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Quartiere Santo Spirito
Ubicazione Via di San Leonardo 1
Denominazione Forte di Belvedere
Altre denominazioni Fortezza di Santa Maria, Santa Maria in Belvedere, forte San Giorgio
Affacci .
Proprietà demanio dello Stato, Comune di Firenze.
Architetti - Ingegneri Buontalenti Bernardo, de' Medici Giovanni, Pieroni Alessandro, Bemporad Nello..De Renzis Giancarlo.
Pittori - Scultori - Decoratori Nessun dato rilevato.
Uomini illustri Nessun dato rilevato.
Note storiche La fortezza, intitolata a Santa Maria ma conosciuta come di Belvedere per la spettacolare vista sulla città e sulla campagna che vi si gode, fu voluta da Ferdinando I de' Medici (riprendendo una antica idea del duca d'Atene) e realizzata tra il 1590 e il 1591 da Bernardo Buontalenti in collaborazione con don Giovanni de' Medici e Alessandro Pieroni. La cerimonia della posa della prima pietra è ricordata con dovizia di particolari dal cronista contemporaneo Agostino Lapini e, più sinteticamente, da Filippo Baldinucci che, nelle notizie raccolte su Bernardo Buontalenti, così scrive: "Fu anche fatta in Firenze, con suo disegno ed assistenza, la bellissima fortezza di Belvedere sopra il monte a San Giorgio, per guardia della città e palazzo serenissimo, della quale alla presenza del granduca, con isparo e salva dell'altre fortezze, dal vescovo d'Arezzo, dopo la celebrazione della messa dello Spirito Santo, fu posta la prima pietra agli 28 del mese d'ottobre dell'anno 1590". E ancora Federico Fantozzi (1843) arricchisce queste note precisando: "Ferdinando II se ne valse d'asilo nella pestilenza, che per quattro mesi infierì nella città l'anno 1630, mietendo 6921 de' suoi abitanti. Occupa un'area di braccia 52,846 ed ha una circonferenza di braccia 1242. Meritano osservazione il palazzino, il pozzo incavato nel sasso, ed una scala che discende ove si custodiva il tesoro mediceo, la porta del quale era congegnata in modo da ucciderne chiunque si provasse ad aprirla senza conoscerne il segreto". Dopo il 1859, cessato l'uso militare, il complesso fu reso accessibile al pubblico con la costruzione della rampa che sbocca sul terrapieno detto di Santo Spirito, accantonando, probabilmente per le difficoltà di portare a compimento l'opera, un iniziale ordine di smantellamento, motivato dalla notizia che il granduca Leopoldo II, prima di essere cacciato da Firenze, avrebbe voluto cannoneggiare da qui la città per reprimere i moti risorgimentali (la demolizione avrebbe quindi avuto l'obiettivo di impedire che la fortezza potesse essere utilizzata non per difesa ma per offesa). Nuovamente adibita a caserma fu sede della milizia contraerea durante l'ultimo conflitto mondiale. Passata al demanio civile nel 1954 fu a partire dall'anno successivo oggetto di un importante e complesso cantiere di restauro curato dalla Soprintendenza ai Monumenti con la direzione di Nello Bemporad, a spese dell'Azienda Autonoma del Turismo. In occasione dell'intervento furono rimosse notevoli masse di terra addossate ai bastioni e abbattute alcune costruzioni reputate non attinenti al progetto originario, nell'intento di restituire alla fabbrica l'originaria stereometria. I lavori, terminati nel 1957 (si veda la targa collocata negli spazi interni della palazzina che tuttavia non tiene conto di ulteriori interventi alla casermetta protrattisi fino al 1961), consentirono l'apertura al pubblico del complesso, utilizzato per esposizioni (memorabili quelle del 1972 