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Scheda Via de' Tornabuoni Torna ai risultati della ricerca
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Quartiere Santa Maria Novella
Ubicazione Via de' Tornabuoni
Denominazione Via de' Tornabuoni
Altre denominazioni Piazza degli Spini, via Larga di Santa Trinita, stradone di Santa Trinita, piazza de' Bartolini, piazza di Santa Trinita, via Larga dei Legnaiuoli, via Larga degli Spadai, via dei Legnaiuoli, via dei Belli Sporti
Affacci .
Proprietà Comune di Firenze.
Architetti - Ingegneri Del Sarto Luigi.
Pittori - Scultori - Decoratori Nessun dato rilevato.
Uomini illustri Nessun dato rilevato.
Note storiche La strada corre dal ponte a Santa Trinita (lungarno Acciaiuoli e lungarno Corsini) alla piazza di Santa Trinita, per poi riprendere da questa fino alla piazza degli Antinori. Lungo il tracciato si innestano: via del Parione e via Porta Rossa, via della Vigna Nuova e via della Spada e via degli Strozzi (con il canto degli Strozzi e il canto de' Tornaquinci), via de' Giacomini e via de' Corsi. Si tenga tuttavia presente come, nonostante la toponomastica distingua tra la via e le piazze di Santa Trinita e degli Antinori, ambedue sono attualmente percepite - anche in ragione della loro limitata estensione - come parte integrante del tracciato. La denominazione impostasi nel tempo è in riferimento alle case già della consorteria dei Tornaquinci che segnano parte della via, dalla quale si staccò un ramo nel 1393 facendosi di Popolo e modificando il cognome in Tornabuoni. Precedentemente all'uso di una sola titolazione, la via aveva avuto nomi diversi in ragione dei vari tratti, tra i quali piazza degli Spini e piazza de' Bartolini (dal ponte a via del Parione), via Larga degli Spadai (tra via del Parione e via della Spada) e via dei Belli Sporti (oltre via della Spada). Anche se fu prassi comune nell'Ottocento dare una stessa denominazione a strade poste in asse, si deve in questo caso tenere presente come effettivamente, prima del 1864, la via presentasse larghezze di carreggiata ben diverse da zona a zona, giustificando pienamente una diversificazione della toponomastica. Nella pianta di Firenze delineata da Ferdinando Ruggieri nel 1731, vediamo, ad esempio, come la percezione dell'arteria rispetto a quella attuale portasse il primo tratto, dal ponte all'attuale piazza, a essere considerato (anche in ragione della sua ampiezza) come unitario, e quindi interamente compreso sotto il nome di piazza di Santa Trinita. Il secondo tratto, fino alla via degli Strozzi appare invece indicato come via dei Legnaioli. Dal trivio dove confluiscono via della Vigna nuova, via della Spada e via degli Strozzi l'arteria si restringeva visibilmente e assumeva il nome di via Tornabuoni, giustificato dalla effettiva presenza del palazzo della famiglia. Tale situazione mutò nel 1864, a seguito dell'ampliamento del tratto (così come della stessa via degli Strozzi) su progetto generale di Luigi Del Sarto, che comportò l'arretramento del fronte del palazzo Tornabuoni Corsi e, in buona sostanza, portò il nostro percorso ad assumere carattere unitario ed eccezionalmente scenografico. La bellezza della strada aveva comunque origini antiche. Tracciata dove erano state le mura romane poi ricalcate dalla cerchia del 1078 e inglobata dalla seconda cerchia medievale, fin dall'età medioevale vide erigere in fregio nobili palazzi (Spini Feroni, Gianfigliazzi, Cambi del Nero, Minerbetti) ai quali si andarono ad affiancare le grandi fabbriche quattrocentesche (palazzo Strozzi e palazzo Tornabuoni Corsi) e ancora le eleganti dimore cinque seicentesche (Bartolini Salimbeni, della Commenda di Castiglione, del duca di Nortumbria, Strozzi del Poeta, de Larederel, Viviani della Robbia). In tutti i casi edifici costruiti fuori scala rispetto alla maggior parte delle costruzioni del tempo, ad esaltare il potere e la ricchezza dei casati. D'altra parte fu questo il periodo in cui l'arteria entrò a far