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Scheda Edificio dell'Archivio di Stato di Firenze Torna ai risultati della ricerca
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Quartiere Santa Croce / Viali
Ubicazione Viale della Giovine Italia
Denominazione Edificio dell'Archivio di Stato di Firenze
Altre denominazioni .
Affacci piazza Cesare Beccaria, viale Giovanni Amendola, viale Duca degli Abruzzi
Proprietà Demanio dello Stato.
Architetti - Ingegneri Cetica Aurelio, Gamberini Italo, Macci Loris, Vernuccio Rino, Bonaiuti Franco, Di Pasquale Salvatore, Lardani Francesco, Messina Claudio, Paolini Leonardo, Varrocchi Vittorio, Tramonti Pier Francesco.
Pittori - Scultori - Decoratori Nessun dato rilevato.
Uomini illustri Gamberini Italo.
Note storiche In quest'area, fortemente segnata dal progetto di Giuseppe Poggi legato all'espansione della città negli anni di Firenze Capitale (1865-1871) e alla conseguente creazione dei viali, era la Casa della Gioventù Italiana del Littorio, eretta su progetto dell'architetto Aurelio Cetica nel 1938, e adibita dopo la guerra a vari usi, tra i quali quelli di palestra e cinema (cinema Cristallo). La necessità di provvedere a una nuova sede per l'Archivio di Stato già allocato presso la fabbrica degli Uffizi (e la parallela necessità di acquisire nuovi spazi alla Galleria per una più razionale esposizione delle opere d'arte) portò alla definizione di un progetto che prevedeva la demolizione del precedente edificio (decisione oggi oltremodo criticata per la qualità architettonica della preesistenza, da considerare tra gli episodi più significativi del razionalismo in ambito cittadino) e la realizzazione della nuova fabbrica. Tale progetto fu definito da Italo Gamberini e da un gruppo di architetti da lui diretto (Loris Macci, Rino Vernuccio e Franco Bonaiuti), con la collaborazione degli ingegneri Salvatore Di Pasquale, Francesco Lardani, Claudio Messina, Leonardo Paolini, Vittorio Varrocchi e dell'architetto Pier Francesco Tramonti. Demolito il precedente edificio tra il 1975 e il 1976 (con una sospensione per la rimozione di un ciclo di pitture murali voluta dalla Soprintendenza), iniziate le opere di costruzione l'anno seguente, il complesso fu inaugurato ufficialmente il 4 febbraio 1989. "Il progetto del nuovo Archivio di Stato, esito di un concorso bandito nel 1971, affronta un tema dalla nodale localizzazione, che rimette in discussione il rapporto tra centro storico e fascia ottocentesca investendo il problema della ridefinizione delle parti consolidate della città (...). L'edificio riprende la planimetria del lotto e si articola in due corpi longitudinali collegati da una strada interna. Lungo il viale Amendola un corpo a gradoni ospita sei piani di contenitori; sull'altro viale un corpo caratterizzato dal percorso vetrato portato in facciata ospita uffici e laboratori; la grande sala studio si trova invece nel corpo d'angolo" (Paola Puma 1992). Da precisare che la "strada interna" doveva, secondo le intenzioni del progettista, essere resa fruibile indipendentemente dall'edificio e non chiusa e di stretta pertinenza dell'Archivio. L'edificio, in cemento armato, è interamente rivestito con lastre di pietra artificiale (lastre in cemento caricato con inerti colorati). Per quanto riguarda il patrimonio conservato dall'Archivio, che dispone anche di un deposito sussidiario a Sesto Fiorentino, questo è ricco "di 600 fondi, per un totale di oltre 75 Km di documenti, dall'VIII secolo ai nostri giorni, delle più diverse tipologie: carteggi, diplomi, codici miniati, statuti, disegni, carte nautiche e geografiche che recano iscritta la memoria storia delle vicende politiche, sociali, culturali e artistiche di Firenze e della Toscana e che fanno dell'Archivio di Stato di Firenze un punto di riferimento per ricercatori di tutto il mondo" (dal sito internet ufficiale dell'Archivio di Stato). Visto il carattere di queste schede sono inoltre da segnalare i cospicui fondi relativi all'architettura del Novecento in Toscana, frutto di lasciti dei principali architetti e ingegneri locali, tra i quali quello legato dalla famiglia dello stesso Italo Gamberini.
Bibliografia
dettaglio
Paola Puma in Firenze 1992, p. 253, n. 198; Zucconi 1995, p. 136, n. 229; Bertocci 1998, pp. 205-208, nn. 211-216; Firenze 2005, p. 515; Aleardi-Marcetti 2011, pp. 88-89, n. FI71.
