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Scheda Padiglione Spadolini (Fortezza da Basso) Torna ai risultati della ricerca
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Quartiere Santa Maria Novella / Viali
Ubicazione Viale Filippo Strozzi
Denominazione Padiglione Spadolini (Fortezza da Basso)
Altre denominazioni .
Affacci .
Proprietà Provincia di Firenze, Comune di Firenze.
Architetti - Ingegneri Spadolini Pierluigi, Fagnoni Pier Guido.
Pittori - Scultori - Decoratori Nessun dato rilevato.
Uomini illustri Nessun dato rilevato.
Note storiche Il padiglione si trova entro la cinquecentesca Fortezza da Basso (si veda) e fu costruito con elementi prefabbricati tra il 1974 e il 1976 su progetto e direzione dei lavori di Pierluigi Spadolini, per dotare quello che oramai si era definito come il polo fieristico di Firenze di spazi moderni, attrezzati e flessibili per manifestazioni ed eventi. Il problema del difficile inserimento di una nuova struttura all'interno di un'area fortemente storicizzata fu affrontato con la realizzazione di un edificio di struttura elementare che, nonostante la notevole estensione (circa 21.000 mq totali), presentava un solo piano fuori terra, essendo quello di maggiore estensione completamente interrato. Nel 1986, tuttavia, per aumentare le potenzialità della struttura, il padiglione fu soprelevato su progetto dell'architetto Pier Guido Fagnoni, aggiungendo circa 9.000 mq di superficie espositiva. "Esternamente i tre piani presentano accessi completamente indipendenti in modo da poter essere utilizzati contemporaneamente per manifestazioni diverse. Due rampe simmetriche, innestate sui lati lunghi, collegano il piazzale alla copertura a terrazza che perimetra il volume prismatico vetrato dell'ultimo piano. Al centro dell'edificio è sistemata una scala su pianta quadrata che mette in comunicazione diretta le piastre continue dei piani, delimitando un'ampia corte interna. A questa si aggiungono una serie di scale laterali, normali e mobili, che nel complesso garantiscono una circolazione fluida e la possibilità di avere manifestazioni diverse contemporaneamente ai vari piani. Tutta la costruzione risponde ai criteri della produzione industriale ed è realizzata con struttura in acciaio costituita da un tipo di pilastri e due diversi tipi di travi con campate di metri 10 x 10 (...). Gli elementi sono fissati tra loro attraverso sistemi di montaggio reversibili che ne permettono il recupero quasi totale. La stereometria semplice e modulare si risolve in un volume elementare la cui caratterizzazione architettonica è affidata alla ricerca condotta sui materiali delle superfici verticali e orizzontali e sul design dei componenti, studiati in modo da risultare in un numero limitatissimo di tipi. Le superfici verticali sono interamente rivestite in alluminio anodizzato bruno, modellato a profonde doghe orizzontali la cui altezza deriva dalla misura dello scalino. Il rivestimento gira lungo tutto il perimetro esterno dell'edificio e nella scala centrale accentuando l'orizzontalità del volume e mascherando con il forte chiaroscuro delle doghe il carattere di provvisorietà della costruzione. Le superfici orizzontali esterne sono invece risolte con elementi prefabbricati in cemento con ciottoli affogati di colore bianco e verde, ancorati alle strutture portanti del fabbricato per mezzo di bulloni. Tre sono quindi i grandi temi architettonici, quanto mai attuali, affrontati e risolti in questa realizzazione: il rapporto culturale con le preesistenze storiche, l'impiego della tecnologia più avanzata nell'architettura contemporanea e quello del rapporto tra architettura permanente ed effimera nella tematica progettuale di oggi" (dal sito Architetture del 900).
Bibliografia
dettaglio
Firenze 2005, pp. 511-512; Aleardi-Marcetti 2011, pp. 82-83, n. FI59.
Approfondimenti Artigianato, malcostume e il gioco dell'oca, in "Casabella", 1972, 370, p. 8; Fortezza da Basso a Firenze: questione aperta, in "Casabella", 1978, 42, p. 3; E. Ghellini Sargenti, Edificio per Mostre nella Fortezza da Basso a Firenze, in "Industria delle Costruzioni", 1978, 81/82, pp. 17-36; Ugo La Pietra, Nella Fortezza di Firenze: a demountable building for exibition, in "Domus", 1978, 586, pp. 32-35; Paolo Portoghesi, Ricerca progettuale sulla Fortezza da Basso, in "Il Governo", 1983, 14, pp. 2-5; 1984, 15, pp. 31-37; 1984, 16, pp. 9-12 (anche in Firenze: il progetto urbanistico: scritti e contributi 1975-2010, a cura di Pietro Giorgieri, Firenze, Alinea, 2010, pp. 313-324); Giovanni Klaus Koenig, Pier Angelo Cetica, Francesco Gurrieri, Pierluigi Spadolini, architettura e sistema, Bari, Dedalo, 1985; Il padiglione Spadolini. La Fortezza come polo espositivo della città, in Francesco Gurrieri, Paolo Mazzoni, La Fortezza da Basso: un monumento per la città, Firenze, Ponte alle Grazie, 1990, pp. 217-221.
Documentazione fotografica Campo in corso di revisione.
Risorse in rete Sull'edificio sono vari file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla banca dati delle Architetture del 900 in Toscana (realizzata dalla Fondazione Michelucci e resa disponibile dalla Regione Toscana nel proprio sito), con scheda in buona parte riproposta alla voce Padiglione Spadolini su Wikipedia. Ulteriori immagini e riferimenti bibliografici sono presenti nella banca dati Architettura toscana (L'architettura in Toscana dal 1945 ad oggi).
Codice SBAPSAE FI5017
ID univoco regionale 90480170600
Data creazione 17/07/2011
Data ultima modifica 15/10/2021
Data ultimo sopralluogo 10/01/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags Campo in corso di revisione.
Localizzazione
Contatti note tecniche e legali
 
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