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Scheda Edificio del Liceo Michelangelo Torna ai risultati della ricerca
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Quartiere Santa Croce / San Giovanni
Ubicazione Borgo Pinti 60
Denominazione Edificio del Liceo Michelangelo
Altre denominazioni Monastero di Santa Maria Maddalena delle Convertite, Cestello, Santa Maria Maddalena dei Pazzi
Affacci via della Colonna 3- 5- 7- 9
Proprietà demanio dello Stato, Comune di Firenze, Provincia di Firenze.
Architetti - Ingegneri da Sangallo Giuliano (Giuliano Giamberti,d.).
Pittori - Scultori - Decoratori Malevisti Alessandro.
Uomini illustri Nessun dato rilevato.
Note storiche E' questo uno dei prospetti del complesso oggi occupato dal Liceo Michelangelo, già monastero intitolato a Santa Maria Maddalena delle Convertite o delle Penitenti, rinnovato probabilmente su progetto di Giuliano da Sangallo e dal 1628 destinato ad accogliere le monache Carmelitane provenienti da San Frediano in Cestello (da cui la denominazione di Santa Maria degli Angioli di Cestello o, più brevemente, Cestello, dal 1669 mutata in Santa Maria Maddalena dei Pazzi). Per la storia dell'edificio si veda a via della Colonna 3. Da questo lato si noti invece, in prossimità dell'angolo con via della Colonna, la monumentale mostra seicentesca (opera di Alessandro Malevisti, allievo di Matteo Nigetti) coronata da uno scudo recante le api dei Barberini (d'azzurro, a tre api montanti d'oro, 2.1), che ricorda proprio il trasferimento delle Carmelitane (fra le quali si trovavano tre monache di casa Barberini) dal Cestello a borgo Pinti, per interessamento di papa Urbano VIII e con la partecipazione di gran parte dei membri del casato ai quali anche lo stesso Papa apparteneva. Così testimonia Filippo Baldinucci: "Alessandro di Neri Malevisti (...) fece per la Casa Barbernini con suo proprio modello l'arme di marmo con tutti i suoi annessi alla medesima casa, la quale arma fu collocata nella più alta parte d'un ornamento di macigno, pure sua fattura, in quel luogo del muro del monastero degli Angeli in Pinti, che corrisponde alla via Colonna". Si può supporre che originariamente l'apparato si collocasse proprio in asse a via della Colonna (che al tempo non aveva ulteriore sbocco) così da costituire un monumentale sfondo alla strada, e che sia stato spostato dove attualmente si trova in occasione della riduzione ottocentesca del complesso delle monache Carmelitane. Accanto alla mostra, verso la cantonata, è inoltre un bando dei Signori Otto di Guardia e Balia (solo parzialmente leggibile ma già trascritto da Francesco Bigazzi) che proibisce di fare "giuochi canti suoni e altre sorte di strepiti o romori" nel raggio di cento braccia dal monastero. Dal numero civico 60 è stato a lungo l'ingresso della Scuola media Giosue Carducci (ora è uno degli accessi al Liceo Michelangelo). Differentemente dal prospetto su via della Colonna, questo lato non è stato oggetto del recente cantiere di restauro.
Bibliografia
dettaglio
Fantozzi 1842, pp. 292-295, n. 75; Fantozzi 1843, pp. 205-206, n. 499; Bigazzi 1886, pp. 230-231; Limburger 1910, n. 440; Limburger-Fossi 1968, n. 440; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, I, 1977, pp. 257-258; III, 1978, p. 119; Fantozzi Micali-Roselli 1980, pp. 200-202, n. 66; ; Mucci 1990, p. 53; Ulisse Tramonti in Firenze 2003, p. 140; Invernizi 2007, I, p. 136, n. 112; Brunori 2012, pp. 66-67, nn. 9-10.
Approfondimenti Cornelius von Fabriczy, Memorie sulla chiesa di Santa Maria Maddalena de' Pazzi a Firenze e sulla badia di San Salvatore a Settimo, in "L'Arte", IX, 1906, pp. 255-262; Guido Carocci, Edifizi vecchi ed usi nuovi, in "Arte e Storia", XXXIV, 1915, 12, pp. 379-380; Alison Luchs, Cestello: a Cistercian Church of the Florentine Renaissance, New York, Garland, 1977; Alison Luchs, Guida storico-artistica del monastero di Santa Maria Maddalena de' Pazzi, Firenze, Pubblicazioni Studio Comunicare, 1990; Andrea Sardo, Alessandra Severi, Il chiostro di Santa Maria Maddalena de' Pazzi a Firenze, in "Quaderni di Storia dell'Architettura e Restauro", XX, 1998 (1999), pp. 182-185; Gigi Salvagnini, La scultura nei monumenti ai Caduti della Prima Guerra Mondiale in Toscana, Firenze, Opuslibri, 1999, p. 79, n. 105; Giorgio Caselli, La decorazione sulla nuova via del monastero di Santa Maria Maddalena dei Pazzi, in "Bollettino della Società di Studi Fiorentini", VI, 2000, pp. 129-135; Francesca Carrara, Una visita agli orti della Mattonaia nella città leopoldina, in Francesca Carrara, Valeria Orgera, Ulisse Tramonti, Firenze. Piazza d'Azeglio alla Mattonaia, Firenze, Alinea, 2003, pp. 22-43, pp. 29-30 (Santa Maria Maddalena dei Pazzi); Circolo Piero Gobetti, Firenze: percorsi risorgimentali, a cura di Silvestra Bietoletti e Adalberto Scarlino, Firenze, Lucio Pugliese Editore, 2005, p. 23; Una passeggiata per il "Liceo Michelangelo". Piccola guida agli ambienti monumentali, a cura di Angela Pieraccioni, Firenze, Liceo Michelangelo, 2012; Angiolo Pucci, I giardini di Firenze, IV, Giardini e orti privati della città, a cura di Mario Bencivenni e Massimo de Vico Fallani, Firenze, Leo S. Olschki, 2017, pp. 192-195; Claudio Paolini in Claudio Paolini, Hosea Scelza, Borgo Pinti: una strada fiorentina e la sua chiesa, Firenze, Polistampa, 2018, pp. 73-77, n. 21.
Documentazione fotografica Archivio fotografico SBAP, Firenze: 4502, 4504, 4505, 4506, 4507, 4508, 4510, 4513, 4515, 4516, 4517, 4518, 4519, 4522, 4523, 4524 (varie vedute del cortile da diverse anolazioni, 1940-1950 circa).
Risorse in rete Sull'edificio sono vari file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dal sito della Provincia di Firenze (edilizia scolastica - edifici storici) e del Liceo Classico Michelangelo.
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 25/07/2011
Data ultima modifica 04/05/2021
Data ultimo sopralluogo 08/01/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags stemma familiare, bando, lapide.
Localizzazione
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