dedicata a Henry Moore e quella del 1978 di Dani Karavan) ed eventi vari e comunque ben presto diventato una delle mete turisticamente più suggestive della città in ragione del panorama che - come già accennato - da qui si gode. Chiusa nuovamente nel 2000 per lavori di messa in sicurezza (progetto e direzione dei lavori dell'ingegnere Giancarlo De Renzis) e riaperta nel 2004, la struttura fu purtroppo scenario di due incidenti mortali in occasione di manifestazioni notturne nel 2006 e nel 2008, causati dall'altezza dei parapetti inferiore a quella minima prevista e dall'illuminazione che, funzionale a creare effetti di grande suggestione, al tempo risultava inadatta a garantire la sicurezza delle persone. Posta alla sommità del colle a diretto contatto col giardino di Boboli, la fortezza ha in effetti una complessa articolazione planimetrica riconducibile sostanzialmente a una pianta stellare, con due fronti bastionati (verso nord e verso sud) e tanagliati (a est e a ovest), e si adatta alla variazione altimetrica con una disposizione a due livelli. Vi si accede dal lato est, per un portale aperto fra due bastioni della cortina (già tamponato e nuovamente reso accessibile con gli ultimi restauri), coronato da un grande stemma mediceo. Oltre questo è una ripida rampa cordonata e voltata a botte, un tempo utilizzata per trainare carri, cannoni e masserizie fino al terrazzamento superiore, che precede la palazzina di Belvedere o del Comandante per il quale si veda alla scheda dedicata. I terrazzamenti sono in parte rivestiti di manto erboso. In quello posto a nord, a guardare la città, è un passaggio coperto che conduce alle rampe ricavate a inizio dell'Ottocento nel contrafforte detto della Diamantina, oggi utilizzato come collegamento con il giardino di Boboli. Il complesso (riaperto nuovamente al pubblico nel luglio 2013 con una mostra dell'artista Zhang Huan) appare nell'elenco redatto nel 1901 dalla Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti, quale edificio monumentale da considerare patrimonio artistico nazionale.
Bibliografia
dettaglio
Thouar 1841, p. 379; Fantozzi 1842, p. 610, n. 322; Fantozzi 1843, p. 230, n. 572; Firenze 1845, p. 256; Baldinucci-Ranalli 1845-1847, II, 1846, pp. 500, 507; Formigli 1849, pp. 220-221; Firenze 1850, p. 558; Bigazzi 1886, p. 58; Elenco 1902, p. 251; Illustratore (1910) 1909, pp. 156-159; Limburger 1910, n. 101; Limburger-Fossi 1968, n. 101; Firenze 1974, pp. 355-356; Rosamaria Martellacci in Firenze 1992, p. 134, n. 98; Zucconi 1995, p. 94, n. 136; Firenze 2005, pp. 524-525; Zoppi 2019, pp. 18-19.
Approfondimenti Marco Lastri, Fortezza di Belvedere e ricchezza della Casa Medici, in L'Osservatore fiorentino sugli edifizi della sua Patria, quarta edizione eseguita sopra quella del 1821 con aumenti e correzioni del Sig. Cav. Prof. Giuseppe Del Rosso, Firenze, Giuseppe Celli, 1831, XIV, pp. 72-73; Piero Bargellini, Vita senza miracoli del Forte di Belvedere, Firenze, 1953; Nello Bemporad, Il forte Belvedere e il suo restauro, in "Bollettino d'Arte", XLII, 1957, 2, pp. 122-134; Nello Bemporad, D'un Belvedere nell'orto de' Pitti, in "Bollettino tecnico degli Ingegneri e Architetti della Toscana, 1957; Nello Bemporad, The Fort of St. George, called Belvedere, in "Florence", VIII, 1957, 3, pp. 8-11; 2a mostra internazionale del restauro monumentale, catalogo della mostra (Venezia, palazzo Grassi, 25 maggio-25 giugno 1964) a cura di Marco Dezzi Bardeschi e Piero Sanpaolesi, Venezia, Stamperia