Scheda Loggia Rucellai

Repertorio delle Architetture Civili di Firenze
Quartiere Santa Maria Novella
Ubicazione Piazza de' Rucellai
Denominazione Loggia Rucellai
Altre denominazioni .
Affacci via della Vigna Nuova, via del Purgatorio 12
Proprietà Rucellai.
Architetti - Ingegneri Alberti Leon Battista, Guidotti Antonio, Foggini Giovanni Battista, Sanpaolesi Piero, Grassi Luciano, Del Greco Gastone.
Pittori - Scultori - Decoratori Nessun dato rilevato.
Uomini illustri Foggini Giovanni Battista.
Note storiche L'edificio, ortogonale al palazzo di famiglia e comunque del tutto indipendente da questo, è ricordato nello Zibaldone di Giovanni Rucellai come nato dalla donazione (1456) di Ugolino di Francesco Rucellai allo stesso Giovanni, "ricevente per nome di tutta la famiglia de' Rucellai", di una bottega appigionata a un legnaiolo, "perché vi si facci una loggia per onore della nostra famiglia, per adoperarla per la letizia e per le tristizie, e che ciascuno de' Rucellai possa murarla ed adornarla, quando tutti ne volessino concorrere alla spesa". La fabbrica fu poi eretta tra il 1463 e il 1466 su progetto di Leon Battista Alberti e, probabilmente, Giovanni Rucellai sostenne tutte le spese. Ignoto è il direttore dei lavori, anche se Walther Limburger (1910) segnala un manoscritto cinquecentesco dove è ricordato un certo Antonio del Migliorino Guidotti quale autore del modello della fabbrica. Nel 1466 qui si celebrarono le celebri nozze di Bernardo Rucellai, figlio di Giovanni, con Nannina de' Medici, sorella di Lorenzo il Magnifico. Si presenta con tre grandi arcate sottolineate da cornici scanalate, con emblemi familiari nella fascia dell'architrave. Le arcate furono murate nel 1677, quando lo spazio venne preso in affitto da Giovanni Battista Foggini per farne la sua bottega, con l'impegno "di fare, che il nuovo muro non venisse a levare, e ricoprire la forma, e vestigie di detto bel portico". Successivamente la loggia fu destinata ad altri usi, tra i quali quello di caffè e di ufficio postale. Un intervento di restauro alle decorazioni lapidee esterne è segnato nelle pagine di "Arte e Storia" del 1891. Nel 1933 è documentato il restauro del fronte su via della Vigna Nuova. Le arcate furono quindi riaperte nel 1963 e protette da vetrate, e l'intera fabbrica sottoposta a un integrale intervento di restauro su progetto dell'architetto Piero Sanpaolesi tra il 1963 e il 1964, quando fu nuovamente inaugurata e occupata dall'Ufficio Centrale di Informazioni Turistiche. Più in particolare, come sintetizzato nella scheda del catalogo della mostra internazionale del restauro monumentale di Venezia del 1964, le operazioni fondamentali condotte nell'occasione furono: "liberazione delle strutture di tamponamento fra le colonne, demolizione dei solai e divisori interni, tassellature varie ad archi e colonne. Indurimento chimico del pietrame a mezzo di imbibizione con fluosilicati di magnesio. Chiusura dello spazio interno con grandi luci di cristallo sostenute da una struttura in ferro arretrata rispetto al colonnato per la sua nuova destinazione ad ufficio". Un ulteriore intervento, promosso da Alberto Bruschi e diretto dagli architetti Luciano Grassi e Gastone Del Greco (finalizzato al suo impiego per attività espositive e antiquariali), interessò la struttura nel 1990-1991, quando la loggia fu data in affitto dalla famiglia Rucellai all'antiquario e editore Alberto Bruschi. Attualmente lo spazio è occupato da attività commerciali. La loggia appare nell'elenco redatto nel 1901 dalla Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti, quale edificio monumentale da considerare patrimonio artistico nazionale.
Bibliografia Bocchi-Cinelli 1677, p. 235; Del Bruno 1757, p. 86; Cambiagi 1765, p. 141; Cambiagi 1771, p. 156; Cambiagi 1781, p. 150; Thouar 1841, p. 356; Fantozzi 1842, pp. 575-576; Fantozzi 1843, p. 46, n. 76; Firenze 1845, p. 137; Formigli 1849, p. 125; Firenze 1850, p. 124; Burci 1875, pp. 169-170; Bigazzi 1886, p. 74; Elenco 1902, p. 249; Limburger 1910, n. 624; Garneri 1924, pp. 123-124, n. LXXVI; Allodoli-Jahn Rusconi 1950, p. 149; Thiem 1964, pp. 69-70, n. 23, tav. 39; Limburger-Fossi 1968, n. 624; Firenze 1974, p. 283; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, III, 1978, p. 283; Maffei 1990, p. 55; Zucconi 1995, p. 70, n. 83; Cesati 2005, II, p. 544; Cesati (Piazze) 2005, pp. 194-195; Firenze 2005, p. 277.
Approfondimenti Marco Lastri, Loggia de' Rucellai, e qual fosse l'uso di questi edifizi, in L'Osservatore fiorentino sugli edifizi della sua Patria, quarta edizione eseguita sopra quella del 1821 con aumenti e correzioni del Sig. Cav. Prof. Giuseppe Del Rosso, Firenze, Giuseppe Celli, 1831, V, pp. 78-82; La Loggia de' Rucellai, in "Arte e Storia", X, 1891, 6, p. 46; 2a mostra internazionale del restauro monumentale, catalogo della mostra (Venezia, palazzo Grassi, 25 maggio-25 giugno 1964) a cura di Marco Dezzi Bardeschi e Piero Sanpaolesi, Venezia, Stamperia di Venezia, 1964, p. 18, n. 42; F.W. Kent, The Rucellai family and its Loggia, in "Journal of the Warburg and Courtauld Institutes", 1972, 35, pp. 397-401; Domenico Taddei, Piazza Rucellai in Firenze, in "Studi e Documenti di Architettura", 1973, 3, pp. 11-40; Brenda Preyer, The Rucellai Loggia, in "Mitteilungen des Kunsthistorischen Institutes in Florenz", XXI, 1977, 2, pp. 183-198; Piero Bargellini, La Loggia dei Rucellai, Firenze, Alberto Bruschi, 1991.
Documentazione fotografica Archivi Alinari, Firenze: ACA-F-032972-0000 (veduta d'insieme con le arcate ancora tamponate); CAL-F-003921-0000, CAL-F-003922-0000 (due vedute d'insieme da diverse angolazioni, 1997). Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: 6818 (veduta d'insieme della loggia prima del cantiere che porterà alla riapertura delle arcate, 1963).
Risorse in rete Sull'edificio sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Loggia Rucellai su Wikipedia.
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 16/11/2008
Data ultima modifica 30/03/2021
Data ultimo sopralluogo 29/06/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags studio di artista, ufficio postale.
Crediti Repertorio delle Architetture Civili di Firenze: Copyright © 2011 Palazzo Spinelli per l'Arte e il Restauro - Associazione No Profit; Copyright © 2011 Claudio Paolini
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