Home Il progetto Ricerca nel Repertorio Piante e Vedute Temi e Itinerari Indici Link Crediti Contatti
Ricerca nel Repertorio
Denominazione Modulo di ricerca
Ubicazione
Proprietà
Architetti - Ingegneri
Pittori - Scultori - Decoratori
Uomini illustri
Testo
Per ottimizzare la ricerca è consigliabile digitare una sola parola chiave per campo (es.: Bardi, anziché via de’ Bardi).
Per ulteriori suggerimenti si veda a:


Struttura della banca dati
 
Scheda Palazzo Davanzati Torna ai risultati della ricerca
Versione stampabile della scheda
Quartiere Santa Maria Novella
Ubicazione Via Porta Rossa 13
Denominazione Palazzo Davanzati
Altre denominazioni Museo dell'Antica Casa Fiorentina
Affacci .
Proprietà Davizzi, Bartolini Salimbeni, Davanzati, Orfei, Volpi, Bengujat, Cardazzo, The Spanish Art Gallery Ltd., Contini Bonacossi, demanio dello Stato (bene in uso alla P.A. Centrale).
Architetti - Ingegneri Barbacci Alfredo, Baldini Laura, Zeuli Fulvia, Valenti Cristina, Paolini Leonardo.
Pittori - Scultori - Decoratori Donatello (Donato de' Bardi, d.), Zanchi Silvio.
Uomini illustri Davanzati Bernardo, Papini Giovanni, Volpi Elia.
Note storiche Eretto verso la metà del Trecento dai Davizzi e già residenza degli Ufficiali della Decima (l'ufficio che raccoglieva le denunce delle proprietà private per l'applicazione delle tasse), il palazzo passò nel 1516 ai Bartolini , e da questi fu venduto nel 1578 a Bernardo Davanzati, famoso storico e letterato, la cui famiglia si estinse nel 1838. L'immobile fu poco dopo suddiviso in più quartieri e soffrì, oltre a svariate manomissioni, di un progressivo abbandono, fatta eccezione per alcuni interventi di restauro promossi attorno al 1884 dalla proprietà Orfei. Ai primi del Novecento lo stato di degrado dell'edificio è ben restituito da Giovanni Papini (che lo frequentava in quanto in parte affittato alla redazione della rivista "Il Leonardo") nelle pagine de Un uomo finito: "tutto sudicio e buio, colle scale mezze rovinate, i muri graffiati; i ballatoi murati a metà e il gran cortile pieno di svolte a sghembo, d'angoli pisciosi e di casse abbandonate". Nel 1904 fu acquistato dall'antiquario Elia Volpi che lo restaurò con complessi lavori durati cinque anni, esaltandone i caratteri propri della residenza trecentesca, arredandolo di conseguenza, in modo da costituire uno scenario adatto all'esposizione delle molte opere d'arte raccolte. Fu in questo periodo che vennero recuperate numerose decorazioni murali antiche, restaurate e integrate dal pittore Silvio Zanchi. Inaugurato nella sua nuova veste di galleria antiquaria nel 1910, per una serie di sfortune commerciali, fu venduto nel 1926 agli antiquari Vitale e Leopoldo Bengujat. Successivamente, "allo scoppio della seconda guerra mondiale, il palazzo, oramai di proprietà di un gruppo antiquario londinese, fu requisito e dato in gestione al Monte dei Paschi: fu adibito a ufficio di carte annonarie e di controllo dei consumi del Comune di Firenze; ufficio impianti elettrici delle Ferrovie dello Stato; Commissione provinciale di Censura. Alla fine della guerra il palazzo venne reso al proprietario e tramite il conte Alessandro Contini Bonacossi venne acquistato dallo Stato nel 1951" (Mazzino Fossi 1968). Destinato a ospitare il Museo dell'Antica Casa Fiorentina, inaugurato nel 1956, il palazzo conobbe nuovi restauri diretti da Alfredo Barbacci, ed ebbe un nuovo arredamento per le cure di Filippo Rossi e Luciano