di Venezia, 1964, p. 14, n. 35; Nello Bemporad, Storia e restauro del Forte di Santa Maria a Belvedere in Firenze, in "Castellum", 1965, 1, pp. 41-52; Michelangelo Muraro, Il Forte Belvedere, Torino, Edizioni Rai Radiotelevisione Italiana, 1965; N.V., Rendere invitante il forte Belvedere, in "La Nazione", 2 marzo 1966; Belvedere sotto inchiesta, in "La Nazione Sera", 2 marzo 1966; Nello Bemporad, Forte di Belvedere, in Il restauro dei monumenti dal 1944 al 1968, catalogo della mostra (Firenze, Orsanmichele, settembre-ottobre 1968) a cura di Mazzino Fossi, Firenze Giunti Barbèra, 1968, pp. 6-8. n. 3; Amelio Fara, L'architettura fortificata nella delimitazione del giardino di Boboli: un fronte bastionato d'Oltrarno, la forma delle cittadelle e la fortezza di Belvedere, in Boboli 90, atti del Convegno Internazionale di Studi per la salvaguardia e la valorizzazione del giardino (Firenze 9-11 marzo 1989) a cura di Cristina Acidini Luchinat e Elvira Garbero Zorzi, Firenze, Edifir, 1991, II, pp. 403-409; Beatrice Mazzanti, La difesa di Firenze nel secondo Cinquecento e la 'nova fortezza di Belvedere', in "Castellum", 2006, 48, pp. 53-72; Beatrice Mazzanti, Belvedere prima del Forte di Belvedere. Cosimo I de' Medici e la costruzione della Palazzina del Belvedere sull'orlo delle mura d'Oltrarno, in Alessandro Rinaldi, Sul limitare della città. Storia e vita delle mura urbane a Firenze tra Seicento e Ottocento, Firenze, Edifir, 2008, pp. 241-258; Beatrice Mazzanti, La palazzina del Belvedere. Bartolomeo Ammannati (attr.), in Ammannati e Vasari per la città dei Medici, a cura di Cristina Acidini e Giacomo Pirazzoli, Firenze, Polistampa, 2011, pp. 221-222.
Documentazione fotografica Archivi Alinari, Firenze: ACA-F-055783-0000 (veduta delle mura dal lato della porta d'ingresso, 1963); CAL-F-004438-0000, CAL-F-004439-0000, CAL-F-004440-0000 (rampa d'accesso ai terrapieni, 1995); CAL-F-004344-0000, CAL-F-004375-0000, CAL-F-004376-0000, CAL-F-004446-0000, CAL-F-004451-0000 (vedute panoramiche d'insieme da varie angolazioni, 1995). Archivi Scala, Bagno a Ripoli (Firenze): 0013865, 0040667, 0042092, 0062995 (vedute d'insieme da varie angolazioni). Archivio fotografico SBAP, Firenze: 3274 (veduta del complesso dal giardino di Boboli, 1942); 4335, 4336, 4337, 4338, 4339, 4340, 4341, 4342, 4343, 4344, 4345, 4346, 4347, 4348, 4349, 4350, 4351, 4352, 4353, 4354, 4355, 4356, 4357, 4358, 4359, 4360, 4361, 4362, 4363, 4364, 4365, 4366, 4367, 4368, 4369, 4370, 4371, 4372, 4373, 4374, 4375, 4376, 4377, 4378 (vedute d'insieme e particolari del complesso da varie angolazioni e distanze, 1955); 15406, 15407, 15408, 15409, 15410, 15411, 15412, 15413, 15414, 15415, 15416, 15417, 15418, 15419, 15420, 15421, 15422, 15423, 154024, 15425, 15426, 15427, 15428, 15429, 15430, 15431, 15432, 15433, 15434, 15435, 15436, 15437, 15438, 15439, 15440, 15441, 15442, 15443, 15444, 15445 (campagna fotografica relativa al cantiere di restauro, 1956); 15868, 15869, 15870, 15871, 15872, 15873, 15874, 15875, 15876, 15877, 15878, 15879, 15880, 15881, 15882, 15883, 15884, 15885, 15886, 15887, 15888, 15889, 15890, 15891, 15892, 15893, 15894, 15895, 15896, 15897, 15898, 15899, 15900, 15901, 15902, 15903, 15904, 15905, 15906, 15907, 15908, 15909, 15910, 15911, 15912, 15913, 15914, 15915, 15916, 15917, 15918, 15919, 15920, 15921, 15922, 15923, 15924, 15925, 15926, 15927, 15928, 15929, 15930, 15931, 15932, 15933, 15934, 15935, 15936, 15937, 15938, 15939, 15940, 15941, 15942, 15943, 15944, 