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Quartiere Santa Croce (Mattonaia)
Ubicazione Piazza Massimo d'Azeglio 38- 39
Denominazione Villino Uzielli
Altre denominazioni .
Affacci .
Proprietà Uzielli.
Architetti - Ingegneri André Paolo Emilio, Coppedè Adolfo, Carcasson Enrico, Mariani Gustavo, Mazzanti Riccardo, Bosio Gherardo, Minutoli Giovanni, Milano Antonietta.
Pittori - Scultori - Decoratori Chini Galileo, Catani Chiti Giuseppe.
Uomini illustri Franchi Raffaello.
Note storiche L'edificio occupa in parte l'area di quella che è stata una delle prime costruzioni realizzate nella zona, dopo che erano state tracciate le vie e il perimetro della piazza. Qui, infatti, sorgeva il teatro Principe Umberto (già teatro Morini, dal nome dell'imprenditore committente), eretto su progetto dell'ingegner Gustavo Mariani (poi ampliato da Riccardo Mazzanti) e inaugurato nel luglio del 1869. L'edificio andò distrutto in un violento incendio sviluppatosi nel dicembre del 1889, di cui esiste ampia documentazione fotografica. Il villino che ora si trova al suo posto fu eretto dall'architetto Paolo Emilio André (genero di Adolfo Coppedè) tra il 1902 e il 1904 su committenza di Paolo Uzielli (nel 1906 l'edificio risulta tra le opere presentate per il Premio Martelli), e presenta una originale commistione di elementi propri del linguaggio Jugendstil (elementi in ferro dei balconi, elementi che legano i due balconi) con altri recuperati dalla tradizione neo rinascimentale. Si vedano a quest'ultimo proposito il grande tetto in aggetto, le architravi dentate dei passaggi laterali, i mascheroni di supporto ai timpani delle finestre minori del piano terra, ovviamente riletti nello spirito dell'epoca e comunque di indubbia originalità, tanto da rendere l'edificio unico nel panorama fiorentino. A sottolineare le sue peculiarità si tenga poi di conto di alcune modifiche intervenute nel tempo (le fotografie scattate attorno al 1910, ad esempio, mostrano il balcone sorretto da monumentali teste bovine) e di come l'attuale stato della facciata restituisca solo in parte la policromia offerta dagli inserti dipinti con elementi floreali al primo e all'ultimo piano. Da segnalare inoltre l'uso combinato di pietra naturale arenaria e di pietra artificiale modellata in situ, a determinare il complesso apparato decorativo, che per altro fu causa del procrastinarsi del lavori rispetto ai tempi preventivati. Al corpo di fabbrica principale si affiancano due stretti corpi laterali con i portoni architravati, sovrastati da una lunetta e arricchiti da decorazioni a rilievo. Ambedue questi corpi sono coperti a terrazza e originariamente si elevavano fino all'altezza del primo piano: una successiva soprelevazione su progetto di un non meglio identificato artista svizzero con direzione dei lavori dell'ingegnere Enrico Carcasson (1910) portò il volume di sinistra al livello del secondo piano, contemporaneamente a un simile intervento effettuato sulla palazzina ai nn. 36-37, proprietà di Guido Uzielli, fratello di Paolo. In occasione dei lavori fu rinnovato anche il disegno del giardino per le cure di Angiolo Pucci che, nel suo repertorio dato recentemente alle stampe per le cure di Mario Bencivenni e Massimo de Vico Fallani, così ricorda: "L'architettura fu in Firenze ampiamente discussa e in generale criticata e disapprovata. Fu anco trovato strano e poco signorile che il proprietario non abbia, sul fronte della piazza o nell'interno, costruito un villino solo per sua abitazione, circondandolo di un giardino, invece che un casone con diversi pigionali com'è infatti, i quali gli tolgono tutta la libertà del giardino, ch'è a tergo della casa, e al quale si accede dalla piazza per due portoni laterali". Tra il 1929 e il 1932 sono documentati ulteriori lavori di restauro e ampliamento del complesso su progetto dell'architetto Gherardo Bosio, che si occupò parallelamente anche di rinnovare l'arredamento interno (una camera per bambini del 1932 costituisce l'elemento di spicco di tutto l'intervento, si veda alla voce approfondimenti). Tra il 2016 e il 2017 l'immobile è stato poi oggetto di estesi lavori di restauro e di rifacimento delle coperture, su progetto degli architetti Giovanni Minutoli e Antonietta Milano (direzione dei lavori Giovanni Minutoli), lavori che hanno consentito di recuperare in parte la policromia originaria delle facciate di cui si è detto. L'accesso all'edificio è dal portone di destra, tramite il quale si accede a un grande vestibolo lastricato, coperto da volte a vela costolonate in pietra serena e impostate su peducci riccamente ornati. Negli interni sono da segnalare vari significativi esempi di progettazione unitaria assolutamente aggiornati al gusto internazionale dei primi del Novecento, con interventi pittorici e decorativi di Galileo Chini e Giuseppe Catani Chiti, e arredi della Casa Artistica (il laboratorio artigiano della famiglia Coppedè), tutti accuratamente descritti nella relazione storico artistica stilata nel 1997 da Mirella Branca e Mariachiara Pozzana, finalizzata al vincolo architettonico dell'edificio e in parte pubblicata da Ulisse Tramonti. Abitò qui con la famiglia, nel 1949, lo scrittore e saggista Raffaello Franchi.
