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Quartiere Santo Spirito / Viali
Ubicazione Piazza della Calza
Denominazione Porta Romana
Altre denominazioni Porta a Piazza, porta a San Pier Gattolino
Affacci Piazzale di Porta Romana
Proprietà demanio dello Stato, Comune di Firenze.
Architetti - Ingegneri Orcagna (Andrea di Cione, d.), Zalaffi Ezio, Cini Giuseppe, Cestelli Claudio.
Pittori - Scultori - Decoratori Franciabigio (Francesco di Cristofano, d.).
Uomini illustri Nessun dato rilevato.
Note storiche La porta fu costruita tra il 1328 e il 1331 (si vuole su progetto di Andrea Orcagna) nell'ambito dei lavori all'ultima cerchia di mura, che qui si conservano per due lunghi tratti ancora collegati all'accesso alla cittā. Come la maggior parte delle altre porte cittadine fu ribassata nel Cinquecento per renderla meno vulnerabile ai cannoneggiamenti, ma non venne modificata con troniere per l'artiglieria pesante, vista la presa di Siena e quindi la scarsa possibilitā di attacchi da questa parte della cittā. E' la seconda per ampiezza dopo porta San Frediano e come quest'ultima conserva ancora i giganteschi battenti in legno presumibilmente originali, forniti di una fitta chiodatura. Lo stato attuale č quello determinato da un intervento degli anni trenta del Novecento (1938) promosso dal Comune e diretto dall'architetto Ezio Zalaffi (allora capo dell'Ufficio delle Belle Arti), quando il complesso fu definitivamente isolato da alcune costruzione che vi erano addossate (in particolare un piccolo fabbricato che ospitatava il corpo di guardia dei Vigili Ubani) e furono aperti nuove arcate nelle mura per favorire la viabilitā, ampliando parallelamente piazza della Calza. Alla fine degli anni novanta si intervenne sui grandi battenti lignei in quercia (almeno nella struttura da considerare originali), sempre per le cure dell'Ufficio Belle Arti del Comune di Firenze (impresa esecutrice David Sollazzini & Figli), su progetto dell'architetto Giuseppe Cini e direzione dei lavori dell'architetto Claudio Cestelli. Ai lati del grande fornice centrale, a guardare verso la campagna, sono due lapidi poste simmetricamente con lunghe iscrizioni in latino (giā sull'antiporto e qui trasferite nel Settecento), la prima in memoria del solenne ingresso in cittā del papa mediceo Leone X ("dopo ch'era stata abbattuta una parte di questo muro") durante il viaggio che lo avrebbe portato a incontrare a Bologna il re di Francia Francesco I (1515), la seconda posta dal granduca Cosimo de' Medici nel 1569 in ricordo della venuta dell'imperatore Carlo V, giunto a Firenze per creare Alessandro de' Medici duca della cittā e dargli in moglie la figlia Margherita (1536). Subito sopra sono due scudi, quello a destra frammentario, ambedue illeggibili. Si segnalano inoltre vari ferri da cavallo e da bandiera, di diverso disegno, forse in qualche caso antichi. All'interno del fornice, a sinistra in basso, č un cippo moderno che indica la distanza da piazza della Signoria in Km 1,570. Nella lunetta interna, come nella maggior parte delle altre antiche porte superstiti, a ribadire come il territorio fosse posto sotto la protezione della Vergine, č un affresco del primo Cinquecento (staccato negli anni settanta del Novecento e quindi restaurato e ricollocato nel 1992 su iniziativa del Fondo Ambiente Italiano con il contributo dell'Ente Cassa di Risparmio di Pisa) raffigurante la Madonna con il Bambino tra i santi Giovanni Battista, Zanobi, Pietro e Nicola da Tolentino, opera del Franciabigio. Sul lato che guarda alla cittā č una iscrizione con una disposizione del 1327 che riporta i dati sulle dimensioni che allora aveva la struttura (porta, mura, fosso, spianato e strade interna e esterna) accompagnata dal giglio di Firenze e dalla croce del Popolo. La porta appare nell'elenco redatto nel 1901 dalla Direzione Generale delle Antichitā e Belle Arti, quale edificio monumentale da considerare patrimonio artistico nazionale.
