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Quartiere San Giovanni
Ubicazione Via degli Alfani 81
Denominazione Palazzo Vettori
Altre denominazioni Palazzo Castiglione, palazzo Errera
Affacci via Camillo Cavour 26
Proprietà Guidotti, Medici, Zeffirini di Cortona, Bartolini, Castiglione (Castiglioni), Errera.
Architetti - Ingegneri Ignoto/i.
Pittori - Scultori - Decoratori Feltrini Andrea.
Uomini illustri Nessun dato rilevato.
Note storiche Il palazzo è posto d'angolo su via degli Alfani, a guardare il canto e il palazzo di Bernardetto de' Medici che gli si para davanti (si veda al numero civico 31). Anche in questo caso la fabbrica vanterebbe antiche origini: sulla base delle notizie fornite da Guido Carocci e riprese da Walther Limburger, il palazzo si sarebbe definito su commissione della famiglia Guidotti grazie all'unificazione di tre case poste su via Larga (l'attuale via Cavour) e due ubicate lungo via del Ciliegio (attuale via degli Alfani), fra le quali una appartenente già ai primi del Quattrocento agli stessi Guidotti, caratterizzata da una facciata arricchita da graffiti realizzati da Andrea Feltrini. Pervenuto a Giovan Francesco da Tolentino, sarebbe stato acquistato da un ramo della famiglia Medici nel 1478. Sempre secondo Carocci "l'intero palazzo fu rifatto dai conti Zeffirini di Cortona". Successivamente fu dei Castiglioni (sulla cancellata dell'androne ricorro le iniziali LC di Leone Castigioni) e negli anni venti del Novecento degli Errera, quando è ricordato - appunto come palazzo Errera - nel repertorio di Angiolo Pucci, per la presenza nel giardino di un tepidario con "piante non comuni" e per la "spaziosa voliera piena di rari uccelletti". "Verso la fine del 1943 fu requisito dalla Repubblica Sociale Italiana e divenne sede dell'Ufficio Affari Ebraici, organo governativo istituito per la requisizione dei beni degli ebrei, in seguito coinvolto anche nella loro deportazione. Dopo la liberazione, nell'agosto 1944, in una sorta di nemesi, divenne sede della Brigata Ebraica, istituita dall'esercito britannico con soldati ebrei residenti in Palestina, e del Jewish Soldiers Club, la cui insegna è esposta nel Museo Ebraico di di Firenze" (Firenze Ebraica 2019). Attualmente si presenta come edificio di pretto carattere ottocentesco, con il fronte principale su via Camillo Cavour organizzato su nove assi per tre alti piani, con il terreno trattato a bugnato e segnato da due ingressi (quello a destra parzialmente tamponato e ridotto a finestra) ambedue con balcone sovrastante. L'angolata è caratterizzata per tutta l'altezza da una ulteriore fascia con bugne a pettine che si ripetono a chiudere il primo asse su via degli Alfani. L'edificio si sviluppa poi lungo quest'ultima via in forme semplificate per ulteriori otto assi. Al centro del fronte che guarda a via Cavour si staglia uno scudo con l'arme dei Guidotti di San Giovanni del gonfalone Drago (inquartato decussato: nel primo e nel quarto d'argento, al crescente volto in banda di rosso; nel secondo e terzo fasciato ondato d'azzurro e d'oro). Da segnalare l'ampia gronda alla fiorentina. Dopo essere stato utilizzato ad uffici del Consiglio Regionale della Toscana (così nel 2011 al momento di una precedente redazione di questa scheda) ospita dal gennaio 2016 la sede fiorentina della Ken State University, che ha provveduto a notevoli interventi di restauro dell'immobile.
Bibliografia
dettaglio
Bacciotti 1879-1886, III, 1886, p. 130; Illustratore fiorentino (1904) 1903, pp. 34-35; Limburger 1910, n. 164; Thiem 1964, pp. 97-98, n. 45; Piero Roselli in Roselli 1974, p. 81, n. 42; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, I, 1977, p. 227; Paolini-Vaccaro 2011, pp. 71-72, n. 25.
Approfondimenti Angiolo Pucci, I giardini di Firenze, IV, Giardini e orti privati della città, a cura di Mario Bencivenni e Massimo de Vico Fallani, Firenze, Leo S. Olschki, 2017, p. 244; Firenze Ebraica, itinerario illustrato, a cura di Lionella Viterbo, Giovanna Bossi e Pia Ranzato, Firenze, Aska Edizioni, 2019, pp. 49-50.
Documentazione fotografica Nessun dato rilevato.
Risorse in rete Sull'edificio sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Palazzo Vettori su Wikipedia.
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 16/03/2019
Data ultima modifica 04/01/2021
Data ultimo sopralluogo 16/03/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags graffito, stemma familiare.
Localizzazione
Contatti note tecniche e legali
 
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