Scheda Case Martelli

Repertorio delle Architetture Civili di Firenze
Quartiere San Giovanni
Ubicazione Via de' Martelli 9- 11
Denominazione Case Martelli
Altre denominazioni Collegio dei Padri Scolopi, edificio del Liceo Ginnasio Galileo
Affacci .
Proprietà Martelli, Gori Ciampelli, Compagnia di Gesù, Padri Scolopi, Comune di Firenze.
Architetti - Ingegneri Ammannati Bartolomeo, Parigi Giulio, Foggini Giovanni Battista, Origoni, Pasqui Leopoldo.
Pittori - Scultori - Decoratori Donatello (Donato de' Bardi, d.), Rossellino Bernardo (Bernardo Gamberelli, d.), Maestro di Via Martelli.
Uomini illustri Leonardo da Vinci, Rustici Giovanni Francesco, Carducci Giosuè, d'Azeglio Massimo, Luzi Mario, Spadolini Giovanni, Garin Eugenio, Hack Margherita, Fallaci Oriana, Terzani Tiziano.
Note storiche Si tratta di un ampio edificio di quattro piani con la facciata di disegno oltremodo semplificato, caratterizzato da una porta di carattere della fine del Seicento sormontata da un timpano nel quale è inserita una cartella con il trigramma di Cristo, in questo caso da interpretare come arme della Compagnia di Gesù, e di conseguenza a individuare la fabbrica come proprietà dei Gesuiti. "In origine erano, nell'area dell'attuale convento, molte case di varie famiglia, fra le quali i Martelli e i Gori Ciampelli. Dal lato di piazza San Marco era una casa dei Medici. Nel 1557 la chiesa e le case annesse furono concesse ai Gesuiti che eressero il convento e ampliarono la chiesa. Soppressi i Gesuiti fu data ai Padri Scolopi che vi istituirono il loro collegio" (Marcello Jacorossi in Palazzi 1972). Fermo restando lo stretto legame tra questo edificio e la vicina chiesa di San Giovannino in aderenza al nostro dal lato di via Camillo Cavour, si può in particolare individuare come data di origine dell'attuale complesso il 1554, quando parte di quest'area venne concessa, come accennato, da Cosimo I de' Medici ai Gesuiti al fine di fondarvi un collegio. Questi affidarono la progettazione a Bartolomeo Ammannati di modo che, ancor prima della costruzione della chiesa, nel 1579, parte della fabbrica poteva dirsi definita. Tuttavia vari ostacoli non permisero la conclusione dei lavori che, rimasti interrotti per molti anni, ripresero solo nel 1620 sulla base di un progetto di Giulio Parigi. Ancora nella seconda metà del Seicento il collegio mostrava comunque un notevole grado di indeterminatezza, con un cortile del quale era finito solo il braccio verso via de' Martelli e appena iniziato quello a sud. Tale situazione non mutò fino a che, nel 1686, si incaricò di un nuovo progetto l'architetto granducale Giovanni Battista Foggini. Questi aprì un importante cantiere nel 1688, seguito poi sullo scorcio dell'Ottocento da tale Origoni, "che conferì definitivamente alla struttura una articolazione planimetrica compiuta e legata alle esigenze funzionali e pedagogiche della Compagnia di Gesù" (dal sito internet del Liceo Galileo). La definitiva configurazione del complesso si ebbe comunque nell'Ottocento, con l'acquisto di ulteriori case dei Martelli da parte del Municipio (1836), seguito dall'ampliamento e dalla definizione della facciata su via de' Martelli, dall'ultimazione delle pareti del cortile, e dalle ultime trasformazioni della facciata rivolta su piazza San Lorenzo, il tutto su progetto e direzione dei lavori dell'architetto Leopoldo Pasqui, che chiuse il cantiere nel luglio del 1838 (Firenze 1850). Per quanto riguarda l'aspetto del fronte si noti sulla destra del portone al n. 9 un piccolo tabernacolo con una Madonna e il Bambino, bassorilievo in marmo già ritenuto di Donatello (quando, dopo un lungo periodo di incuria, apparve leggibile a seguito di un restauro nel 1893), quindi avvicinato alla maniera di Bernardo Rossellino e ora ricondotto a un maestro denominato convenzionalmente proprio da quest'opera Maestro di Via Martelli (restaurato nel 1999 dalla ditta P.T. Color con il finanziamento dell'Industria Alberghiera, Gruppo Industria dei