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Scheda Tabernacolo del Tribunale di Mercatanzia (Orsanmichele) Torna ai risultati della ricerca
Versione stampabile della scheda
Quartiere San Giovanni
Ubicazione Via dei Calzaiuoli
Denominazione Tabernacolo del Tribunale di Mercatanzia (Orsanmichele)
Altre denominazioni Tabernacolo della statua con l'Incredulità di San Tommaso
Affacci .
Proprietà demanio dello Stato.
Architetti - Ingegneri Ignoto/i.
Pittori - Scultori - Decoratori Verrocchio (Andrea di Cione, d.), Donatello (Donato de' Bardi, d.), Michelozzo (Michelozzo di Bartolomeo Michelozzi).
Uomini illustri Nessun dato rilevato.
Note storiche Il tabernacolo custodisce la copia della statua in bronzo raffigurante l'Incredulità di San Tommaso (originale nel Museo di Orsanmichele) realizzata dal Verrocchio tra il 1466 e il 1483 per il Tribunale di Mercatanzia, nell'ambito del ciclo delle quattordici statue dei santi protetti delle Arti fiorentine destinate ad occupare le nicchie esterne di Orsanmichele. Della scultura si riporta il testo della scheda redatta da Francesca Nannelli e Claudio Paolini per le carte di sala del museo (2005), poi data alle stampe in Grifoni-Nannelli 2006. "L'edicola, posta al centro del fronte di Orsanmichele lungo via de’ Calzaiuoli e disegnata da Donatello e Michelozzo, era originariamente di proprietà della Parte Guelfa e ospitava la statua bronzea e interamente dorata dello stesso Donatello raffigurante San Ludovico di Tolosa, ora al Museo dell'Opera di Santa Croce. Rimossa questa statua anteriormente all’anno 1460, l'edicola fu acquistata nel 1463 dal Tribunale di Mercatanzia che incaricò nel 1466 il Verrocchio, allora appena trentenne, di realizzare un nuovo monumento. Questi portò a compimento l’impresa solo nel 1483: nel 1468 era tuttavia già stabilito che l'edicola dovesse ospitare due statue, e l'idea innovativa di raffigurare il Cristo ed il San Tommaso dialoganti tra di loro in una simulazione quasi teatrale di incontro affettivo e psicologico, era già stata interamente elaborata tra il 1473 e il 1476, quando risulta finita la figura del Cristo. Da subito il gruppo venne ammirato sia per gli atteggiamenti delle figure sia per la sapiente disposizione di queste in uno spazio limitato e preordinato, reinventato col porre San Tommaso al di fuori della nicchia, col piede destro leggermente sporgente dalla base e il polpaccio a parziale copertura della colonna sinistra, e il Cristo sopra un gradino bronzeo, ben all'interno del tabernacolo. Per quanto riguarda la scelta fatta dal Tribunale di Mercatanzia di rappresentare l'episodio dell'Incredulità di San Tommaso, si tenga presente come il tema fosse connesso con il compito principale che l'istituzione si trovava a svolgere, ossia la valutazione e il giudizio dei fatti, delle prove. L'accurato restauro del gruppo, rimosso dal tabernacolo nel 1988, è stato concluso dall'Opificio delle Pietre Dure nel 1992, ed ha messo in luce l'eccellenza dell'esecuzione: le due figure sono infatti realizzate in bronzo con la tecnica a cera persa, vuote sul retro come alto rilievi (ad eccezione delle teste necessariamente a tutto tondo), e per ognuna è stata usata un'unica colata di lega metallica. Per prevenire la possibilità di un seppur minimo difetto, furono realizzati spessori di metallo particolarmente elevati e la superficie, dopo la fusione, fu rifinita, cesellata e lucidata con cura straordinaria. L'opera è stata calcata presso i laboratori dell'Opificio delle Pietre Dure, mentre la fusione della copia è stata eseguita negli anni Novanta a cura dell'allora Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici di Firenze".
Bibliografia
dettaglio
Del Bruno 1757, pp. 113-115; Cambiagi 1765, pp. 183-185; Cambiagi 1771, pp. 194-196; Cambiagi 1781, pp. 181-183; Firenze 1845, pp. 215-216; Formigli 1849, pp. 187-188. Campo in corso di aggiornamento.
