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Scheda Edificio del teatro Goldoni Torna ai risultati della ricerca
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Quartiere Santo Spirito
Ubicazione Via di Santa Maria 15
Denominazione Edificio del teatro Goldoni
Altre denominazioni Teatro di Annalena, Délices Goldoni, Goldonetta, Saloncino Goldoni
Affacci .
Proprietà Gargani, Modigliani, Fera.
Architetti - Ingegneri Del Rosso Giuseppe, Castinelli Rodolfo, Coppedè Adolfo, Gizdulich Riccardo, Cini Giuseppe, Verni Nilo, Useli Sandro, Moreno Patrizia.
Pittori - Scultori - Decoratori Falchinetti Luigi.
Uomini illustri Nessun dato rilevato.
Note storiche L'edificio sorge sui terreni dove, verso il 1441, aveva trovato sede il monastero di San Vincenzo d'Annalena, fondato a ridosso della seconda cerchia di mura da Anna Elena, figlia del conte Galeotto Malatesta. Tali terreni furono in buona parte acquistati ai primi dell'Ottocento (1807) da Luigi Gargani, impresario e costruttore edile, per edificarvi (a parziale sostituzione dell'antico convento) un teatro così come un'arena estiva e una sala per feste mondane, vista la mancanza di tali strutture nella zona e vista la posizione privilegiata in prossimità di palazzo Pitti e della sua corte. Presto considerato il teatro di corte (con un palco particolare riservato ai granduchi), l'edificio fu inaugurato alla presenza di Ferdinando III il 7 aprile 1817, con due spettacoli, uno comico e uno da ballo. Autore del progetto fu l'architetto Giuseppe Del Rosso: il teatro, adeguato al gusto neoclassico allora imperante, aveva 80 palchi e poteva contenere 1600 persone. Negli anni successivi (dopo l'apertura dell'Arena su via de' Serragli, si veda) la struttura fu arricchita di vari ambienti per la conversazione e le feste (tra questi la così detta 'Goldonetta', realizzata nel 1818 su progetto dell'architetto pisano Rodolfo Castinelli) e di una sala privata per il granduca (la letteratura riferisce anche di un ipotetico percorso sotterraneo di collegamento tra il palazzo Pitti e il palco). Con la perdita della corte, il teatro conobbe alterne fortune e momenti più o meno lunghi di chiusura, fino a che il 10 febbraio 1914 venne nuovamente inaugurato al termine di un intervento di risistemazione dovuto all'architetto Adolfo Coppedè. Chiuso dal 1925 al 1954 (quando fu utilizzato come ricovero per gli sfollati) conobbe una nuova breve stagione di attività negli anni successivi al 1954, quindi è stato per lo più impiegato come circolo ricreativo. Negli anni sessanta, quando fu avanzata una proposta di restauro del teatro e di riqualificazione a fini culturali dell'intero complesso (teatro, arena e giardino d'Annalena), lo stato di conservazione della sala era indicato come buono. Tra il 1977 e il 1978 la struttura fu interessata da un intervento di consolidamento delle strutture su progetto dell'architetto Riccardo Gizdulich (direzione lavori dell'architetto Nilo Verni, impresa esecutrice Calosi & Del Mastio), dopo il quale i lavori furono interrotti per mancanza di fondi. Ripresi nel 1985 (sempre su progetto di Riccardo Gizdulich ma con la collaborazione e la direzione dei lavori dell'architetto Giuseppe Cini) hanno interessato gli impianti tecnologici e di sicurezza, il consolidamento della copertura soprastante il palcoscenico e infine il restauro di tutte le superfici decorate, compreso l'originale sipario storico, opera del pittore Luigi Falchinetti (si veda la documentazione dei lavori in Quaderni di restauro 2000). Il teatro è stato nuovamente inaugurato alla presenza del Sindaco e a cura del Teatro Comunale di Firenze il 10 marzo 1998 con L'Orfeo di Monteverdi per la regia di Luca Ronconi. Nel 2003, su progetto degli architetti Sandro Useli e Patrizia Moreno, è stata restaurata anche la 'Goldonetta' o 'Saloncino Goldoni'. "La facciata principale, su via Santa Maria, non presenta particolari elementi monumentali forse anche in considerazione del preesistente tessuto edilizio riutilizzato: il lato minore del volume antistante la sala, all'esterno, risulta diviso dalle cornici marcapiano in tre fasce orizzontali. Quella inferiore è caratterizzata dal portone d'ingresso coperto da una modesta tettoia in ferro vetro, quella centrale dalla scritta 'Teatro Goldoni' con tre fiaccole metalliche simbolo dell'Accademia dei ravvivati, e infine quella superiore da una grande finestra di foggia neoclassica che riproduce le forme del lunettone" (Mario Bencivenni). Si veda anche all'Arena Goldoni in via de' Serragli 107.
