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Ricerca nel Repertorio
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Quartiere San Giovanni
Ubicazione Via San Gallo 86
Denominazione Casa
Altre denominazioni Convento di Sant'Agata, Conservatorio di Sant'Agata
Affacci .
Proprietà Nessun dato rilevato.
Architetti - Ingegneri Ignoto/i.
Pittori - Scultori - Decoratori Meucci Vincenzo.
Uomini illustri Nessun dato rilevato.
Note storiche L'edificio nasce - al pari degli altri adiacenti - come ristrutturazione di un precedente ed antico insieme costituito da più fabbriche di pertinenza di vari conventi femminili qui presenti almeno dal XII secolo, e principalmente da quello di Sant'Agata, soppresso nel 1785 e definitivamente nel 1808. Così Federico Fantozzi, nelle note relative al Conservatorio di Sant'Agata, riassumeva le complesse vicende dell'area nella sua Pianta Geometrica del 1843: "La sua fondazione risale al 1185 circa, e poco dopo il 1200 vi furono introdotte le Monache di S. Andrea di Bibbiena necessitate ad abbandonare il loro monastero a cagione delle frequentissime guerre che allora si agitavano fra i Fiorentini e gli Aretini. Nel passato secolo si ridusse a Conservatorio sotto la direzione delle Monache Montalve, ed a queste nel 1794 subentrarono le attuali di S. Giuseppe di S. Frediano. Per non dilungarci di troppo in minute descrizioni, ci limiteremo a narrare che fu uno de' più ricchi monasteri della città pei molti lasciti e per la riunione che gli fu fatta in più tempi di altri monasteri e luoghi pii; che la facciata della sua chiesa, nel modo che ancora si vede, fu fatta costruire a proprie spese da Lorenzo Pucci nel 1592; che il monastero essendo stato soppresso nel 1808 e ripristinato dopo il 1814, nel 1818 molto s'ingrandì per la riunione del contiguo monastero di S. Clemente; e che in ultimo, nel 1828, notabilmente si accrebbe per essergli stata aggregata quella frazione d'orto e fabbricato già spettante al monastero di S. Lucia che per l'apertura della Via S. Anna era rimasta da quello disgiunta". La destinazione a ospedale militare che fino a non molto tempo fa ha caratterizzato l'insieme così determinatosi risale al 1860. Rimandando per questo aspetto della vicenda alle note relative a via Camillo Cavour 87-89, si segnala qui, relativamente a questa porzione del prospetto su via San Gallo, la presenza di una grande tabernacolo settecentesco con edicola in pietra, contenente una pittura murale sempre databile al Settecento, attribuita a Vincenzo Meucci e raffigurante la Madonna Assunta con Sant'Agostino, San Carlo Borromeo e Sant'Antonino: una lapide in marmo ricorda come l'insieme fosse stato restaurato da alcuni generosi benefattori nel 1850, poco prima che il convento fosse definitivamente soppresso. Più recentemente (2009) il tabernacolo è stato nuovamente restaurato per interessamento della Compagnia de' Semplici.
Bibliografia
dettaglio
Follini-Rastrelli 1789-1802, VIII, 1802, pp. 328-329; Fantozzi 1842, p. 441, n. 172; Fantozzi 1843, pp. 188-189, n. 447; Formigli 1849, p. 38; Bigazzi 1886, p. 250; Limburger 1910, n. 6; Garneri 1924, p. 233, n. XXXIV; Fantozzi Micali-Roselli 1980, pp. 66-67, 108-109; Ermini-Sestini 2009, pp. 153-156, n. 35; Paolini-Vaccaro 2011, pp. 123-124, n. 48.
Approfondimenti Raffaele De Palo, La chiesa di S. Agata dell'Ospedale Militare S. Gallo in Firenze, Firenze, Istituto Geografico Militare, 1961, Amelio Fara, Giovanni Castellazzi e l'architettura militare nella Firenze capitale d'Italia, in "Bollettino degli Ingegneri", XXXII, 1984, 7/8, pp. 8-12.
Documentazione fotografica Campo in corso di revisione.
Risorse in rete Sull'edificio sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Via San Gallo su Wikipedia (con testi concessi dal presente sito in GFDL).
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 12/02/2012
Data ultima modifica 30/01/2021
Data ultimo sopralluogo 23/04/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags tabernacolo.
Localizzazione
Contatti note tecniche e legali
 
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