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Ricerca nel Repertorio
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Quartiere Santa Croce / San Giovanni
Ubicazione Borgo degli Albizi 23
Denominazione Palazzo Valori
Altre denominazioni Palazzo Galli Tassi
Affacci via de' Pandolfini 20
Proprietà Valori, Bartolini, Galli Tassi, Ospedali Toscani, Pagliano, Borgia.
Architetti - Ingegneri Ignoto/i.
Pittori - Scultori - Decoratori Nessun dato rilevato.
Uomini illustri Valori Baccio, Pagliano Girolamo.
Note storiche Il palazzo, in antico della famiglia Valori, sorge nel luogo di due case corte mercantili medioevali, unificate nelle forme attuali nei primi decenni del Cinquecento. Per comprenderne meglio la storia si tenga presente come a questa data la proprietà già si estendesse in profondità fino ad un affaccio su via de' Pandolfini, corrispondente al palazzo oggi segnato dal n. 20 (si veda), ed è quindi presumibile che ne abbia seguito le vicende successive alla morte nel 1537 di Baccio Valori, con la conseguente confisca dei beni. Sicuramente nella prima metà del Settecento era stato unito alle proprietà dei Galli Tassi che abitavano il palazzo appena ricordato, come documenta un cabreo del 1753 pubblicato da Gian Luigi Maffei (1990). Ancora come proprietà Galli Tassi appare in una serie di piante, prospetti e sezioni databili alla metà dell'Ottocento, resi noti da Piero Roselli (1985) e dallo stesso Maffei, che ne mostrano il fronte in forme decisamente prossime alle attuali con, al piano terra, il portone incorniciato da bugne di pietra e posto in corrispondenza del secondo asse sinistro, affiancato da due finestre. Alla morte dell'ultimo membro di questo ramo della casata, Angiolo Galli Tassi (1792-1863), la casa passò per lascito ereditario agli Ospedali Toscani e quindi fu utilizzata negli anni di Firenze Capitale (1865-1871), dopo importanti interventi di trasformazione assieme al palazzo principale, come sede, in affitto, del Ministero dell'Agricoltura Industria e Commercio (si veda nuovamente via de' Pandolfini 20). Successivamente la proprietà venne acquistata dall'imprenditore Girolamo Pagliano per poi pervenire, per via ereditaria, alla famiglia Borgia. Importanti lavori di modifica interna e di restauro sono stati eseguiti tra il 1990 e il 1994, ma un cantiere doveva aver già interessato la fabbrica negli anni settanta, visto che il repertorio di Bargellini e Guarnieri (1977) la dice "recentemente restaurata". Sviluppato su sei assi, il palazzo presenta i consueti caratteri propri dell'architettura fiorentina del primo Cinquecento, con finestre e portali incorniciati da bugne di pietra. Al centro della facciata, sotto il secondo ricorso, è uno scudo con l'arme della famiglia Valori (di nero, all'aquila dal volo abbassato d'argento, seminata di crescenti del campo). L'edificio è tutelato da vincolo architettonico dal 1914.
Bibliografia
dettaglio
Palazzi 1972, p. 202, n. 393; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, I, 1977, p. 41; Roselli 1985, pp. 66-67, n. 21; Maffei 1990, pp. 128-129; Cesati 2005, I, p. 21; Paolini 2008, p. 31, n. 25; Paolini (Albizi) 2008, pp. 43-44, n. 18; Paolini 2009, pp. 36-37, n. 30.
Approfondimenti Nessun dato rilevato.
Documentazione fotografica Campo in corso di revisione.
Risorse in rete Nessun dato rilevato.
Codice SBAPSAE FI0169
ID univoco regionale 90480170234
Data creazione 15/08/2008
Data ultima modifica 19/10/2021
Data ultimo sopralluogo 22/02/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags stemma familiare.
Localizzazione
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