Berti, vedendo qui confluire dipinti, arredi e oggetti d'uso domestico dal Museo Nazionale del Bargello, dalle Gallerie fiorentine e da donazioni di privati. A causa di gravi dissesti alla struttura il museo è stato chiuso nel 1995 e la fabbrica interessata da un complesso intervento di consolidamento diretto dall'architetto Laura Baldini e quindi da Fulvia Zeuli e Cristina Valenti con la consulenza dell'ingegnere Leonardo Paolini, fino alla progressiva riapertura degli ambienti a partire dal 2007 fino al giugno 2009. Il fronte della fabbrica si presenta stretto e alto, segnato al piano terreno bugnato da tre ampi fornici, e ai tre piani superiori da cinque assi di finestre centinate. In alto è una grande loggia (del Cinquecento) coperta da un tetto molto sporgente. Sempre del Cinquecento è il grande scudo con arme dei Davanzati posto al centro della facciata (già supposto dalla tradizione come quattrocentesco e ricondotto all'arte di Donatello). Nell'insieme, nonostante i molti rimaneggiamenti, il palazzo rimane un esempio tra i più significativi delle dimore signorili fiorentine del Trecento, anche grazie ai serramenti, alle campanelle da cavallo e ai ferri di stanga, ovviamente frutto delle integrazioni moderne e comunque più che plausibili. Oltrepassati i fornici si accede a un vasto atrio, diviso nella larghezza in tre campate con volte a crociera, nelle quali, in corrispondenza degli accessi, sono piombatoi di difesa. Alle pareti si conservano affreschi con le armi dei Davizzi. Oltre questo ambiente è il cortile, non ampio ma decisamente pittoresco, con portico su due lati, a slanciati pilastri ottagonali (con bei capitelli a fogliami e uno figurato) e con volte a crociera, trecentesco. I fronti interni che vi si affacciano mostrano scale a sbalzo che collegano i quattro piani del palazzo, con ballatoi sorretti da mensoloni, l'ultimo in legno. Lo stemma quattrocentesco di Giuliano Davanzati posto sul pilastro di fronte all'ingresso, con le insegne papali, proviene da un'ulteriore casa che la famiglia aveva davanti a questa residenza. Per notizie sui molti ambienti dislocati ai piani, ricchi di decorazioni parietali (alcune di assoluto interesse, come nel caso della sala dei Pappagalli e della camera della Castellana di Vergi) e di ricchi soffitti lignei dipinti, si rimanda ai molti studi indicati in calce a questa nota. Il palazzo appare nell'elenco redatto nel 1901 dalla Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti, quale edificio monumentale da considerare patrimonio artistico nazionale, ed è tutelato da vincolo architettonico dal 1909.
Bibliografia
dettaglio
Fantozzi 1842, p. 581; Fantozzi 1843, p. 57, n. 107; Firenze 1850, p. 159; Illustratore fiorentino 1880, pp. 80-82; Bacciotti 1879-1886, III, 1886, p. 462-463; Stegmann-Geymüller 1885-1908, X, tav. 16; Carocci 1897, p. 40; Elenco 1902, p. 249; Ross 1905, p. 87; Limburger 1910, n. 226; Garneri 1924, pp. 83-84, n. XLVI; Chierici 1952-1957, I, 1952, pp. 44-45; Limburger-Fossi 1968, n. 226; Palazzi 1972, pp. 70-71, n. 117; Firenze 1974, pp. 298-301; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, I, 1977, pp. 294-295; Dezzi Bardeschi 1981, pp. 86-89; Stefano Bertocci in Firenze 1992, p. 53, n. 30; Cozzi-Carapelli 1993, p. 117; Zucconi 1995, p. 51, n. 50; Cesati 2005, I, pp. 205-206; II, p. 507; Cesati (Piazze) 2005, pp. 66-67; Firenze 2005, pp. 245-246; Adsi 2009/1, pp. 30-32; Fantozzi Micali-Lolli 2016, p. 90.
