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Scheda Tabernacolo dell'Arte della Lana (Orsanmichele) Torna ai risultati della ricerca
Versione stampabile della scheda
Quartiere San Giovanni
Ubicazione Via dell'Arte della Lana
Denominazione Tabernacolo dell'Arte della Lana (Orsanmichele)
Altre denominazioni Tabernacolo della statua di Santo Stefano
Affacci .
Proprietà demanio dello Stato.
Architetti - Ingegneri Ignoto/i.
Pittori - Scultori - Decoratori Ghiberti Lorenzo.
Uomini illustri Nessun dato rilevato.
Note storiche Il tabernacolo custodisce la copia della statua in bronzo raffigurante Santo Stefano (originale nel Museo di Orsanmichele) realizzata da Lorenzo Ghiberti tra il 1427 e il 1428 per l'Arte della Lana, nell'ambito del ciclo delle quattordici statue dei santi protetti delle Arti fiorentine destinate ad occupare le nicchie esterne di Orsanmichele. Della scultura si riporta il testo della scheda redatta da Francesca Nannelli e Claudio Paolini per le carte di sala del museo (2005), poi data alle stampe in Grifoni-Nannelli 2006. "La statua di Santo Stefano fu la quarta scultura in bronzo fusa per Orsanmichele, e fu commissionata dall'Arte dei Lanaioli che, nel 1425, aveva deliberato la sostituzione della statua marmorea di ugual soggetto già presente nel proprio tabernacolo, scolpita da Andrea Pisano attorno al 1340 e che al tempo doveva apparire evidentemente arcaica e non più consona al prestigio dell’Arte. L'opera, per la quale nel 1427 l'Arte aveva stanziato i denari corrispondenti a quattro libbre di bronzo (in parte raccolti proprio con la vendita dell'opera di Andrea Pisano), era già nella sua nicchia l'anno successivo. Ghiberti stesso, nel secondo dei suoi Commentari, ricorda l’impresa: «Tolsi a fare dai governatori dell'arte della lana una statua d'ottone di braccia quattro e mezzo, puosono nello oratorio d'orto santo Michele, la quale statua è fatta per Santo Stefano martire, la quale, secondo l'opere mie fu fatta con grande diligenza». Chi volesse confidare nel solo racconto dell'autore sarebbe quindi indotto a immaginarsi una statua altamente rifinita, senza alcun difetto e, probabilmente, conoscendo i precedenti dell'autore, firmata o datata (come accade nel San Giovanni Battista e nel San Matteo). Invece essa presenta una certa incostanza esecutiva e il lavoro di cesello, accurato nei lineamenti del volto e nel colletto, è più approssimativo nei capelli, nelle mani e nel bordo del mantello; il piede sinistro si presenta addirittura allo stato di abbozzo. Anche per questi motivi il Santo Stefano non ha goduto di grande fortuna critica, e questo a cominciare dal Vasari, che ne apprezzò solo la verniciatura del bronzo. In particolare non gli ha mai giovato il confronto con il San Matteo, rispetto al quale la scultura è apparsa a molti di qualità artistica meno alta, meno aggiornata ed un po’ manierata col suo panneggio impeccabilmente rispondente ai canoni gotici. Tuttavia la critica più recente ha sottolineato l'attenzione posta dallo scultore, in un'ottica certamente rinascimentale, alla volumetria, alle proporzioni della scultura ed alla classicità del volto, per il quale si è addirittura ipotizzato un archetipo condiviso col San Filippo di Nanni di Banco. L'opera è stata, insieme al San Matteo, al San Luca e al San Giovanni Evangelista, tra le ultime ad essere rimossa dal proprio tabernacolo. Il restauro è stato eseguito tra il 2001 e il 2002 a cura della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio, grazie al generoso finanziamento della Ross Family Charitable Foundation di New York".
Bibliografia
dettaglio
Del Bruno 1757, pp. 113-115; Cambiagi 1765, pp. 183-185; Cambiagi 1771, pp. 194-196; Cambiagi 1781, pp. 181-183; Firenze 1845, pp. 215-216; Formigli 1849, pp. 187-188. Campo in corso di aggiornamento.
Approfondimenti August von Schmarsow, Le statue di Orsanmichele, in "Vita Nuova", 1889, 11, pp. 6-7; 1889, 12, pp. 2-4; 1889, 13, pp. 3-5; Richard A. Goldthwaite, Francesca Nannelli, Giuliano Pinto, Orsanmichele e le arti fiorentine, Firenze, Nuova Stamperia Parenti, 1995; Diane Finiello Zervas (a cura di), Orsanmichele a Firenze, collana Mirabilia Italiae a cura di Salvatore Settis n. 5, Modena, Franco Cosimo Panini, 1996, 2 voll; Paola Grifoni, Francesca Nannelli, Le statue dei santi protettori delle Arti fiorentine e il museo di Orsanmichele, Firenze, Polistampa, 2006.
Documentazione fotografica Campo in corso di aggiornamento.
Risorse in rete Sull'opera sono vari file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Chiesa di Orsanmichele su Wikipedia.
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 26/07/2019
Data ultima modifica 19/12/2021
Data ultimo sopralluogo 14/03/2020
Autore della scheda Claudio Paolini
Tags scultura.
Localizzazione
Contatti note tecniche e legali
 
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