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Scheda Edificio del cinema teatro Alfieri Torna ai risultati della ricerca
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Quartiere Santa Croce
Ubicazione Via dell'Ulivo 6
Denominazione Edificio del cinema teatro Alfieri
Altre denominazioni Teatro Coletti, teatro di via del Giardino, teatro dell'Accademia dei Risoluti, teatro di Santa Maria, teatro Alfieri, Alfieri Atelier, Spazio Alfieri
Affacci .
Proprietà Comune di Firenze.
Architetti - Ingegneri Sgrilli Luigi, Bellini Vittorio, Calderini Giuseppe Carlo, Francolini Felice, Martini Guido.
Pittori - Scultori - Decoratori Nessun dato rilevato.
Uomini illustri Nessun dato rilevato.
Note storiche L'edificio ricorda nella denominazione l'antico teatro (già teatro di Santa Maria e quindi dal 1828 Alfieri in onore del tragediografo che qui aveva assistito a una messa in scena del suo Saul) che sorgeva in quest'area e che fu demolito attorno al 1934 nell'ambito del progetto di 'risanamento' del quartiere. Si trattava di un locale già documentato a questo uso nella prima metà del Settecento (1714) e gestito dal 1746 dall'Accademia dei Risoluti che aveva sede nel vicino palazzo Pascolutti Giani (si veda a via Pietrapiana 18), più volte ampliato e rinnovato con interventi degli architetti Luigi Sgrilli (1789), Vittorio Bellini (1828), Giuseppe Carlo Calderini (1872) e quindi Felice Francolini (1882). Così lo descrive Francesco Formigli (1849) documentandolo dopo i lavori di Vittorio Bellini: "Nell'anno 1828 si decise l'accademia di abbellir nuovamente questo locale in tutte le sue parti, e si può dire francamente ch'essa ne fece nuova ricostruzione. Ne affidò l'esecuzione all'architetto Vittorio Bellini il quale lo ingrandì nella larghezza e nella lunghezza; furono in conseguenza aumentati i palchi e fu aggiunto un magnifico salone da ballo oltre parecchie stanze. Ricchi d'oro e di stucchi si veggono i parapetti e i divisori de' palchi non meno che il cornicione e la bocca dell'opera. Nuovi pure sono i sedili degli spettatori". Ancora nel 1896 l'ingegnere Guido Martini lo rinnovò integralmente, ma attorno 1934, come già accennato, fu chiuso e demolito. Particolarmente vocato grazie all'ottima acustica all'esibizione di cantanti, nonostante il favore accordatogli soprattutto da una clientela popolare, il teatro era stato d'altra parte messo in crisi dall'apertura del vicino teatro Pagliano (teatro Verdi), che, oltre a rivolgersi alla stessa utenza grazie ai costi oltremodo contenuti dei biglietti, era stato capace di rinnovare in modo più incisivo la propria programmazione. L'attuale struttura è frutto di un intervento databile tra gli anni Cinquanta e Sessanta. Destinata a sala cinematografica (e in particolare a una programmazione d'essai) con la denominazione di Alfieri Atelier, ha cessato l'attività nel 2007. Dopo una serie di interventi di adeguamento strutturale e restyling (curato dall'Istituto Europeo di Design di Firenze) il locale è stato riaperto nel settembre del 2013 sotto la nuova denominazione di Spazio Alfieri, proponendosi essenzialmente come luogo di incontro e centro culturale e comunque mantenendo la destinazione a proiezioni cinematografiche e rappresentazioni teatrali.
Bibliografia
dettaglio
Fantozzi 1842, p. 296; Fantozzi 1843, p. 212, n. 516; Firenze 1845, pp. 189-190; Formigli 1849, pp. 164-165; Firenze 1850, pp. 383-384; Limburger 1910, n. 22; Limburger-Fossi 1968, n. 22; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, III, 1978, p. 103.
Approfondimenti Ragguaglio sulla ricostruzione dell'I. e R. già detto teatro di S. Maria e riaperto sotto il nuovo nome di teatro Alfieri, Firenze, Stamperia del Giglio, 1828; Ubaldo Mussi, Notizie e ricerche storiche sul R. Teatro Alfieri di Firenze, Firenze, Tipografia Elzeviriana, 1896; Yorickson, I teatri di prosa, in Firenze d'oggi, Firenze, tipografia Ariani, 1896, pp. 72-82; Arnaldo Bruno, Il Teatro Alfieri in Firenze, in "Rivista Teatrale Italiana", 1914; Luigi Zangheri, in La Toscana dei Lorena nelle mappe dell'Archivio di Stato di Praga, catalogo della mostra (Firenze, Archivio di Stato, maggio-luglio 1991), Firenze, Edifir, 1991, pp. 164-165; Maria Alberti, Teatro Alfieri, in I teatri storici della Toscana, censimento documentario e architettonico a cura di Elvira Garbero Zorzi e Luigi Zangheri, Venezia, Marsilio, 2000, pp. 165-182; Alfieri, il restauro pasticcio, in "Corriere Fiorentino", 16 novembre 2012; Giorgio Venturi, Bianco e Nero, ovvero I cari estinti, Firenze, Magna Charta per Dischi Fenice, 2016, pp. 11-12.
Documentazione fotografica Campo in corso di revisione.
Risorse in rete Sull'edificio sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Teatro Alfieri su Wikipedia (con testi concessi dal presente sito in GFDL).
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 30/01/2010
Data ultima modifica 18/04/2020
Data ultimo sopralluogo 02/03/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags teatro, cinema.
Localizzazione
Contatti note tecniche e legali
 
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