Approfondimenti "Ricordi di Architettura. Raccolta di ricordi d'arte antica e moderna e di misurazione di monumenti", VI, 1883, fasc. X, tav. III (Palazzo Davanzati. Veduta del cortile); Palazzo Davanzati, in "Arte e Storia", III, 1884, 26, pp. 207-208; Guido Carocci, Palazzo Davanzati. Ricordi storici, Firenze, Cenniniana, 1910; M. Foresi, La palingenesi del Palazzo Davanzati, in "Natura e Arte", XIX, 1910, 16, pp. 223-232; A.J. Rusconi, Le Palais Davanzati, in "Les Arts", X, 1911, 116, pp. 2-32; W. Bombe, Una casa medievale fiorentina. Il Palazzo Davizzi Davanzati, in "Vita d'Arte", IV, 1911, 47, pp. 147-167; L.C. Rosenberg, The Davanzati Palace Florence Italy. A restored palace of the fourteenth century, New York, 1922; Luciano Berti, Palazzo Davanzati e il Museo dell'antica casa fiorentina, Arnaud, 1958; Una casa fiorentina del Trecento: Palazzo Davanzati, in "Antichità Viva", I, 1962, 7, pp. 34-47; Claudio Savolini, The Palazzo Davanzati, in "Apollo", LXXXI, 1965, pp. 302-305; Il museo di Palazzo Davanzati a Firenze, a cura di Luciano Berti, Milano, Electa, 1971; Palazzo Davanzati. Museo della Casa Fiorentina Antica, a cura di Maria Fossi Todorow, Firenze, Becocci, 1979; Roberta Ferrazza, Palazzo Davanzati: Elia Volpi e Leopoldo Bengujat, in "Antichità Viva", XXIV, 1985, 5-6, pp. 62-68; Maribel Königer, Die profanen Fresken des Palazzo Davanzati in Florenz: private Repräsentation zur Zeit der internationalen Gotik, in "Mitteilungen des Kunsthistorischen Institutes in Florenz", XXXIV, 1990, 3, pp. 245-278; Roberta Ferrazza, Palazzo Davanzati e le collezioni di Elia Volpi, Firenze, Centro Di, 1993; Gemma Landolfi, I 'trionfi' petrarcheschi di palazzo Davanzati: un esercizio di lettura iconografica, in "Antichità Viva", XXXII, 1993, 1, pp. 5-7; Stefano Carovani, La casa fiorentina del Trecento. Palazzo Davanzati, collezioni e ricostruzione multimediale, tesi di laurea, Firenze, Università degli Studi, anno accademico 1997/98; Eugenio Donato, Andrea Vanni Desideri, Palazzo Davanzati (Firenze) tra storia e restauro, in "Archeologia dell'Architettura", VI, 2001 (2002), pp. 133-145; Marco Ferri, La più antica casa fiorentina, in "MCM", 2007, 78, pp. 30-32; Mara Amorevoli, La dimora fiorentina nuova di zecca, in "La Repubblica", 12 giugno 2009; Palazzo Davanzati. Una dimora medioevale fiorentina, a cura di Maria Grazia Vaccari, testi di Rosanna Caterina Proto Pisani, Firenze, Giunti, 2011; Museo di Palazzo Davanzati. Guida alla visita del museo, a cura di Rosanna Caterina Proto Pisani e Maria Grazia Vaccari, Firenze, Polistampa, 2011; Cristina Acidini, Maria Grazia Vaccari, Palazzo Davanzati. La storia del palazzo nelle immagini del Novecento, Firenze, Polistampa, 2011; 1916- 1956- 2016 Dall'asta al Museo. Elia Volpi e Palazzo Davanzati nel collezionismo pubblico e privato del Novecento, a cura di Brunella Teodori e Jennifer Celani, Firenze, Polistampa, 2017; Palazzo Davanzati e Firenze, a cura di Brunella Teodori, Firenze, Edifir, 2017.
Documentazione fotografica Archivi Alinari, Firenze: BGA-F-003755-0000 (esterno, 1890 circa); BGA-F-008547-0000 (particolare dello stemma della facciata, 1890 circa); ADA-F-040427-0000 (esterno, 1940 circa); SEA-S-F11984-0001, esterno, 1984); CAL-F-004498-0000 (esterno con ponteggi, 1996); si segnalano inoltre le numerose fotografie del cortile e degli spazi interni nei diversi allestimenti documentati dalle campagne fotografiche del 1915-1920, 1920-1930 e 1961. Archivi Scala, Bagno a Ripoli (Firenze): 0048218 (veduta d'insieme del prospetto); 0017396, 0017470, 0052644, 0052672, 0052692, 0052693 (vedute d'insieme e scorci del cortile); 0070361 (particolare del capitello di un pilastro del cortile); 0045465, 0045467, 0045472, 0047132, 0052678, 0052679, 0052686, 0052688, 0052674, 0052709, 0052716, 0052717, 0070366 (vedute delle sale interne con l'allestimento museale). Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: veduta d'insieme del prospetto del palazzo, 1060 ca.); 9533, 61037 (veduta del chiasso tra il palazzo Davanzati e la casa Del Bene con particolare di ambedue i prospetti, 1971).
Risorse in rete Sull'edificio sono vari file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Palazzo Davanzati su Wikipedia. Si segnalano inoltre i materiali resi disponibili nel sito della Soprintendenza ai Monumenti (Sbapsae per le province di Firenze Pistoia e Prato) nella sezione 'Archivio restauri beni architettonici', con note relative al cantiere 1993-2004.
Codice SBAPSAE FI1082
ID univoco regionale 90480170064
Data creazione 23/11/2008
Data ultima modifica 31/01/2021
Data ultimo sopralluogo 02/04/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags Campo in corso di revisione.
Localizzazione
Contatti note tecniche e legali
 
Copyright © 2011 - 2021 Palazzo Spinelli - Associazione No Profit
Copyright © 2011 - 2021 Claudio Paolini