Bibliografia
dettaglio
Firenze 1828, pp. 207-208; Fantozzi 1842, p. 696, n. 345; Fantozzi 1843, pp. 257-258, n. 646; Firenze 1845, pp. 243-244; Formigli 1849, p. 208; Firenze 1850, pp. 606-607; Bacciotti 1879-1886, III, 1886, pp. 486-487; Limburger 1910, n. 335; Illustratore fiorentino (1914) 1913, p. 16; Garneri 1924, p. 290, n. II; Barfucci 1958, p. 234; Fanelli 1973, I, p. 377; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, II, 1977, p. 211; Fantozzi Micali-Roselli 1980, pp. 260-261; Giuseppe Cini in Quaderni di restauro 2000, pp. 48-50; Cesati 2005, II, p. 594; Fantozzi Micali-Lolli 2016, pp. 204-205.
Approfondimenti Odoardo Reali, Giancarlo Rossi, Virginia Stefanelli, Il Teatro Goldoni a Firenze, in "Bollettino degli Ingegneri", XV, 1967, 10, pp. 3-17; Un gioiello dimenticato, in "La Nazione", 20 dicembre 1972; Il teatro Goldoni non è un gioiello dimenticato, in "La Nazione", 21 dicembre 1972; Osanna Fantozzi Micali, Politeama e arene in Firenze capitale, in Architettura in Toscana dal periodo napoleonico allo stato unitario, atti del convegno di studi (Firenze, Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux, 17-18 maggio 1976) a cura di Gabriella Orefice, Firenze, Uniedit, 1978, pp. 71-78; Pietro Roselli, Giuseppina Carla Romby, Osanna Fantozzi Micali, I teatri di Firenze, Firenze, Bonechi, 1978, pp. 206-209; Mario Bencivenni, Teatro Goldoni, in I teatri storici della Toscana, censimento documentario e architettonico a cura di Elvira Garbero Zorzi e Luigi Zangheri, Venezia, Marsilio, 2000, pp. 223-236; Rita Panattoni, Rodolfo Castinelli (1791-1859) architetto e ingegnere negli anni del Risorgimento. Progetti e realizzazioni per committenti privati, Ospedaletto (Pisa), Pacini editore, 2004; Maurizio De Vita, Restauro del Saloncino Goldoni (Giuseppe Cini, Patrizia Moreno, Sandro Useli), in "Opere. Rivista toscana di architettura", III, 2005, 9, pp. 52-57; Daniele Gualandi, Teatro Goldoni: il restauro del lampadario storico, in Comune di Firenze, Ufficio Belle Arti. Cento anni di restauro a Firenze, catalogo della mostra (Firenze, Sala d'Arme di Palazzo Vecchio, 11-22 gennaio 2008), Firenze, Polistampa, 2007, pp. 235-236; Sandro Useli, La 'Goldonetta': il saloncino delle feste de 'Le delices Goldoni' in Comune di Firenze, Ufficio Belle Arti. Cento anni di restauro a Firenze, catalogo della mostra (Firenze, Sala d'Arme di Palazzo Vecchio, 11-22 gennaio 2008), Firenze, Polistampa, 2007, pp. 231-234; Maurizio De Vita, Architetture nel tempo. Dialoghi della materia, nel restauro, Firenze, Firenze University Press, 2015, pp. 168-177 (Saloncino Goldoni); Angiolo Pucci, I giardini di Firenze, IV, Giardini e orti privati della città, a cura di Mario Bencivenni e Massimo de Vico Fallani, Firenze, Leo S. Olschki, 2017, pp. 462-469.
Documentazione fotografica Archivio fotografico SBAP, Firenze: 47662, 47663 (vedute d'insieme del prospetto, 1969); 47664, 47665, 47666, 47667, 47668, 47747, 47748, 47749, 47750, 47751, 47752, 47753, 47754, 47755, 47756, 47757, 47758 (documentazione relativa alla sala e agli altri spazi interni, 1969).
Risorse in rete Sull'edificio sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Teatri di Firenze su Wikipedia.
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 31/10/2008
Data ultima modifica 05/10/2020
Data ultimo sopralluogo 20/07/2015
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags teatro.
Localizzazione
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