15945, 15946, 15947, 15948, 15949, 15950, 15951, 15952, 15953, 15954, 15955, 15956, 15957, 15958, 15959, 15960, 15961, 15962, 15963, 15964, 15965, 15966, 15967, 15968, 15969, 15970, 15971, 15972, 15973, 15974, 15975, 15976, 15977, 15978, 15979, 15980, 15981, 15982, 15983, 15984, 15985, 15986, 15987 (campagna fotografica relativa al cantiere di restauro, maggio 1956); 16017, 16018, 16019, 16020, 16021, 16022, 16023, 16024, 16025, 16026, 16027, 16028, 16029, 16030, 16031, 16032, 16033, 16034, 16035, 16036, 16037, 16038, 16039, 16040, 16041, 16042, 16043, 16044, 16045, 16046, 16047, 16048, 16049, 16050, 16051, 16052, 16053, 16054, 16055, 16056, 16057, 16058, 16059, 16060, 16061, 16062, 16063, 16064 (campagna fotografica relativa al cantiere di restauro, giugno 1956); 16314, 16315, 16316, 16317, 16318, 16319, 16320, 16321, 16322, 16323, 16324, 16325, 16326, 16327, 16328, 16329, 16330, 16331, 16332, 16333, 16334, 16335, 16336, 16337, 16338, 16339, 16340, 16341, 16342, 16343, 16344, 16345, 16346, 16347, 16348, 16349, 16350, 16351, 16352, 16353, 16354, 16355, 16356, 16357, 16358, 16359, 16360, 16361, 16362, 16363, 16364, 16365, 16366 (campagna fotografica relativa al cantiere di restauro, interni e esterni, giugno 1956); 16382, 16383, 16384, 16385, 16386, 16387, 16388, 16389, 16390, 16391, 16392, 16393, 16394, 16395, 16396, 16397, 16398, 16399, 16400, 16401, 16402, 16403, 16404, 16405, 16406, 16407, 16408, 16409, 16410, 16411, 16412, 16413, 16414, 16415, 16416, 16417, 16418, 16419, 16420, 16421, 16422, 16423, 16424, 16425, 16426, 16427, 16428, 16429, 16430, 16431, 16432, 16433, 16434, 16435, 16436, 16437, 16438, 16439, 16440, 16441, 16442, 16443, 16444, 16445, 16446, 16447, 16448, 16449 (campagna fotografica relativa al cantiere di restauro, interni e esterni, giugno 1956); 16794, 16795, 16796, 16797, 16798, 16799, 16800, 16801, 16802, 16803, 16804, 16805, 16806, 16807, 16808, 16809, 16810, 16810, 16811, 16812, 16813, 16814, 16815, 16816, 16817, 16818, 16819, 16820, 16821, 16822, 16823, 16824, 16825, 16826, 16827, 16828, 16829, 16830, 16831, 16832, 16833, 16834, 16835, 16836, 16837, 16838, 16839, 16840, 16841, 16842, 16843, 16844, 16845, 16846, 16847, 16848, 16849, 16850, 16851, 16852, 16853, 16854, 16855, 16856, 16857, 16858, 16859, 16860, 16861, 16862, 16863, 16864, 16865 (campagna fotografica relativa al cantiere di restauro, interni e esterni, novembre 1956); 16956, 16957, 16958, 16959, 16960, 16961, 16962, 16963, 16964, 16965, 16966, 16967, 16968, 16969, 16970, 16971, 16972, 16973, 16974, 16975, 16976, 16977, 16978, 16979, 16980, 16981, 16982, 16983, 16984, 16985, 16986, 16987, 16988, 16989, 16990, 16991, 16992, 16993, 16994, 16995, 16996, 16997, 16998, 16999, 17000, 17001, 17002, 17003, 17004, 17005, 17006, 17007, 17008, 17009, 17010, 17011, 17012, 17013, 17014 (campagna fotografica relativa al cantiere di restauro, interni e esterni, novembre 1956); 17241, 17242, 17243, 17244, 17245, 17246, 17247, 17248, 17249, 17250, 17251, 17252, 17253, 17254, 17255, 17256, 17257, 17258, 17259, 17260, 17261, 17262, 17263 (campagna fotografica relativa al cantiere di restauro, interni e esterni, dicembre 1956); 17281, 17282, 17283, 17284, 17285, 17286, 17287, 17288 (fotografie del plastico rappresentante il complesso realizzato in occasione del cantiere, 1956); 17296, 17297, 17298, 17299, 17300, 17301, 17302, 17303, 17304, 17305, 17315, 17316, 17317, 17318, 17319, 17320, 17321, 17322, 17323 (campagna fotografica relativa al cantiere di restauro, interni