Approfondimenti August von Schmarsow, Le statue di Orsanmichele, in "Vita Nuova", 1889, 11, pp. 6-7; 1889, 12, pp. 2-4; 1889, 13, pp. 3-5; Cornelius von Fabriczy, Donatellos Hl. Ludwig und sein Tabernakel an Or San Michele, in "Jahrbuch der Königlich Preussischen Kunstsammlungen", XXI, 1900, 4, pp. 242-261; Alfred von Reumont, Del gruppo di Cristo con San Tommaso, in "Giornale Arcadico di scienze, lettere ed arti", CXXXVII, Roma 1855; Bernardo Marrai, Il tabernacolo del gruppo del Verrocchio in Or San Michele, in "L’Arte", IV, 1901, pp. 346-352; Cornelius von Fabriczy, Ancora del tabernacolo col gruppo del Verrocchio in Or San Michele, in "L’Arte", V, 1902, pp. 46-48, 336-340; Bernardo Marrai, Ancora del tabernacolo col gruppo del Verrocchio in Or San Michele, in "L’Arte", V, 1902, pp. 185-189; Igino Benvenuto Supino, Ancora del tabernacolo col gruppo del Verrocchio in Or San Michele, in "L’Arte", V, 1902, p. 185; Bernardo Marrai, Il tabernacolo col gruppo del Verrocchio in Or San Michele, in "Miscellanea d’Arte", I, 1903, pp. 36-38; Curt Sachs, Das Tabernakel mit Andrea's del Verrocchio Thomasgruppe an Or San Michele zu Florenz: ein Beitrag zur Florentiner Kunstgeschichte, Strassburg, Heitz, 1904; Giovanni Poggi, The statue of San Ludovico by Donatello and the Parte Guelfa shrine in 'Or San Michele', in Giovanni Poggi, Leo Planiscig, Bruno Bearzi, Donatello. San Ludovico, New York, Wildenstein, 1949, pp. 5-19; Dario Alessandro Covi, Date of the Commission of Verrocchio's Christ and St. Thomas, in "The Burlington Magazine", CX, 1968, p. 37; Kristen van Ausdall, Orsanmichele, Tabernacles, and Verrocchio’s Incredulity of St. Thomas, in Steven Bule, Alan Phipps Darr, Fiorella Superbi Gioffredi (a cura di), Verrocchio and late Quattrocento italian sculpture, Firenze, Le Lettere, 1992, pp. 33-49; Andrew Butterfield, Verrocchio's Christ and Saint Thomas: Chronology, Iconography and Political Context, in "The Burlington Magazine", CXXXIV, 1992, pp. 225-233; Loretta Dolcini, Obiettivi e primi risultati: il restauro del gruppo bronzeo del Verrocchio in Orsanmichele, in Steven Bule, Alan Phipps Darr, Fiorella Superbi Gioffredi (a cura di), Verrocchio and late Quattrocento italian sculpture, Firenze, Le Lettere, 1992, pp. 163-176; Il Maestro di Leonardo: il restauro dell'Incredulità di San Tommaso di Andrea del Verrocchio, catalogo della mostra (Firenze, Palazzo Vecchio, 1992-93 - New York, The Metropolitan Museum of Art, 1993) a cura di Loretta Dolcini, Cinisello Balsamo, Silvana Editoriale, 1992; Laurie Taylor Mitchell, A Florentine Source for Verrocchio's Figure of St. Thomas at Orsanmichele, in "Zeitscrift für Kunstgeschichte", LVII, 1994, pp. 600-609; Richard A. Goldthwaite, Francesca Nannelli, Giuliano Pinto, Orsanmichele e le arti fiorentine, Firenze, Nuova Stamperia Parenti, 1995; Herbert Beck, Maraike Bückling, Edgar Lein (a cura di), Die Christus-Thomas-Gruppe von Andrea del Verrocchio, Frankfurt am Main, Heinrich Verlag, 1996; Diane Finiello Zervas (a cura di), Orsanmichele a Firenze, collana Mirabilia Italiae a cura di Salvatore Settis n. 5, Modena, Franco Cosimo Panini, 1996, 2 voll; Dario Alessandro Covi, Two New Documents concerning Luca della Robbia and Andrea del Verrocchio at Orsanmichele, in "The Burlington Magazine", CXLI, 1999, p. 752; Paola Grifoni, Francesca Nannelli, Le statue dei santi protettori delle Arti fiorentine e il museo di Orsanmichele, Firenze, Polistampa, 2006.
Documentazione fotografica Campo in corso di aggiornamento.
Risorse in rete Sull'opera sono vari file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Chiesa di Orsanmichele su Wikipedia.
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 26/07/2019
Data ultima modifica 19/12/2021
Data ultimo sopralluogo 03/01/2020
Autore della scheda Claudio Paolini
Tags scultura.
Localizzazione
Contatti note tecniche e legali
 
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