Approfondimenti Concorso nazionale per il progetto di massima del nuovo Archivio di Stato di Firenze, in "L'Architettura", 17 febbraio 1972, p. 699; Alfredo Forti, Perché si continua a distruggere, in "La Nazione", 11 gennaio 1973; Monica Carovani, Bloccati i lavori di demolizione dell'ex GIL, in "Paese Sera - Il Nuovo Corriere", 19 novembre 1975; Renzo Federici, Stanziamento lampo per salvare un'opera del regime fascista. Venti milioni per questo affresco. E Masaccio?, in "Paese Sera - Il Nuovo Corriere", 19 novembre 1975; Sandra Pinto, Forse non è giusto buttare quell'affresco, in "Paese Sera - Il Nuovo Corriere", 29 novembre 1975; E ora sparano sull'Archivio, in "La Nazione", 6 gennaio 1976; Franco Pantarelli, L'Archivio di Stato super contestato, in "Paese Sera - Il Nuovo Corriere", 18 gennaio 1976; Piero Inghirami, L'Archivio di Stato in piazza Beccaria a Firenze. La scelta è casuale, sia almeno l'ultima, in "Paese Sera - Il Nuovo Corriere", 19 febbraio 1976; Claudio Lamioni, L'archivio di Stato a Firenze: dagli Uffizi a Piazza Beccaria, in "Rassegna degli Archivi di Stato", XLXVI, 1986, pp. 505-533; L'Archivio di Stato di Firenze, a cura del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali - Ufficio Centrale per i Beni Archivistici, Roma, MiBAC, 1989; Loris Macci, La sede di Piazza Beccaria, in L'Archivio di Stato di Firenze, a cura di Rosalia Manno Tolu e Anna Bellinazzi, Fiesole, Nardini, 1995, pp. 239-253; Claudio Lamioni, The Seat, in The Florence State Archive: Thirteen Centuries of Historical Records, a cura di Rosalia Manno Tolu e Anna Bellinazzi, Firenze, Nardini, 2002, pp. 202-214; Archivio di Stato di Firenze, a cura di Piero Marchi e Carla Zarrilli, Viterbo, BetaGamma, 2009; Scheda in Rosamaria Martellacci, Italo Gamberini architetto (1907-1990). Inventario dell'archivio, con scritti di Loris Macci, Ulisse Tramonti, Fabio Fabbrizzi, Andrea Bulleri, Firenze, Edifir, 2011, pp. 142-146, n. 28.
Documentazione fotografica Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: 114856, 127640 (vedute delle opere di demolizione dal lato del viale Giovanni Amendola, 1976). Archivio fotografico SBAP, Firenze: 76436, 76437, 76438, 76439, 76440, 76441, 76442, 76443, 76444, 76445, 76446, 76447, 76448, 76449, 76450, 76451, 76452 (vedute d'insieme e particolari dei prospetti esterni e interni della ex GIL prima della demolizione, 1975); 76453, 76454, 76455, 76456, 76457, 76458, 76459 (vedute degli spazi interni della ex GIL prima della demolizione, 1975); 77320, 77321, 77322, 77323, 77324, 77325, 77326, 77327, 77328, 77329, 77330, 77331, 77322 (veduta della sala affrescata della ex GIL e particolari degli affreschi della sala stessa, 1975); 78782, 78783, 78784, 78785, 78786, 78787 (documentazione relativa alle prime demolizioni, 1975); 78788, 78789, 78790 (documentazione relativa alle operazioni preliminari per lo stacco delle superfici affrescate, 1975); 78923, 78924, 78925, 78926, 78927, 78928 (documentazione relativa alle demolizioni, 1975); 78929, 78930, 78931, 78932, 78933, 78934 (documentazione relativa allo stacco delle superfici affrescate, 1975); 79515, 79516, 79517, 79518, 79519, 79520, 79521, 79522, 79523 (documentazione relativa al restauro degli affreschi staccati, 1976); 80101, 80102, 80103, 80104, 80105 (documentazione relativa alle demolizioni, 1976); 80195, 80196, 80197, 80198, 80199 (documentazione relativa al restauro degli affreschi staccati, 1976); 103758, 103759, 103760, 103761, 103762 (vedute del cantiere di costruzione del nuovo edificio, 1980); 167136, 167137, 167138, 167139, 167140, 167141, 167142, 167143, 167144, 167145, 167146, 167147, 167148, 167149, 167150, 167151, 167152, 167153 (vedute d'insieme e particolari degli spazi esterni del nuovo edificio, 1993).
Risorse in rete Sull'edificio sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Archivio di Stato di Firenze su Wikipedia (con testi concessi dal presente sito in GFDL) e dal sito dell'Archivio di Stato. Ulteriori immagini e riferimenti bibliografici sono presenti nella banca dati Architettura toscana (L'architettura in Toscana dal 1945 ad oggi).
Codice SBAPSAE A_FI0075
ID univoco regionale 90480171409
Data creazione 20/05/2011
Data ultima modifica 25/09/2021
Data ultimo sopralluogo 31/01/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags Campo in corso di revisione.
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