e esterni, dicembre 1956); 17618, 17619, 17620, 17621, 17622, 17623, 17624, 17625, 17626, 17627, 17628, 1729, 17745, 17746, 17747, 17748, 17749, 17750, 17751, 17752, 17753, 17754, 17755, 17756, 17757, 17758, 17759, 17760, 17761, 17762, 17763, 17764 (campagna fotografica relativa al cantiere di restauro, interni e esterni, marzo 1957); 17791 (panoramica del complesso realizzata con un fotomontaggio, 1957); 17796, 17797, 17798, 17799, 17800, 17801, 17802, 17803, 17804, 17805, 17806, 17807, 17808 (vedute del cantiere di restauro, marzo 1957); 17854, 17855, 17856, 17857, 17858, 17859, 17860, 17861, 17862, 17863 (vedute del cantiere di restauro, aprile 1957); 17965, 17966 (sostituzione di una delle colonne della palazzina, aprile 1957); 17995, 17996, 17997, 17998, 17999, 18000, 18001, 18002, 18003, 18004, 18005, 18006, 18267, 18268, 18269, 18270, 18271, 18272, 18273, 18274 (vedute del complesso dopo il restauro, 1957); 19626, 19627, 19628, 19629, 19630, 19631, 19632, 19633, 19634 (messa in opera dei cancelli d'ingresso al complesso, gennaio 1959); 19827, 19828, 19829, 19830, 19831, 19832, 19833, 19834 (antiche pavimentazioni ritrovate nel corso dei restauri, aprile 1959); 19943, 19944, 19945, 19946, 19947, 19948, 19949, 19950, 19951, 19952, 19953, 19954, 19955, 19956, 19957, 19958, 19959, 19960, 19961, 19962, 19963, 19964, 19965, 19966, 19967, 19968 (lavori per la sistemazione della sala ristorante, giugno 1959) 21237, 21238, 21239, 21240, 21241, 21242, 21243, 21244 (lavori per la sistemazione della sala ristorante, settembre 1960); 22000, 22001, 22002, 22003, 22004, 22005, 22006, 22007, 22008, 22009, 22010, 22011, 22012, 22013, 22014, 22015, 22016, 22017, 22020, 22021, 22022, 22023, 22024, 22025, 22026 (cantiere di restauro, aprile 1961); 91222, 91223, 91224, 91225, 91226, 91227, 91228, 91229, 91230, 91231, 91232, 91233, 91234, 91235, 91236, 91237, 91238, 91239, 91240, 91241, 91242, 91243, 91244, 91245, 91246 (lavori di allestimento, manutenzione e restauro in occasione della mostra di Dani Karavan, maggio 1978); 110674, 110675, 110676, 110677, 110678, 110679, 110680, 110681, 110682, 110683, 110684 (vedute e panoramiche, 1981); 129662, 129663, 129664, 129665, 129666, 129667 (vedute e particolari dei fronti bastionati, 1984); 130553, 130554, 130555, 130556, 130557, 130558, 130559, 130560, 130561, 130562, 130563, 130564, 130565, 130566, 130567, 130568, 130569, 130570, 130571, 130572, 130573 (vedute della casermetta, 1984); 183642, 183643, 183644, 184480, 184481, 184482 (vedute dei fronti bastionati prima del restauro, 1995); 188354, 188355, 188356, 188357, 188358, 188359, 188360, 188361 (vedute dei fronti bastionati dopo il restauro, agosto 1996); 188379, 188380, 188381, 188382, 188383, 188384, 188385, 188386, 188387, 188388 (lavori di allestimento di una mostra temporanea presumibilmente Phillip King, 1996). Questo stesso archivio conserva inoltre un faldone con le riproduzioni fotografiche dei progetti relativi al cantiere di restauro del 1955-1957 e delle vedute e piante antiche dell'area, sempre finalizzate ad indirizzare i lavori.
Risorse in rete Sull'edificio sono vari file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Forte di Belvedere su Wikipedia.
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 17/07/2011
Data ultima modifica 05/10/2020
Data ultimo sopralluogo 20/07/2015
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags stemma familiare.
Localizzazione
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