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Scheda Palazzo Aldobrandini del Papa Torna ai risultati della ricerca
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Quartiere San Giovanni
Ubicazione Piazza di Madonna degli Aldobrandini 8
Denominazione Palazzo Aldobrandini del Papa
Altre denominazioni Palazzo Modigliani, palazzo Binda
Affacci via de' Conti, via del Giglio
Proprietà Aldobrandini del Papa (Aldobrandini del Nero, Aldobrandini di Madonna), Modigliani, Societò Anonima Cartiere Ambrogio Binda.
Architetti - Ingegneri Borsier Giorgio.
Pittori - Scultori - Decoratori Meucci Vincenzo, Gherardini Tommaso, Del Moro Giuseppe.
Uomini illustri Procacci Ugo.
Note storiche L'attuale edificio sorge dove erano varie case di proprietà degli Aldobrandini del Nero fino dal Trecento. Ampliate le proprietà con l'acquisto di ulteriori fabbriche limitrofe, altri Aldobrandini di un ramo collaterale fiorentino promossero tra la fine del Seicento e gli inizi del secolo successivo un intervento di riunificazione dei vari edifici, fino a conferire alla fabbrica l'aspetto odierno, occupando una vasta area che comprende l'angolo retto su piazza Madonna degli Aldobrandini e due appendici su via de' Conti e via del Giglio. Per tutta la sua estensione il palazzo si sviluppa su tre piani, con i due fronti principali sulla piazza rispettivamente di cinque e quattro assi. "Al piano terreno vi è un portale a tutto sesto con ghiera di conci lavorati sormontato da una cornice orizzontale. A questo piano si aprono finestre rettangolari chiuse da grate in ferro battuto e con brachettoni di conci di pietra lavorata e cornice superiore analoga al portale. Sul lato della via de' Conti vi sono finestre di mezzanino ed aperture ad arco ellittico forse in origine porte carraie. Al primo piano vi sono finestre rettangolari con brachettoni e cornice mistilinea superiore. Al secondo piano altre finestre rettangolari con brachettoni ad orecchie. Le finestre sono tutte legate da una cornice marcapiano. La gronda del tetto poggia su un'ampia cornice a sguscio" (Pietrogrande 1994). Sul fronte dove è l'ingresso sono in luce sulla superficie intonacata alcuni elementi lapidei che documentano delle più antiche fabbriche degli Aldobrandini del Nero, in modo più cospicuo verso via del Giglio, dove le pietre disegnano il profilo di un fornice. Dal portone si accede ad una androne con volta a botte decorata nell'Ottocento: qui è da segnalare il cancello ottocentesco in ferro battuto e, davanti alla scala, una porta intagliata con l'arme degli Aldobrandini. Sempre negli interni, al primo piano, oltre a pitture del primo Ottocento, sono sale con dipinti murali di Vincenzo Meucci, del figurista Tommaso Gheradini e del quadraturista Giuseppe Del Moro, commissionati in occasione delle nozze di Giovan Francesco Aldobrandini con Maria Cristina Bourbon del Monte Santa Maria (1759). Di pertinenza del palazzo era anche un giardino, ancora ricordato negli anni trenta del Novecento da Angiolo Pucci: "Ai tempi nostri, quando il palazzo fu Modigliani, esistette sempre il giardino tenuto però molto modestamente anzi si può dire fu trascurato. Comprato il palazzo dalla Società anonima cartiere Ambrogio Binda, questa sull'area del giardino costruì dei capannoni per uso del suo commercio di carta. E quindi anche il modesto giardino è oggi completamente scomparso". L'edificio è stato interessato da un intervento di restauro diretto dall'architetto Giorgio Borsier nel 1975, premiato dalla Fondazione Giulio Marchi nel 1977. Tra le personalità che hanno abitato il palazzo si ricorda il professor Ugo Procacci. Sopra la porta, secondo Marcello Jacorossi (in Palazzi 1972) esisteva "un bello stemma degli Aldobrandini di Madonna che venne tolto quando il palazzo fu venduto al comm. Ernesto Modigliani, nell'Ottocento".
Bibliografia
dettaglio
Fantozzi 1842, p. 501; Fantozzi 1843, p. 76, n. 155; Firenze 1850, pp. 120-121; Illustratore fiorentino 1880, pp. 145-146; Limburger 1910, n. 17; Garneri 1924, p. 190, n. XLVI; Palazzi 1972, p. 183, n. 343; Firenze 1974, p. 266; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, II, 1977, p. 175; Pietrogrande 1994, p. 85; Cesati 2005, I, p. 358; Cesati (Piazze) 2005, p. 124; Firenze 2005, p. 302; Chiara Martelli in Atlante del Barocco 2007, p. 406, n. 73.
Approfondimenti Carlotta Lenzi Iacomelli, Vincenzo Meucci (1694-1766), Firenze, Edifir 2014, p. 218; Carlotta Lenzi Iacomelli, Palazzo Aldobrandini. Vincenzo Meucci, Tommaso Gheradini e Giuseppe del Moro per Giovan Francesco Aldobrandini, in Fasto privato. La decorazione murale in palazzi e ville di famiglie fiorentine, II, Dal Tardo Barocco al Romanticismo, a cura di Mina Gregori e Mara Visonà, Firenze, Edifir, 2015, pp. 221-228; Angiolo Pucci, I giardini di Firenze, IV, Giardini e orti privati della città, a cura di Mario Bencivenni e Massimo de Vico Fallani, Firenze, Leo S. Olschki, 2017, p. 92.
Documentazione fotografica Archivio fotografico SBAP, Firenze: 73675, 73676, 73677, 73678, 73679, 73680, 73681, 73682 (vedute da varie angolazioni dei prospetti principali prima dell'intervento di restauro, 1974); 73683, 73684, 73685, 73686, 73687, 73688 (particolari dei prospetti prima dell'intervento di restauro, 1974); 73689, 73690, 73691, 73692, 73693, 73694, 73695, 73696 (vedute di spazi interni, 1974); 75884, 75885, 75886, 75887, 75888, 75889, 75890, 75891, 75892, 75893, 75894, 75895, 75896, 75897, 75898, 75899, 75900, 75901, 75902, 75903, 75904, 75905, 75906, 75907 (vedute di porzioni dell'apparecchio murario a seguito della demolizione degli intonaci durante l'intervento di restauro, 1975); 76235, 76236, 76237, 76238, 76239 (vedute di porzioni dell'apparecchio murario con portate a vista le arcate dell'originario edificio, 1975); 79614, 79615, 79616, 79617, 79618 (vedute da varie angolazioni dei prospetti principali dopo l'intervento di restauro, 1976).
Risorse in rete Sull'edificio sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Palazzo Aldobrandini su Wikipedia.
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 14/11/2008
Data ultima modifica 07/04/2021
Data ultimo sopralluogo 18/02/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags Campo in corso di revisione.
Localizzazione
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