parte a pieno titolo dell'itinerario proprio dei cortei granducali (piazza Pitti, piazza di San Felice, via Maggio, ponte Santa Trinita, via Tornabuoni, via de' Cerretano, piazza del Duomo), acquistando sempre maggior fama. Nel 1563 fu eretta in piazza di Santa Trinita la colonna della Giustizia, a segnare il primato del granduca Cosimo I e a costituire un eccezionale traguardo nell'immagine della via. Nell'Ottocento la strada si meritò l'appellativo di "salotto d'Europa" e fu luogo d'incontro di artisti, scrittori e intellettuali provenienti da ogni parte del mondo, accolti nei grandi alberghi e nei caffè che qui si erano aperti. Sempre in questo periodo, là dove erano state le antiche botteghe, si inaugurarono eleganti negozi, circoli e club. Oggi è il cuore del così detto "distretto del lusso" fiorentino, assieme a via degli Strozzi, via Roma e via della Vigna Nuova. "Via Tornabuoni mantiene il suo prestigio di sede di commerci privilegiati, ma sono stati scioccamente fatti prevalere gli interessi più facili del commercio turistico di lusso, delle griffe più alla moda e appariscenti, riducendo quasi a zero l'antica gloriosa promiscuità e varietà di prodotti e di offerte, la tradizione di salotto buono della città e del passeggio elegante e tranquillo" (Fanelli). Dal maggio del 2011 la strada è stata pedonalizzata. Tra il 2012 e il 2013 è stato rinnovato il lastrico della carreggiata. Con le piazze di Santa Trinita e degli Antinori la strada costituisce una unità inscindibile e, per quanto è stato qui riassunto, è da considerare di eccezionale valore storico e artistico.
Bibliografia
dettaglio
Stradario 1913, p. 137, n. 965; Stradario 1929, p. 115, n. 1046; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, IV, 1978, pp. 182-194; Ciabani 1984, pp. 56-59, 74-75; Stradario 2004, p. 459.
Approfondimenti Marco Lastri, Via Tornabuoni, e via Legnaioli, porzione del diametro della città, destinato all'ingresso de' Principi, in L'Osservatore fiorentino sugli edifizi della sua Patria, quarta edizione eseguita sopra quella del 1821 con aumenti e correzioni del Sig. Cav. Prof. Giuseppe Del Rosso, Firenze, Giuseppe Celli, 1831, VII, pp. 84-90; Via Tornabuoni, in Guido Carocci, Firenze scomparsa. Ricordi storico-artistici, Firenze, Galletti e Cocci, 1897, pp. 43-49; Via Tornabuoni: il salotto di Firenze, a cura di Mariaconcetta Fozzer, Firenze, Loggia de' Lanzi Editori, 1995; Giovanni Fanelli, Piazza Santa Trinita e via Tornabuoni: la vita urbana nel corso del tempo, Firenze, Edizioni Aida, 2004; Giuseppina Carlotta Cianferoni, Giovanni Roncaglia, Firenze. Via de' Tornabuoni, in "Notiziario della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana", 2013, 9, pp. 234-235.
Documentazione fotografica Fototeca dei Musei Civici Fiorentini: 116369 (veduta del primo tratto della via ripresa dal ponte a Santa Trinita con il prospetto del palazzo Spini Feroni, 1860-1862); 9756 (veduta del primo tratto della via ripresa dalla piazza di Santa Trinita verso il ponte, seconda metà del XIX secolo); 10199 (veduta del primo tratto della via ripresa dal ponte a Santa Trinita, fine XIX secolo); 6596, 6597, 6598 (vedute del primo tratto della via riprese dalla piazza di Santa Trinita verso il ponte, 1930 ca.); 11316, 11317, 11318, 11319, 11320, 11321, 11324, 11325 (campagna fotografica con vedute di vari tratti della via in scorcio, post 1933); 130770, 130771, 130772, 130773, 130775 (campagna fotografica con vedute di vari tratti della via, 1935 ca.).
Risorse in rete Sulla via sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Via de' Tornabuoni su Wikipedia e dallo Stradario storico amministrativo del Comune di Firenze disponibile online.
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 05/02/2014
Data ultima modifica 28/03/2021
Data ultimo sopralluogo 20/07/2015
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags toponomastica, stradario (via, canto), lastrico.
Localizzazione
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