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Scheda Loggia de' Tornaquinci Torna ai risultati della ricerca
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Quartiere Santa Maria Novella
Ubicazione Via de' Tornabuoni 76r
Denominazione Loggia de' Tornaquinci
Altre denominazioni .
Affacci via de' Corsi 11r
Proprietà Tornaquinci, Tornabuoni, Ridolfi, Altemps, Medici, Corsi, Corsi Salviati, Arconati Visconti, Banca Commerciale Italiana, Banca Intesa, Fratini.
Architetti - Ingegneri Cigoli (Lodovico Cardi, d.), Cecchi Danilo.
Pittori - Scultori - Decoratori Nessun dato rilevato.
Uomini illustri Nessun dato rilevato.
Note storiche La struttura è parte del palazzo Tornabuoni Corsi (al quale si rimanda per ulteriori notizie relative all'intero complesso) e tuttavia se ne distingue, in quanto ricostruzione della più antica fabbrica che sorgeva dalla parte opposta di via de' Tornabuoni, in angolo con via degli Strozzi. Su questo canto, detto dei Tornaquinci, era infatti un'antica loggia che, quando i Corsi nel 1607 presero per via ereditaria possesso del palazzo, fu ricostruita su progetto di Lodovico Cardi Cigoli (1608). Nel 1864 il Comune, nell'ambito degli interventi di rettificazione di alcune strade (opere che sarebbero diventate provvidenziali per adeguare la città al ruolo di Capitale d'Italia), intervenne sia su via de' Tornabuoni sia su via degli Strozzi, espropriando e abbattendo una parte del palazzo e facendone arretrare le facciate per una profondità di sei metri e mezzo: nel corso di tali lavori questa loggia, della quale si riconobbe il rilievo artistico, fu smontata e ricostruita nella collocazione attuale, a fianco della chiesa di San Gaetano, non senza alcuni significativi cambiamenti, ovvero non senza intervenire sugli elementi che volutamente trasgredivano i dettami della tradizione rinascimentale: "i balaustri del terrazzo vennero capovolti, cioè rimontati con il rigonfiamento in basso, mentre la posizione invertita - che dovette apparire inusitata - derivava sicuramente dal disegno dell'artista, poiché balaustri della stessa foggia si incontrano nei progetti per il portale del palazzo Giraud-Torlonia, per non dire quanto comuni fossero già attraverso l'uso che ne faceva il Buontalenti. Il timpano spezzato del portoncino sotto la loggia era simile a quello della porta buontalentinana delle Suppliche agli Uffizi e oggi, invece, i segmenti sono ricomposti o forse rifatti secondo un modello più usuale" (Gambuti). Attualmente (e questo in ossequio a quanto documentano rilievi e fotografie precedenti alla ricostruzione) la loggia propone un prospetto principale in asse con la facciata del palazzo, caratterizzato da una arcata a serliana inquadrata da lesene a bugnato, mentre il lato secondario presenta un arco semplice con simili lesene. Una trabeazione con fregio di triglifi alternati a scudi corre nella zona superiore dei due lati; al di sopra, sostenuto da mensole, è un terrazzo balaustrato in forte aggetto rispetto al piano delle facciate. Sopra l'architrave che è sotto la loggia si trova un busto in marmo con il ritratto di Bardo Corsi, committente dell'opera. Per quanto riguarda gli scudi presenti nel fregio, questi ostentano le armi delle famiglie della consorteria: Tornaquinci (inquartato d'oro e di verde), Tornabuoni (inquartato decussato d'oro e di verde, al leone dell'uno nell'altro, caricato dello scudetto del Popolo fiorentino), Popoleschi (d'argento, alla croce di rosso), Giachinotti (inquartato d'oro e di verde, a quattro conchiglie dell'uno nell'altro, e alla rotella d'argento caricata di una croce di rosso, attraversante in cuore), e altri. Nell'ambiente che si apre all'interno della loggia ha avuto sede uno dei negozi della storica azienda Pineider, dal 1774 in piazza della Signoria e dal 1867 anche in via Tornabuoni, prima in un negozio attiguo all'attuale Procacci, poi sotto questa loggia, con gli ambienti ristrutturati a boutique per la vendita di oggettistica da regalo su progetto dell'architetto Danilo Cecchi (1994).
Bibliografia
dettaglio
Bocchi-Cinelli 1677, pp. 207, 576; Ruggieri 1722-1728, I, 1722, tavv. 38-39; Zocchi 1744, tav. XII; Del Bruno 1757, p. 88; Cambiagi 1765, p. 144; Cambiagi 1771, p. 158; Cambiagi 1781, p. 153; Thouar 1841, p. 382; Fantozzi 1842, pp. 532-533, n. 253; Fantozzi 1843, p. 50, n. 89; Stegmann-Geymüller 1885-1908, II, p. 24; Carocci 1897, p. 47; Ross 1905, p. 77; Limburger 1910, n. 205; Limburger-Fossi 1968, n. 205; Ginori Lisci 1972, I, pp. 223-231; Palazzi 1972, p. 122, nn. 225-226; Firenze 1974, p. 283; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, I, 1977, p. 268; IV, 1978, p. 190-191; Dezzi Bardeschi 1981, pp. 91, 98-99; Zocchi-Mason 1981, pp. 54-55; Firenze 2005, pp. 259-260; Oronzo Brunetti in Atlante del Barocco 2007, p. 410, n. 87.
Approfondimenti Alessandro Gambuti, Lodovico Cigoli architetto, in "Studi e Documenti di Architettura", 1973, 2, pp. 37-136, pp. 111-114 (La Loggetta dei Tornaquinci); Miranda Ferrara, Palazzo de' Tornabuoni, in Miranda Ferrara, Francesco Quinterio, Michelozzo di Bartolomeo, Firenze, Salimbeni, 1984, pp. 375-377; Virgilio Buoncristiani, Agostino Ciampelli a Palazzo Corsi, Firenze, Banca Commerciale Italiana, 1986; Francesco Gurrieri, Il palazzo Tornabuoni Corsi, sede a Firenze della Banca Commerciale Italiana, Firenze, Edizioni Medicea, 1992; Emanuele Barletti, La Loggia Tornaquinci a Firenze, in "Mitteilungen des Kunsthistorischen Institutes in Florenz", XXXVII, 1993, 2/3, pp. 409-432; Alessandra Marino, Claudio Paolini, Via de' Tornabuoni. I palazzi, Firenze, Polistampa 2014, pp. 79-80 (Loggia de' Tornaquinci).
Documentazione fotografica Archivi Alinari, Firenze: PDC-F-004486-0000, (veduta di scorcio di via Tornabuoni, con sul fondo la loggetta del palazzo in angolo con via degli Strozzi prima dei lavori di rettificazione, 1850-1855).
Risorse in rete Sull'edificio sono vari file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Palazzo Tornabuoni su Wikipedia.
Codice SBAPSAE FI0202
ID univoco regionale 90480170271
Data creazione 18/06/2009
Data ultima modifica 05/10/2020
Data ultimo sopralluogo 20/07/2015
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags scultura, busto, stemma familiare.
Localizzazione
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