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Quartiere Santa Maria Novella
Ubicazione Piazza Carlo Goldoni
Denominazione Piazza Carlo Goldoni
Altre denominazioni Piazza del Ponte alla Carraia
Affacci .
Proprietà Comune di Firenze.
Architetti - Ingegneri Tiezzi Francesco.
Pittori - Scultori - Decoratori Cambi Ulisse Giuseppe.
Uomini illustri Nessun dato rilevato.
Note storiche Si accede alla piazza dal ponte alla Carraia e quindi dai lungarni Corsini e Amerigo Vespucci, da borgo Ognissanti, da via dei Fossi, da via del Moro, da via della Vigna Nuova e da via del Parione. Anticamente giungevano qui le mura cittadine del XII secolo assieme al fossato che le difendeva, di cui serba memoria la denominazione attribuita a via dei Fossi che qui, come accennato, sfocia. Con la costruzione del ponte alla Carraia, originariamente in legno (1218-1220), e quindi con l'atterramento delle mura e l'espansione della città, si andò a formare questo slargo, determinato da una "forca multipla, formata dalla confluenza, in direzione del secondo ponte fiorentino, di sei strade" (Bargellini-Guarnieri 1977), aperto verso il Prato solo grazie al borgo Ognissanti, dove dal lato dell'Arno i palazzi erano stati costruiti sfruttando l'intera profondità tra la strada e il fiume. Questo spazio fu frammentato ulteriormente nel corso dell'Ottocento con la creazione del lungarno Nuovo, ora Amerigo Vespucci, e con la relativa riduzione in profondità degli edifici del borgo. Nel 1873, si cercò di dare un centro a questo incrocio di vie collocandovi un monumento raffigurante Carlo Goldoni (1707-1793), realizzato dallo scultore Ulisse Cambi (danneggiato durante l'agosto del 1944, quindi restaurato e più recentemente, nel 2009, fatto oggetto di un ulteriore intervento). La titolazione (che originariamente era quella di piazza o piazzetta del Ponte alla Carraia) fu tuttavia decretata quale omaggio al commediografo molto dopo, nel 1907 (delibera del consiglio comunale del 20 marzo). Attorno al 1920-1925 (si veda il materiale conservato presso l'Archivio storico del Comune di Firenze) la superficie della piazza fu ampliata con la riduzione del fronte di palazzo Fossombroni all'angolo tra borgo Ognissanti e via dei Fossi, determinando uno smusso funzionale a consentire una migliore sistemazione del tracciato per i filobus e quindi un più ampio passaggio dalla piazza alla strada e viceversa. Così ricorda questa ulteriore trasformazione Angiolo Pucci attorno al 1930, peraltro annotando come lo slargo andasso ad occupare anche una porzione di quello che era il giardino di pertinenza del vicino palazzo Ricasoli: "Sopra una parte dell'area occupata dal giardinetto, nei lavori del nuovo lungarno, fu formata quella piazzetta, a livello dello stesso Lungarno, aperta su questo ed avente sulla linea delle fabbriche alcune panchine in pietra, sulle quali il popolo nella buona stagione andava a prendere il fresco nelle ore serali e dove si divertiva a vedere lo sfilare delle vetture quando tornavano dalla passeggiata delle Cascine. Oggi questo divertimento è cessato poiché non vi passano più i vecchi equipaggi, ma è uno sfilare veloce delle automobili. Il di dietro della piazzetta è recinto da una balaustrata di pietre, riducendola così a terrazza piuttosto che piccola piazza che prima arrivava alla casa e di cui però tempo fa venne tolta una parte per farvi una scalinata di comunicazione fra il Lungarno e borgo Ognissanti". Tra il 1960 e il 1965 si data un ulteriore intervento di sistemazione su progetto dell'architetto Francesco Tiezzi, in modo particolare a interessare la zona dove è attualmente collocato il monumento a Carlo Goldoni. In ragione di questa storia, che documenta come lo spazio sia stato definito non sulla base di un progetto organico ma di esigenze contingenti e diverse, la piazza continua a funzionare essenzialmente come snodo del traffico veicolare urbano.
Bibliografia
dettaglio
Zocchi 1744, tav. VIII; Stradario 1913, p. 64, n. 460; Stradario 1929, p. 56, n. 517; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, II, 1977, pp. 72-73; Zocchi-Mason 1981, pp. 46-47; Stradario 2004, p. 223.
Approfondimenti Angiolo Pucci, I giardini di Firenze, IV, Giardini e orti privati della città, a cura di Mario Bencivenni e Massimo de Vico Fallani, Firenze, Leo S. Olschki, 2017, pp. 386-387.
Documentazione fotografica Campo in corso di revisione.
Risorse in rete Sulla piazza sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Piazza Goldoni su Wikipedia e dallo Stradario storico amministrativo del Comune di Firenze disponibile online.
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 08/09/2013
Data ultima modifica 16/04/2020
Data ultimo sopralluogo 21/03/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags toponomastica, stradario (piazza), monumento, scultura.
Localizzazione
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