Bibliografia
dettaglio
Bocchi-Cinelli 1677, p. 124; Fantozzi 1842, pp. 658-659, n. 334; Fantozzi 1843, pp. 244-245, n. 608; Firenze 1845, p. 243; Formigli 1849, pp. 207-208; Firenze 1850, pp. 601-602; Bacciotti 1879-1886, III, 1886, p. 16; Bigazzi 1886, p. 157; Elenco 1902, p. 257; Limburger 1910, n. 614; Garneri 1924, p. 264, n. I; Limburger-Fossi 1968, n. 614; Bargellini-Guarnieri 1973, pp. 191-195; Firenze 1974, pp. 369-370; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, IV, 1978, pp. 168-169; Dezzi Bardeschi 1981, pp. 123-126; Marco Bini in Firenze 1992, pp. 46-47, n. 25; Zucconi 1995, p. 48, n. 43; Bertocci 1998, pp. 258-259, nn. 326-327; Carlo Francini in Quaderni di restauro 2000, pp. 53-55; Firenze 2005, p. 527; Invernizi 2007, I, p. 81, n. 60; II, pp. 374-375, nn. 335-336.
Approfondimenti Marco Lastri, Porta a S. Pier Gattolini ed ospiti celebri de' Fiorentini Leon X e Carlo V, in L'Osservatore fiorentino sugli edifizi della sua Patria, quarta edizione eseguita sopra quella del 1821 con aumenti e correzioni del Sig. Cav. Prof. Giuseppe Del Rosso, Firenze, Giuseppe Celli, 1831, XIII, pp. 3-10; Arnaldo Cocchi, Delle porte della cittā e degli affreschi dipinti sulle medesime, in Notizie storiche intorno antiche immagini di Nostra Donna che hanno culto in Firenze, Firenze, Giuseppe Pellas Editore, 1894, pp. 147-154; Importanti lavori in corso a Porta Romana, in "La Nazione", 28 gennaio 1938; I lavori per la sistemazione del piazzale di Porta Romana, in "La Nazione", 23 febbraio 1938; Antonio Fara, Giovanni Malanima, Michele Menduni, Recupero ambientale e funzionale del circuito dei viali di Giuseppe Poggi: una proposta organica, in "Bollettino Ingegneri", XLIV, 1997, 3, pp. 3- 8; Claudio Cestelli, Restauro del tratto di antiche mura cittadine da Porta Romana a Piazza Torquato Tasso, in Comune di Firenze, Ufficio Belle Arti, Quaderni di restauro. 2, Firenze, Tipografia del Comune di Firenze, 2000, pp. 28-30.
Documentazione fotografica Archivi Alinari, Firenze: FBQ-F-000772-0000 (veduta d'insieme dal lato esterno, 1870-1890); BGA-F-009538-0000 (veduta d'insieme dal lato esterno, 1890 circa); CAL-F-011185-0000, CAL-F-011186-0000, CAL-F-011187-0000 (vedute d'insieme dal lato esterno, 2002); CAL-F-010604-0000, CAL-F-010606-0000 (particolari del portone, 2002); CAL-F-010605-0000 (particolare di un ferro da cavallo, 2002). Archivi Scala, Bagno a Ripoli (Firenze): 0128907 (veduta d'insieme). Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: 4707, 4708, 4715, 12344, 126865, 126867, 130579 (vedute d'insieme riprese da piazza della Calza, 1937). Archivio fotografico SBAP, Firenze: 22979, 22980 (vedute d'insieme dai lati esterno e interno, 1961); 32668, 32669, 32670, 32671, 32672, 32673, 32674, 32675 (vedute d'insieme e particolari dai lati esterno e interno, 1966); 53021, 53022 (vedute d'insieme dai lati esterno e interno, 1970); 143869, 143870, 143871 (documentazione relativa alla caduta di materiale lapideo, 1987).
Risorse in rete Sulla porta sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Porta Romana (Firenze) su Wikipedia (con testi concessi dal presente sito in GFDL).
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 07/09/2010
Data ultima modifica 25/09/2021
Data ultimo sopralluogo 09/01/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags lapide, pittura, ferro da facciata.
Localizzazione
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