Bibliografia
dettaglio
Fanelli 1973, I, p. 441; II, p. 191, fig. 918; Gobbi 1976, p. 33, n. 19; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, I, 1977, p. 296; Cresti 1978, pp. 134, 274, n. 2; Carlo Cresti in Firenze 1992, p. 204, n. 158; Cozzi-Carapelli 1993, pp. 107, 122; Cresti 1995, p. 17; Cesati 2005, I, p. 207; Cesati (Piazze) 2005, p. 69; Firenze 2005, p. 418; Paolini 2008, pp. 56-57, n. 67; Cecconi 2009, p. 98; Paolini 2009, pp. 70-71, n. 77.
Approfondimenti Una camera per bambini, in "Domus", novembre 1932, p. 670; Lucia Billeri, Restauro, arredamento e ampliamento di casa Uzielli, in Carlo Cresti, Lucia Billeri, Marie Lou Busi, Gherardo Bosio architetto fiorentino 1903-1941, Firenze, Angelo Pontecorboli Editore, 1966, p. 112; Ulisse Tramonti, Villino Uzielli, in Francesca Carrara, Valeria Orgera, Ulisse Tramonti, Firenze. Piazza d'Azeglio alla Mattonaia, Firenze, Alinea, 2003, pp. 226-236; Angiolo Pucci, I giardini di Firenze, IV, Giardini e orti privati della città, a cura di Mario Bencivenni e Massimo de Vico Fallani, Firenze, Leo S. Olschki, 2017, pp. 187-188; Claudio Paolini, Il quartiere della Mattonaia a Firenze: dagli antichi orti alla città giardino ottocentesca, Firenze, Edifir, 2020, pp. 63-66.
Documentazione fotografica Archivi Alinari, Firenze: CDP-S-MAL 515-0146 (veduta del teatro Principe Umberto dopo l'incendio, 1889); ACA-F-045726-0000 (esterno, 1935 circa); ACA-F-045727-0000 (particolare del prospetto, 1935 circa); BEN-F-010042-0000 (veduta d'insieme del prospetto principale); BEN-F-014351-0000 (veduta d'insieme del prospetto posteriore); BEN-F-014349-0000, BEN-F-014350-0000 (particolari del prospetto posteriore). Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: 9797 (fotografia da stampa con il teatro Principe Umberto dopo l'incendio del dicembre 1889, 1889). Archivio fotografico SBAP, Firenze: 33989, 33990 (vedute d'insieme del prospetto, 1967); 162493, 162494, 162495 (particolari decorativi degli spazi interni, 1991); 162496 (veduta della scala di accesso ai piani, 1991); 162497 (veduta d'insieme dell'androne, 1991); 162498, 162499, 162500 (vedute di particolari degli spazi interni, 1991); 162501 (dettaglio della gronda, 1991); 162502 (particolare della ringhiera del balcone sul prospetto, 1991); 162503, 162504, 162505, 162506, 162507, 162508, 162509, 162510, 162511, 162512, 162513, 162514, 162515, 162516, 162517, 162518, 162519, 162520, 162521 (vedute d'insieme e particolari degli spazi interni con riferimento agli infissi e alle superfici dipinte e decorate, 1991); 162522, 162523, 162524 (particolari della gronda e della fascia sottogronda, 1991); 162525, 162526, 162527, 162528, 162529, 162530, 162531, 162532, 162533, 162534, 162535, 162536, 162537, 162538, 162539 (vedute d'insieme e particolari degli spazi interni con riferimento agli infissi, agli arredi e alle superfici dipinte e decorate, 1991); 162539 164490 (veduta d'insieme di una sala, 1992); 164491 (veduta dell'ingresso sul prospetto posteriore, 1992); 164492, 164493, 164494, 164495, 164496 (vedute di spazi interni con particolare riferimento agli arredi e alle superfici decorate, 1992); 164497 (veduta d'insieme del prospetto sulla piazza, 1992); 164498 (veduta di uno spazio interno, 1992); 164499 (particolare della porzione centrale del prospetto sulla piazza, 1992); 164500 (veduta d'insieme del prospetto sulla piazza, 1992); 164501 (veduta d'insieme di una sala, 1992); 185840, 185841, 185842, 185843, 185844, 185845, 185846 (vedute del giardino e dei relativi elementi d'arredo, 1996).
Risorse in rete Sull'edificio sono vari file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla banca dati delle Architetture del 900 in Toscana (realizzata dalla Fondazione Michelucci e resa disponibile dalla Regione Toscana nel proprio sito) e dalla voce Villino Uzielli su Wikipedia (con testi concessi dal presente sito in GFDL).
Codice SBAPSAE FI0236
ID univoco regionale 90480170303
Data creazione 15/08/2008
Data ultima modifica 06/10/2021
Data ultimo sopralluogo 19/01/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags teatro, Premio Martelli.
Localizzazione
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