3100, 3101, 3102, 3103, 3104, 3105, 3106, 3107, 3108, 3109, 3110, 3111, 3112, 3113, 3114, 3115, 3116, 3117, 3118, 3119, 3120, 3121, 3122, 3123, 3124, 3125, 3126, 3127, 3128, 3129, 3130, 3131, 3132, 3133, 3134, 3135, 3136, 3137, 3138, 3139, 3140, 3141, 3142, 3143, 3144, 3145, 3146, 3147, 3148, 3149, 3150, 3151, 3152, 3153, 3154, 3155, 3156, 3157, 3158, 3159, 3160, 3161 (documentazione fotografica relativa al restauro dei prospetti del palazzo diretto da Piero Sanpaolesi con particolari prima, durante e dopo l'intervento, 1940 circa); 6710, 6711, 6712, 6713, 6714, 6715, 6716, 6717, 6718, 6719, 6720, 6721, 6722, 6723, 6724, 6865. 6866 (particolari degli elementi lapidei del prospetto durante un intervento di restauro 1948 circa); 17156, 17157, 17158, 17159, 17160, 17161, 17162, 17163, 17164, 17165, 17166, 17167, 17168, 17169, 17170, 17171, 17172, 17173 (vedute d'insieme e particolari degli elementi lapidei dei prospetti sul cortile prima dell'intervento di restauro, 1956); 33963, 33964, 33965, 33966, 33967, 33968 (vedute d'insieme dei prospetti esterni chiusi da ponteggi durante l'intervento di restauro, 1967); 36410, 36411, 36412, 36413, 36414, 36415, 36416, 36417, 36418 (vedute d'insieme e particolari dei prospetti esterni dopo l'intervento di restauro, 1967); 36419, 36420, 36421, 36422, 36423, 36424, 36425, 36426, 36427, 36428, 36429, 36430, 36431 (vedute d'insieme e particolari del cortile interno, 1967); 58265, 58266, 58267, 58268, 58269, 58270, 58271, 58272, 58273, 58274, 58275 (vedute d'insieme dei prospetti esterni chiusi da ponteggi e particolari di elementi lapidei durante un intervento di restauro, 1971); 60914, 60915, 60916, 60917, 60918, 60919, 60920, 60921, 60922, 60923, 60924, 60925, 60926, 60927, 60928, 60929, 60930 (vedute d'insieme e particolari dei prospetti sul cortile interno prima dell'intervento di restauro, 1972); 104127, 104128, 104129, 104130, 104131, 104132, 104133, 104134, 104135, 104136, 104137, 104138 (vedute dei prospetti del cortile interno a documentare i danni dell'esplosione dell'aprile 1980, 1980).
Risorse in rete Sull'edificio sono vari file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Palazzo Nonfinito su Wikipedia.
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 15/08/2008
Data ultima modifica 10/09/2020
Data ultimo sopralluogo 26/02/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags museo, iscrizione, stemma familiare.
Crediti Repertorio delle Architetture Civili di Firenze: Copyright © 2011 Palazzo Spinelli per l'Arte e il Restauro - Associazione No Profit; Copyright © 2011 Claudio Paolini
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