Scheda Villino Marinelli

Repertorio delle Architetture Civili di Firenze
Quartiere Santa Croce (Mattonaia)
Ubicazione Piazza Massimo d'Azeglio 9- 10
Denominazione Villino Marinelli
Altre denominazioni Villino Niemiera
Affacci via Pietro Giordani 9
Proprietà Marinelli.
Architetti - Ingegneri Marinelli Pietro.
Pittori - Scultori - Decoratori Nessun dato rilevato.
Uomini illustri Reymont Wladyslaw Stanislaw.
Note storiche Tra gli edifici della piazza questo non si impone per particolari qualità architettoniche, per quanto eretto come propria residenza da quell'architetto Pietro Marinelli che già aveva dato prova delle sue capacità con la progettazione del palazzo Boboli in via Farini 8 e della lussuosa palazzina Carandini nella stessa piazza Massimo d'Azeglio 22. E' tuttavia da tenere presente come il disegno originario sia stato alterato da una soprelevazione novecentesca di due piani, fatto che ha comportato uno sviluppo in altezza ben poco confacente alla tipologia propria del villino. L'edificio è comunque da segnalare per la felice stagione che, ai primi del Novecento, lo vide abitare dalle due sorelle polacche Julia e Sofia Niemiera. "Nei primi decenni del Novecento il quartiere fu caratterizzato soprattutto dalla presenza di un nutrito gruppo di polacchi, residenti o di passaggio, tanto da rendere la piazza Massimo d’Azeglio, come è stato detto, «un angolino di Polonia formatosi per caso», in una città che comunque già contava una influente comunità e che vedeva nelle giovani e intraprendenti sorelle Julia e Sofia Niemiera e nella loro casa un punto di riferimento fondamentale per gli artisti e gli scrittori del Paese, in quegli anni e da lungo tempo travagliato dalle lotte di indipendenza nel tentativo di riscattarlo dalla dominazione russa. Le due sorelle abitavano dal 1905 nel villino di piazza d’Azeglio all’attuale civico 9: Sofia, di professione medico, avrebbe sposato l’ammiraglio della marina militare italiana Giorgio Peruzzi; la sorella Julia si distingueva già come dotata cantante e studiosa di tradizioni popolari. Brevi note queste che comunque appaiono di secondaria importanza rispetto alla straordinaria capacità delle due giovani di richiamare nel loro salotto alcuni insigni connazionali, tra i quali, gli scrittori Wac?aw Berent e Aleksander ?wi?tochowski, e i poeti Kazimierz Wierzy?ski, Stanis?aw Wyrzykowski e Leopold Henryk Staff. Al 1908 si data l’ospite più illustre del villino, lo scrittore W?adys?aw Stanis?aw Reymont, allora impegnato nella stesura del romanzo Chlopi (I contadini), che nel 1924 gli avrebbe fruttato il premio Nobel. Una targa apposta sul villino dall’Associazione Italo-Polacca in Toscana in occasione del settantacinquesimo anniversario della morte dello scrittore (1925) ricorda ancora oggi il suo soggiorno" (Paolini 2020).
Bibliografia Invernizi 2007, I, p. 159, n. 135; Paolini 2008, p. 45, n. 50; Paolini 2009, p. 61, n. 60.
Approfondimenti Luca Bernardini, A Firenze con i viaggiatori e i residenti polacchi, Firenze, Nardini Editore, 2005, p. 92; Claudio Paolini, Il quartiere della Mattonaia a Firenze: dagli antichi orti alla città giardino ottocentesca, Firenze, Edifir, 2020, pp. 81-83.
Documentazione fotografica Campo in corso di revisione.
Risorse in rete Sull'edificio sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Villino Marinelli su Wikipedia (con testi concessi dal presente sito in GFDL).
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 15/08/2008
Data ultima modifica 19/09/2021
Data ultimo sopralluogo 19/01/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags lapide, comunità straniera (polacco).
Crediti Repertorio delle Architetture Civili di Firenze: Copyright © 2011 Palazzo Spinelli per l'Arte e il Restauro - Associazione No Profit; Copyright © 2011 Claudio Paolini
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