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Quartiere San Giovanni
Ubicazione Via del Giglio 15
Denominazione Palazzo Gaddi
Altre denominazioni .
Affacci piazza di Madonna degli Aldobrandini, via del Melarancio
Proprietà Gaddi, Gilardi Carducci, di Gros, Carbonai, Ulivieri, Franzoni, Mattei, Galardelli.
Architetti - Ingegneri Paciarelli Giovanni, Coppedè Adolfo, Cigoli (Lodovico Cardi, d.), Buonaiuti Telemaco.
Pittori - Scultori - Decoratori Nessun dato rilevato.
Uomini illustri Nessun dato rilevato.
Note storiche Anche se il palazzo è contrassegnato dal numero civico di una via, in realtà presenta il fronte principale in corrispondenza di uno sprone tra via del Giglio e via del Melarancio, guardando a piazza di Madonna degli Aldobrandini e quindi alle cappelle medicee, in posizione di assoluto prestigio. Questo sprone è costituito da un corpo terreno che avanza sulla piazza, dove è il portone del palazzo e l'androne, mentre l'edificio vero e proprio è arretrato (in modo che il corpo prima descritto determina un'ampia terrazza al servizio del piano nobile) e sviluppato su quattro piani complessivi per quattro ampi assi sulla via vera e propria, per due dal lato dello sprone, con i superiori segnati da balconi per l'intera larghezza. L'erezione del fabbricato e quindi il disegno di questi prospetti ancora ricchi di rimandi alla tradizione cinque seicentesca, sulla scorta di quanto sperimentato nella seconda metà dell'Ottocento, è da datarsi al 1923-1924 (al tempo della proprietà Galardelli) e da riferire a un progetto dell'architetto Giovanni Paciarelli, che evidentemente qui tenne in debito conto quanto realizzato circa dieci anni prima da Adolfo Coppedè nel suo intervento sul palazzo del duca di Nortumbria dal lato dello sprone che guarda a via Tornabuoni (si veda). La fama del nostro palazzo è tuttavia legata sia alla storia del luogo, sia, in particolare, al disegno del portone di accesso. Così Marcello Jacorossi (in Palazzi 1972) ne ricostruisce le vicende: "Fa parte di una costruzione moderna: in origine la porta, decorata di mezze colonne bugnate e di altri elementi, sorgeva isolata nel mezzo di un muro che cingeva il giardino dei Gaddi. Dinanzi al loro palazzo di piazza Madonna degli Aldobrandini n. 1 i Gaddi possedevano un ampio giardino che per la bellezza delle sue piante e per la ricchezza degli ornamenti era chiamato il Paradiso dei Gaddi. Nel XVI secolo i Gaddi occuparono parte dell'ampio giardino per costruirvi un locale ad uso di galleria e di libreria e fecero edificare la ricca porta su disegno del Cigoli, nobile pittore e architetto. Nel 1849, la porta fu disfatta e ricostruita più in avanti verso la piazza, sotto la direzione dell'architetto Telemaco Buonaiuti. Nel frontone della porta è un ricco stemma di marmo bianco, ma nel campo non esiste più la croce potenziata che costituiva l'arme dei Gaddi". Lo stato della porta precedente all'intervento ottocentesco è documentato da una tavola di Ferdinando Ruggieri del 1722. I prospetti dell'edificio sono stati oggetto di rifacimento degli intonaci e di nuova tinteggiatura nel 2017-2018. Per ulteriori notizie si veda a via del Giglio ai numeri civici 11-13.
Bibliografia
dettaglio
Ruggieri 1722-1728, I, 1722, tav. 41; Fantozzi 1842, p. 501; Fantozzi 1843, pp. 75-76, n. 154; Firenze 1845, p. 122; Firenze 1850, p. 122; Elenco 1902, p. 254; Limburger 1910, n. 271; Illustratore fiorentino (1913) 1912, pp. 54-55; Garneri 1924, p. 191, n. XVII; Limburger-Fossi 1968, n. 271; Palazzi 1972, p. 175, n. 324; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, II, 1977, pp. 260-261; Ciabani 1984, pp. 150-151.
Approfondimenti Marco Lastri, Palazzo de' Gaddi, Professori, Collettori, e Mecenati di Belle Arti, in L'Osservatore fiorentino sugli edifizi della sua Patria, quarta edizione eseguita sopra quella del 1821 con aumenti e correzioni del Sig. Cav. Prof. Giuseppe Del Rosso, Firenze, Giuseppe Celli, 1831, IV, pp. 54-61; Alessandro Gambuti, Lodovico Cigoli architetto, in "Studi e Documenti di Architettura", 1973, 2, pp. 37-136, pp. 66-71 (La Porta dell'Orto dei Gaddi); Emanuele Barletti, Andrew Morrogh, La 'casa dell'orto' di Niccolò Gaddi, in Giovan Antonio Dosio da San Gimignano architetto e scultor fiorentino tra Roma, Firenze e Napoli, a cura di Emanuele Barletti, Firenze, Edifir, 2011, pp. 466-505; Angiolo Pucci, I giardini di Firenze, IV, Giardini e orti privati della città, a cura di Mario Bencivenni e Massimo de Vico Fallani, Firenze, Leo S. Olschki, 2017, pp. 306-310.
Documentazione fotografica Campo in corso di revisione.
Risorse in rete Nessun dato rilevato.
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 17/07/2009
Data ultima modifica 11/05/2020
Data ultimo sopralluogo 10/05/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags Campo in corso di revisione.
Localizzazione
Contatti note tecniche e legali
 
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