Viaggi di Confindustria, Firenze). Nella parte alta della facciata sono poi quattro scudi ottocenteschi a mandorla recanti rispettivamente le armi e le insegne: dei Martelli; del Comune (scalpellato) e degli Scolopi; del capitolo di San Lorenzo e dei Gori Ciampelli; degli Scolopi. Ricorrono poi tre lapidi che ricordano (nell'ordine, da sinistra): il soggiorno di Leonardo da Vinci nel 1508 che qui coabitò con Giovanni Francesco Rustici (posta nel 1919, ma si veda anche al n. 7 della stessa via); la concessione agli Scolopi delle case dei Martelli acquistate dal Comune di Firenze nel 1836 (l'epigrafe chiarisce anche come la linea incisa nel pietrino soprastante segni il confine delle case dei Martelli); la presenza nel complesso delle Scuole Pie dal 1775 al al 1878 (posta dagli "antichi alunni" nel 1930). La letteratura segnala sulla facciata anche un piccolo quadratino con lo stemma del Capitolo di San Lorenzo inscritto in un cerchio, con sotto il numero 30, che tuttavia non abbiamo individuato. Ben visibili, invece, le molte scritte imbrattanti a vernice che deturpano il terreno dell'edificio. Nell'androne sono due lapidi: una in ricordo dei professori e degli studenti caduti durante la prima guerra mondiale, l'altra con il Bollettino della Vittoria del generale Armando Diaz. Attualmente la struttura ospita il Liceo Galileo, diretto erede delle scuole qui succedutesi, in particolare a partire dall'istituzione nel 1775 di quella degli Scolopi, del Regio ginnasio Galilei fondato nel 1878 e quindi del liceo stesso, definitosi nel 1884. In questa scuola, come docenti e come studenti, sono state accolte o si sono formate alcune figure tra le più rappresentative della cultura otto novecentesca, tra le quali Giosuè Carducci, Massimo d'Azeglio, Mario Luzi, Giovanni Spadolini, Eugenio Garin, Margherita Hack, Oriana Fallaci e Tiziano Terzani.
Bibliografia Lastri 1821, I, pp. 173-181; Thouar 1841, pp. 140-142; Fantozzi 1842, p. 453; Fantozzi 1843, pp. 125-126, n. 282; Formigli 1849, p. 32; Firenze 1850, p. 251; Bacciotti 1879-1886, III, 1886, pp. 337-339; Bigazzi 1886, pp. 282-283; Carocci 1897, pp. 36-37; Limburger 1910, n. 315; Garneri 1924, p. 245, n. LXI; Limburger-Fossi 1968, n. 315; Palazzi 1972, p. 190, n. 364; Firenze 1974, p. 252; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, II, 1977, pp. 238-239; Fantozzi Micali-Roselli 1980, pp. 150-151; Santi 2002, pp. 82-83; Cesati 2005, I, p. 375; Firenze 2005, p. 285; Invernizi 2007, I, pp. 271-273, nn. 242-244; Paolini-Vaccaro 2011, pp. 28-31, n. 9; Brunori 2012, pp. 79-80, nn. 22-23.
Approfondimenti Tabernacoli, stemmi, memorie, in "Arte e Storia", XII, 1893, 4, pp. 29-30; Guido Carocci, Edifizi vecchi ed usi nuovi, in "Arte e Storia", XXXIV, 1915, 12, pp. 379-380; Circolo Piero Gobetti, Firenze: percorsi risorgimentali, a cura di Silvestra Bietoletti e Adalberto Scarlino, Firenze, Lucio Pugliese Editore, 2005, pp. 26-27; Angiolo Pucci, I giardini di Firenze, IV, Giardini e orti privati della città, a cura di Mario Bencivenni e Massimo de Vico Fallani, Firenze, Leo S. Olschki, 2017, p. 86.
Documentazione fotografica Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: 51476 (veduta del tabernacolo con il rilievo della Madonna col Bambino, 1972). Archivio fotografico SBAP, Firenze: 6167, 6168, 6169, 6170, 6172 (vedute parziali del prospetto, 1948 circa).
Risorse in rete Sull'edificio sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dal sito ufficiale del Liceo Galileo.
Codice SBAPSAE FI6069
ID univoco regionale 90480170809
Data creazione 14/11/2008
Data ultima modifica 24/05/2021
Data ultimo sopralluogo 01/02/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags stemma familiare, stemma civile, pietrino, lapide, iscrizione, tabernacolo.
Crediti Repertorio delle Architetture Civili di Firenze: Copyright © 2011 Palazzo Spinelli per l'Arte e il Restauro - Associazione No Profit; Copyright © 2011 Claudio Paolini
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