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Quartiere Santa Croce
Ubicazione Via de' Neri 4
Denominazione Palazzo Grifoni
Altre denominazioni Palazzo Grifoni Libri
Affacci via delle Brache, via del Canto Rivolto, vicolo del Canto Rivolto
Proprietà Rustici Rinieri, Davanzati, Capponi, Rucellai, Nori, Marmorai, Grifoni, Libri.
Architetti - Ingegneri Ignoto/i.
Pittori - Scultori - Decoratori Benini.
Uomini illustri Nessun dato rilevato.
Note storiche Il grande edificio presenta caratteri che ne fanno risalire l'edificazione tra la fine del Trecento e i primi del Quattrocento (datazione precisata nel fondamentale contributo sulla fabbrica di Brenda Preyer al periodo 1399-1402), quando formava un'unica fabbrica con il palazzo attualmente segnato con il n. 6 (al quale si rimanda), apparendo decisamente rappresentativo di quello che Walther Limburger (1910) definiva 'stile di transizione'. Eretto su commissione di Alberto di Zanobi Rinieri e quindi passato attraverso intricate vicende ereditarie alle famiglie Capponi, Davanzati e Rucellai per poi essere ricondotto ad una unica proprietà dei Nori (ma si vedano a questo proposito le puntuali ricerche condotte da Brenda Preyer 1983), è stato (oramai separato dal precedente e a partire dalla metà del Cinquecento) a lungo della famiglia Grifoni, che a metà Settecento ne condivideva in parte la proprietà con quella dei Libri. Tale situazione è documentata da una serie di raffinati cabrei disegnati da G. Medici nel 1766, conservati presso l'Archivio di Stato di Firenze e pubblicati da Gian Luigi Maffei (1990). Le piante, i prospetti e le sezioni trasversali mostrano nei minimi dettagli l'organizzazione degli spazi a questa altezza cronologica, chiarendo come il primo fornice a sinistra nasca dalla chiusura frontale del vicolo del Canto Rivolto, a determinare al piano terreno gli spazi per una bottega (al tempo ad uso di parrucchiere), e al primo piano una sala di pertinenza del successivo palazzo Nori al n. 6. I due fornici sul lato opposto, al tempo tamponati e oggi di accesso a esercizi commerciali, chiudevano sulla strada la loggia che guardava l'ampio cortile interno. Da questa stessa loggia partiva la scala nobile che ancora oggi si sviluppa sullo sporto che aggetta su via delle Brache. Su via delle Brache, del Canto Rivolto e del successivo vicolo si aprivano gli accessi alle rimesse e alle stalle. Il terzo piano su via de' Neri è documentato nei disegni unicamente in corrispondenza dei tre assi a sinistra mentre, sull'altro lato, l'edificio si concludeva con un basso mezzanino. Lo stato attuale dei fronti non mostra significative varianti rispetto a quanto documentato, compresi gli accessi carrabili alle rimesse di via del Canto Rivolto, eccezion fatta per l'ampliamento del mezzanino alla stessa altezza del terzo piano. Il palazzo presenta attualmente su tutto il fronte (che quindi su via de' Benci è di cinque assi organizzati su tre piani più due mezzanini) numerosi ferri da facciata (quelli da stanga probabilmente sostituiti o integrati nei restauri intercorsi tra Ottocento e Novecento) e un bel ferro da bandiera sulla cantonata che si determina su via delle Brache. Su quest'ultimo fianco è notevole, come già abbiamo accennato, l'estensione dell'edificio sullo sporto (che nel cabrei è indicato con la denominazione di tamburo pensile), retto da possenti mensoloni in pietra che in questo caso seguono l'andamento della scala determinando una serie di volumi oltremodo articolati, che rendono questa via una delle più 'pittoresche' della zona, nel restituirci ancora l'atmosfera della Firenze medioevale. Sotto questi sporti "un tabernacolo, danneggiato dall'alluvione, attende il restauro, che tarda a venire. Prima dell'alluvione vi si vedeva una bella tavola del Cinquecento, con la Vergine, Gesù e un santo" (Bargellini-Guarnieri 1977). Per quanto concerne questo tabernacolo è da precisare come conservasse in realtà un bassorilievo cinquecentesco in stucco policromo raffigurante la Madonna con il Bambino e angeli, che una fotografia del 1973 mostra presso il laboratorio di restauro Benini, ancora in attesa di restauro. Attualmente il palazzo è in parte occupato da due strutture ricettive (Santa Croce Suite e Signoria Suite).
Bibliografia
dettaglio
Stegmann-Geymüller 1885-1908, X, p. 4; Schiaparelli 1908, p. 29; Limburger 1910, n. 75; Bertarelli 1922, p. 85; Bertarelli 1937, p. 171; Limburger-Fossi 1968, n. 75; Palazzi 1972, p. 244, n. 474; Fanelli 1973, I, p. 238; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, I, 1977, p. 147; II, 1977, p. 317; Maffei 1990, pp. 130-134; Firenze 2005, p. 396; Paolini 2008, pp. 125-126, n. 184; Paolini 2009, pp. 193-194, n. 263.
Approfondimenti Brenda Preyer, The "chasa overo palagio" of Alberto di Zanobi: a florentine palace of about 1400 and its later remodeling, in "The Art Bulletin", LXV, 1983, 3, pp. 387-401.
Documentazione fotografica Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: 10264 (veduta del tabernacolo privo della tavola cinquecentesca, 1973); 11389, 11391 (insieme verso e recto della tavola con bassorilievo in stucco presso il laboratorio Benini, 1973); Archivio fotografico SBAP, Firenze: 46393, 46394, 46395, 46396, 46397 (varie vedute dello sporto su via delle Brache, 1969); Archivio fotografico SBAP, Firenze: 174873 (particolare con le mensole degli sporti su via delle Brache, 1994); 174889 (veduta d'insieme del prospetto su via de' Neri, 1994); 174890, 174891 (vedute del cortile interno, 1994); 174892 (particolare del portone, 1994); 174893 (particolare di un peduccio negli spazi interni); 175540, 175541, 175555, 175556, 175557, 175558 (vedute degli spazi interni, 1994).
Risorse in rete Sull'edificio sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Palazzo Grifoni-Libri su Wikipedia (con testi concessi dal presente sito in GFDL).
Codice SBAPSAE FI1063
ID univoco regionale 90480170049
Data creazione 15/08/2008
Data ultima modifica 28/09/2020
Data ultimo sopralluogo 21/03/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags tabernacolo.
Localizzazione
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